29-11-2010
NIVEAU ZERO
"In_Sect"
(Ad Noiseam)
Time: (46:10)
Rating : 8
La Ad Noiseam non è solo etichetta leader per quanto attiene all'elettronica più sperimentale e di confine, ma anche e soprattutto abile talent-scout, e dopo averci strabiliati col favoloso debut dei fenomenali Broken Note, rilascia ora il full-length d'esordio di questo giovane e sorprendente act francese. Anche Frédéric Garcia, titolare unico del progetto, si è fatto le ossa con talune brevi uscite in vinile, proprio come i Broken Note, e questo esordio sulla lunga distanza denota sin nei minimi particolari quanto il Nostro fosse più che pronto per questo importante passo. La dubstep di Niveau Zero è solida, pesante e particolarmente incisiva nelle sue poderose cadenze ritmiche, e l'eccellente resa sonora del lavoro è solo la ciliegina sulla torta: Frédéric è infatti un maestro nell'incastrare ad arte i molti e variegati samples vocali, e quando necessita di voci reali per spingersi verso soluzioni che denotano una visione d'insieme molto ampia e coraggiosa, lo fa collaborando con personaggi capaci di aggiungere gli ingredienti giusti. L'inesauribile groove si muove sinuoso sulle rocciose cadenze di cui sopra, ma il suono sa esplodere in adrenaliniche scariche ritmiche come in "My Dog" e nella dura "I Believe In...", mentre non è un caso aver citato i Broken Note, poiché Frédéric acclude alla tracklist il suo remix per la loro "War In The Making", ottimo nelle sue folate dance. Le voci reali subentrano quando il Nostro cesella monumentali combinazioni simbiotiche tra la sua dubstep ed un cantato rap/hip-hop che sa andare ben oltre i propri canoni, come dimostrato dalla dura, intensa, aggressiva e tesa "Revolution HXC" (con Real Fake Mc e Plan Nine), dall'estrosa "Law Of The Universe" (con Ben Sharpa e III Smith) e dalla serpeggiante ed oscura "Hyperlord" (ancora con III Smith). Menzione doverosa per il bel mood mediorientale di "Icon", ma soprattutto per la grandiosa "Gracilicornis", il cui intreccio di campionature e la cui costruzione risultano a dir poco mostruosi, sottolineando l'onestà di chi afferma di avere influenze che vanno dall'hip-hop al metal, visto che in questo autentico mostro sonoro convivono tanto frammenti della mitica "Pump Up The Volume" quanto 'ruggiti' di un certo John Tardy (screamer degli Obituary!), oltre a tutto il resto, ovviamente. L'act transalpino sta già raccogliendo riconoscimenti e grandi consensi da ogni dove, esibendosi persino Oltreoceano, ed il consiglio è quello di tenerlo d'occhio sin da ora, specie per chi ha una mentalità più aperta verso le contaminazioni.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/niveau0