02-04-2011
C.H. DISTRICT
"Conclusion"
(M-Tronic/Tympanik Audio)
Time: (42:28)
Rating : 7
Si potrà dire tutto del progetto C.H. District, ma non che sia particolarmente prolifico. Colpa del mastermind, il polacco Miroslaw Matyasik, forse troppo preso dai suoi progetti teatrali (Cogitatur Theatre, Apart e Suka Off), dove partecipa sia come musicista che come attore, oppure troppo pignolo per non curare nei minimi dettagli ogni sua uscita discografica. Fatto sta che "Conclusion", il suo ultimo lavoro, è il primo disco da cinque anni a questa parte e rappresenta un ulteriore passo in avanti nella storia musicale di questo artista, che potrebbe, con il tempo, scalare le vette della scena IDM. Già a partire dall'iniziale "Con-Trust" l'autore mette in scena una fredda rappresentazione di musica elettronica, che trova maggior compimento nei tagli atonali di "Shrink" o nel synthpop senza cuore di "Go Out". "Burnout", poi, intreccia minimali ricami melodici su un battito volitivo e insistente, mentre "Creep" e "Practical Tool" giocano con i campionamenti, con quest'ultima traccia che clona quasi "Skip Divided" di Thom Yorke. Da segnalare in positivo anche l'ottimo lavoro in studio, dove ogni elemento è ben mixato e inserito in maniera giusta all'interno delle tracce. Da un ascolto complessivo non si può fare a meno di notare il pesante debito di questo disco nei confronti degli Autechre, specialmente quelli di "Tri Repetae", e probabilmente anche di "Incunabula": se ne può fare una colpa a Miroslaw? No di certo, sia perché il modello di riferimento è assai nobile, trattandosi di dischi fondamentali per la musica elettronica degli ultimi 20 anni, sia perché comunque in "Conclusion" ci sono parti sintetiche da sogno, melodie lievi e oniriche e percussioni all'apparenza ripetitive, ma piene di infinitesimali cambiamenti. Comunque non è tutto oro quello che luccica. Nel programma del disco sono presenti due brevi interludi che sono fra le cose più inutili che ci siano, mentre gli ultimi due-tre pezzi puzzano di riempitivo, cosa che sarebbe grave per un disco che ha avuto una gestazione di cinque anni. Nonostante questo "Conclusion" resta un disco valido, da ascoltare come un tributo, o meglio, come una rivisitazione in chiave moderna di uno dei progetti storici della musica elettronica. In uscita con la stessa scaletta sia per la francese M-Tronic che per l'americana Tympanik Audio, col colore del disegno di copertina quale unica differenza.
Ferruccio Filippi