21-07-2010
EDGE OF DAWN
"Anything That Gets You Through The Night"
(Dependent/Masterpiece)
Time: (50:59)
Rating : 8
Che Edge Of Dawn, progetto del frontman dei Seabound Frank M. Spinath in combutta con Mario Schumacher, abbia rappresentato una delle più belle novità degli ultimi anni in campo electro (assieme ai label-mates Mind.In.A.Box) lo abbiamo già ribadito più volte, ed è un enorme piacere ritrovarli sotto l'egida della fondamentale Dependent, etichetta che è sinonimo di qualità. Il ritorno del duo tedesco, a tre anni dall'ottimo full-lenght di debutto "Enjoy The Fall", non fa che confermare le buone impressioni espresse in passato, poiché in un panorama dove i cloni dei soliti noti continuano a sbucare come funghi Edge Of Dawn si conferma voce fuori dal coro, forte di un suono capace di andare oltre le solite strutture dei vari sottogeneri electro. La grande abilità di Mario Schumacher nel creare trame sonore avvincenti, unendole a spunti melodici sopraffini, beatwork sempre perfettamente calibrati ed arrangiamenti di gran classe, si combina al meglio con l'ottima prova vocale di Frank M. Spinath, frontman di grande spessore in grado di scrivere testi decisamente interessanti e di combinarli in un concept di fondo sempre intrigante. Le dodici nuove canzoni di questo follow-up sono tutte di assoluto valore, dense di emozioni palpabili dalla prima all'ultima: "Beyond The Gate" apre decisa ma raffinata con Reagan Jones (Iris) quale graditissimo ospite vocale, seguita a ruota dalla suadente e sofferta "Denial" e dalla più ritmata "All The Time"; uno dei picchi dell'opera è sicuramente "Stage Fright", incisiva nel suo piglio danceable e forte di cantati davvero ottimi, che in questo come in tutti gli altri casi sfociano in un refrain mirabile. Eccellente l'alternanza fra strofe austere e ritornello melodico in "Valid World", laddove "Capture" colpisce nel segno col suo taglio più filmico e pomposo; "Lucid Dreams" piace per il suo incedere più solare, rafforzata dalla splendida voce di Christa Belle (Hungry Lucy), mentre "Falling" sfodera una solidità danceable esaltata dall'ennesimo grande refrain. Il duo non spinge mai sul ritmo fine a sé stesso, preferendo lavorare di fino come in "Siren's Call", più pacata e avvolgente, prima che irrompano le ottime scariche chitarristiche di "In Your Sleep"; la più dimessa "Save My Soul" si fregia di belle melodie e dell'ennesimo ritornello vincente, prima che la nervosa e scoppiettante "Capsized" chiuda l'opera come si conviene. Qualità come la varietà di soluzioni, l'abilità nel combinare i vari elementi in canzoni impeccabili ed una produzione eccellente sono punti fermi anche in questo nuovo lavoro, che conferma gli Edge Of Dawn quali punte di diamante della scena electro più melodica ed intelligente. Encomiabili.
Roberto Alessandro Filippozzi