29-11-2010
ANGELZOOM
"Nothing Is Infinite"
(Wannsee Records/Sony Music)
Time: (49:26)
Rating : 8.5
Il successore dello splendido debut eponimo del progetto Angelzoom si è fatto attendere per sei lunghi anni, ma in mezzo c'è stato il ritorno degli X-Perience, eccellente e famosa (synth)pop-band in cui Claudia Uhle ha da sempre occupato il posto dietro il microfono, prima della sua definitiva separazione dal resto del gruppo (che ha rimpiazzato la Nostra con Manja Wagner). Ora che la bella e talentuosa cantante berlinese è libera dai grandi impegni che richiede un nome del calibro di X-Perience, la speranza è che la sua carriera come Angelzoom possa essere più continua, vista la cifra artistica evidenziata tanto dal debut quanto da questo attesissimo ritorno, che la vede nuovamente affiancata in studio dal produttore Bernd Wendlandt, suo fidato compagno in questa preziosa avventura sonora. Un progetto a quattro mani ancora una volta coadiuvato da un piccolo team di artisti e musicisti (di meno rispetto al debut, ma l'amico Nik Page dei Blind Passengers è sempre della partita), trainato dalle eccezionali doti canore della Uhle, dall'enorme esperienza di Wendlandt e dalla magica alchimia che si sviluppa nel loro lavoro di coppia, per un risultato che ancora una volta sorprende ed appassiona. Per Angelzoom, onde decifrare un sound carezzevole che piega al proprio volere tanto il pop elettronico (quello più intelligente, raffinato e lontano dalle ruffianerie dei media commerciali) quanto l'ambient che la musica classica e/o da soundtrack, vengono usate definizioni composite come 'ambient dark electro pop', ma pensiamo sia stato quel giornalista che ha definito il debut come 'ballate atmosferiche di un angelo da un altro mondo' ad aver delineato al meglio l'anima artistica di Claudia. Canzoni formalmente ineccepibili, strumentalmente impeccabili nel catturare le emozioni, toccanti, appassionanti, spesso sontuosamente solenni e di un'intensità rara, sempre pronte a confluire in refrain la cui perfezione è seconda solo al pathos sprigionato: che si parli degli interludi strumentali (i vari capitoli di "Battle Angel", tutt'altro che meri riempitivi), delle fatidiche due cover proposte ("The Things You Said" dei Depeche Mode, scelta come primo singolo e resa con passione e raffinatezza, e "Fragile" di Sting, anch'essa splendidamente riuscita, entrambe fatte proprie dalla Uhle con grande abilità interpretativa) o di momenti di struggente dolcezza come "These Arms Of Mine", "Hypnotised" o "Handsome World", o ancora della soave "Doomsday (2010)" e delle più ritmate - ma sempre con eleganza - "My Innermost" ed "Everyone Cares", e giù fino alla drammatica e sinfonica "Clones", appena prima di un finale magistralmente affidato ad una "Afterlife" le cui superbe trame strumentali spazzano via tante rinomate soundtrack, alla fine dell'ascolto la netta sensazione è che ogni singolo episodio sia un gioiello di immane bellezza, incastonato in uno splendente diadema sonoro. La stupenda voce di Claudia è la gemma più pregiata di tale diadema, assemblato con assoluta maestria attorno ad un songwriting di livello superiore (come lo è anche la produzione, ovviamente) per completezza e forma: in sintesi, uno dei momenti più pregiati ed emozionanti dell'anno che si va a chiudere, assolutamente da non perdere.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.wannsee-records.de/