11-07-2010
AUTODAFEH
"Identity Unknown"
(Sigsaly Transmission)
Time: (49:52)
Rating : 7.5
Il revival old-school EBM ha prodotto negli ultimi anni una manciata di realtà positive ed una marea di cloni senza arte né parte, ma sicuramente gli svedesi Autodafeh fanno parte della prima categoria, come provano tanto il debut del 2008 "Hunt For Glory" quanto l'EP dello scorso anno "Re:lectro". Ciò giustifica l'attesa che c'era nei confronti di questo follow-up, fortunatamente ripagata da quanto messo in campo dal trio scandinavo: la loro EBM minacciosa e tagliente, sempre palesemente ispirata dalle gesta degli immortali Front 242, si fregia di consistenza e di una buona varietà di soluzioni, riuscendo a non annoiare laddove molti colleghi hanno già detto tutto nel giro di 2-3 brani. Nessuna grossa novità nel loro rifarsi alla vecchia scuola della leggenda belga, ma come detto i Nostri non si appiattiscono su di un'unica formula, alternando con astuzia il proprio songwriting fra solidi momenti cadenzati ("Divided We Fall", la minacciosa "Hall Of Fame") ed episodi più muscolari e ritmati (l'incisiva "Meltdown", la title-track e "Love, Hate And Pain"). Bene anche la serpeggiante "Crash And Burn", la dura e pesante "Evil Doll" (con alla chitarra Mattias Levin, frontman di quegli ottimi Endless Shame di cui due terzi degli stessi Autodafeh fanno parte), una "7 Sins" tipicamente 'grassa' come da tradizione electro body music, la più lenta "Fake" ed una "Outbreak" più catchy e 'dirty'. Fra gli ulteriori ospiti si segnalano le presenze di Xian Austin (Hardwire, alla batteria su una paio di brani), Claus Larsen (Leæther Strip, incaricato del mastering e guest alle backing vocals) e Daniel Bressanutti (Front 242), quest'ultimo alle prese col valido remix conclusivo per "Divided We Fall". Un ulteriore passo in avanti rispetto al debut per un ritorno che scorre bene in virtù di un songwriting agile e solido, e che di certo garantirà la dovuta considerazione mediatica e di pubblico alla band in attesa del fatidico terzo album.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/autodafehmusic