21-07-2010
STATIC VIOLENCE
"Auf Die Fresse???"
(Bensch Audio)
Time: (66:52)
Rating : 5
Da quell'inesauribile Germania che sforna nuovi act a ciclo continuo provengono anche gli statiCViolence, terzetto fondato nel 2005 ed ora giunto al debutto ufficiale. Tedeschi fino al midollo, non solo per i testi in madrelingua, ma anche e soprattutto per un suono che cita spudoratamente i Funker Vogt, ovvero un'EBM che coniuga l'impeto dei beat e la fisicità delle bassline alle melodie di derivazione dance delle tastiere, all'insegna della più muscolare ostentazione di solidità e impatto. Così si presentano grosso modo tutte le tracce della prima metà dell'album, fra giri di synth che più Funker Vogt non si potrebbe, beat poderosi anche quando i bpm calano e vocals spesso e volentieri urlate rabbiosamente; fra le poche varianti messe in campo ci sono i fatidici samples vocali, anche femminili ("need4beat" e "Counterstrike", omaggio all'omonimo gioco), oltre ad una pompata e sferzante "Zwiesplat" che si avvale di laceranti vocals al vetriolo - sconfinando nell'harsh - ed al nervoso strumentale "SV-11", ma anche la conclusiva "Ironie", nonostante un finale che fa perno sull'uso del vocoder, nella prima parte fa ancora il verso alla band di Gerrit Thomas, e sebbene ai brani degli statiCViolence non manchino certo dinamismo e forza d'urto, la sensazione di già sentito rimane troppo forte... Annacquano ulteriormente la minestra cinque remix, fra i quali svetta la manipolazione firmata da Faderhead per "Verhör", ma si tratta in ogni caso di un'aggiunta che non fa guadagnare punti ad un lavoro troppo derivativo. Alla fine quello che resta sono una manciata di tracce che si dimenticano in fretta (ovviamente i Funker Vogt, 'maestri' dei Nostri, sono di una classe infinitamente superiore e di tutt'altra pasta rispetto al trio in esame) e che magari andranno bene una tantum per quegli 'stompers' che non mancano mai ai festival di settore, ma già dalla prossima prova ci vorrà ben altro per impressionare il potenziale pubblico, a partire da una produzione meno ordinaria.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/staticviolence