24-04-2007
VV.AA.
"Dependence Volume 2"
(Dependent/Masterpiece)
Time: (76:39)
Rating : 7.5
Come la maggioranza dei lettori probabilmente già saprà, l'eccellente label tedesca Dependent, da sempre dedita a scovare talenti (ed a valorizzarli come meritano) in ambito elettronico, in estate chiuderà i battenti. Una decisione sofferta e frutto di attente riflessioni, come dimostra l'esaustiva spiegazione riportata nelle pagine in bianco e nero del corposo booklet (comprendente inoltre brevi cenni biografici per ciascuno dei progetti partecipanti ed il catalogo completo delle uscite targate Dependent), opportunamente vergata dal boss Stefan Herwig. Una lunga riflessione sulle ragioni che hanno portato ad una decisione così drastica nella quale Stefan punta il dito contro il mondo del download facile (con imputato principale il sito russo Mp3db.ru), snocciolando dati concreti ed illustrando a dovere il quadro di una situazione preoccupante, nella quale il numero di chi i dischi li scarica e basta sovrasta enormemente quello di chi preferisce comprare gli originali. Passando ai contenuti musicali della compilation in esame, il primo dato che va segnalato è la presenza esclusiva di materiale di prossima uscita, versioni inedite di brani già noti ed estratti rari difficilmente reperibili: un punto a favore dell'intera operazione, specie se consideriamo la qualità media del catalogo Dependent. Fra i brani di prossima pubblicazione troviamo i Mindless Faith con la ritmata "Independence Day (Precursor mix)" (dotata di chitarre ruvidissime poste a corredo di un intenso refrain), i Pride And Fall con "Adored" (ancora vicina a certe cose dei VNV Nation, ma che classe!), gli Edge Of Dawn (side-project di Frank Spinath dei Seabound) con la pregiata "Damage" ben remixata da Forma Tadre, NNN featuring Dismantled (ovvero No Not Never, side-project di Gary Zon e Tonya Pugh) con l'algida, ossessiva e distante "We Were", i Flesh Field con la canonica "Swarm" ed Auto Aggression con l'eccessivamente 'dritta' e monotona "Speed". Le versioni inedite comprendono invece l'ottimo remix del producer Olaf Wollschläger per "The Promise" dei Seabound, la 'reprise' dell'acida e distorta "Cold Eyes" dei Fractured, una superba versione 2007 della prima hit dei grandiosi Rotersand "Merging Oceans", una versione demo dell'intensissima, superba e vorticosa "Clock Is Ticking Fast" degli Ivory Frequency (con forti influenze goa-trance) ed un discreto remix di "Bambifu**er" degli Insekt. La chiusura è destinata ai tre estratti rari, ovvero la datata e cupa "Second Death" di Suicide Commando, l'avvolgente e ritmata "Give Me My Life" dell'ottimo progetto Mind.In.A.Box e la versione estesa di "Hindsight" degli Stromkern, impreziosita dalla voce di Victoria Lloyd dei Claire Voyant. Anche stavolta la Dependent ci offre un compendio di qualità ed appetibile, nella speranza che qualcuno ascolti l'importante appello di Stefan (a prescindere dal fatto che non abbia certo scoperto l'acqua calda...) e con la consapevolezza che la label che ha fatto grandi nomi come Covenant, VNV Nation, Suicide Commando, Rotersand, Seabound etc. presto non ci delizierà più con le sue ottime release. Una fine ingiusta.
Roberto Alessandro Filippozzi