27-03-2011
WAVES UNDER WATER
"All Of Your Light"
(Danse Macabre)
Time: (56:43)
Rating : 8.5
Sperando che i nostri consigli siano stati seguiti da qualche lettore, siamo stati ben lieti di aver presentato al pubblico italiano gli svedesi Waves Under Water dapprima con un intrigante promo introduttivo a tre tracce, e poi col superbo debut-album "Serpents And The Tree", rilasciato dalla Calorique a fine 2009: un lavoro che ha sicuramente destato le giuste attenzioni, tant'è che ritroviamo i Nostri alla corte della Danse Macabre, nota label facente capo ai fondamentali Das Ich. Se era importante per Angelica Segerbäck e Johan Svärdshammar confermare quanto di buono espresso col debut, facendo riscontrare anche quei progressi che era lecito aspettarsi da esordienti tanto talentuosi e capaci, allora l'obiettivo è stato pienamente centrato: la carismatica e suadente elettronica dei Nostri continua a muoversi con estrema agilità ed eleganza fra la freschezza danceable del miglior futurepop e le avvolgenti e raffinate strutture del synthpop anni '80, in una serie di canzoni che non conosce cali d'intensità o, men che mai, di qualità. Senza tanti giri di parole, va detto chiaramente che il duo (nucleo di base che si allarga a quartetto in sede live) non sa neppure cosa significhi scrivere una canzone anche solo 'scarsa', e la nuova fatica ne è la più fulgida dimostrazione, dal momento che i Nostri non si sono certo seduti sui meritatissimi allori, portando al livello successivo ogni aspetto della propria creazione artistica e raggiungendo livelli eccelsi di songwriting e produzione. La qualità dei brani è costantemente elevata: l'inizio è scoppiettante con la carismatica "Sinking Deep", la più acida ma raffinata "Into This World" e la pompata ed incisiva "Tomorrow", ed Angelica svela ulteriori colori della sua splendida voce che permettono nuove importanti soluzioni, contribuendo in maniera fondamentale al raggiungimento di grandi obiettivi. Ma il meglio deve ancora arrivare: "Run", elegante e groovy, è una hit che profuma della magia degli anni '80, così come alla medesima decade guardano con rispetto anche la più malinconica e glaciale "Things That You Miss" e la più dinamica ed intensa "Man In The Moon", mentre il ritmo torna a farla da padrone nell'incalzante e solida "Frail Misconceptions" (bene la chitarra dell'ospite Michel Jonasson) e nell'irresistibile "Red Red Star", quest'ultima forte di una melodia a dir poco infettiva. E se ancora non bastasse, gli svedesi ci danno ulteriore dimostrazione di classe cristallina con momenti quali l'algida, lenta e cadenzata "A Quiet Day", l'ancor più lenta, delicata e passionale "My Judgement Day" e la suadente "Sampo", la cui particolare atmosfera si regge su recitati e cantati magnetici e penetranti. Molto interessanti anche i remix conclusivi per "Tomorrow" e "Red Red Star", firmati rispettivamente da Leæther Strip e Red Velvet, entrambi abili nel dare un taglio completamente diverso alle tracce, giocando anche con la voce di Angelica. Per la singer non possiamo che spendere ulteriori lodi, perché la sua crescita ha permesso ad ogni brano di fregiarsi di una performance vocale emozionante e completa, sempre pronta a sfociare in refrain davvero impeccabili ed entusiasmanti: è lei l'arma in più di un act che sa comporre grandi canzoni, seducendo con la forza di chi ha carisma da vendere, come dimostra anche lo sviluppo del concept visivo al fianco di quello musicale. L'ennesima riprova di come la Svezia sia LA fucina di talenti in ambito elettronico, oltre che l'ennesimo nome su cui puntare senza dubbio alcuno per il presente e per il futuro.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/wavesunderwater
http://www.dansemacabre-group.com/