13-04-2007
VV.AA.
"Machineries Of Joy Vol. 4"
(Out Of Line/Audioglobe)
Time: CD1 (73:51) CD2 (75:39)
Rating : 5.5
Giunge al traguardo del quarto volume la nota serie di compilation electro "Machineries Of Joy", inaugurata dalla Out Of Line nel 2001 ed incentrata sulla presentazione del sempre ampio catalogo della label tedesca. Purtroppo tale catalogo, specialmente negli ultimi anni, ha visto un drastico calo della qualità, soppiantata da una quantità eccessiva che ha spinto l'etichetta a pubblicare non soltanto lavori mediocri di gruppi inutili, ma anche una miriade di side-projects spesso decisamente scadenti. La buona notizia è che i quasi 150 minuti di musica proposta constano di ben 32 tracce (per altrettanti artisti) comprendenti unicamente brani esclusivi, inediti o rarità, il che rappresenta senza dubbio un punto a favore dell'intera operazione. Separando i 'buoni' dai 'cattivi', dal primo dischetto salviamo senza dubbio i Kloq (EBM incalzante e groovy), le Client (nuova firma prestigiosa per la Out Of Line, qui accompagnate da Douglas McCarthy dei Nitzer Ebb nella trascinante "Suicide Sisters"), Necessary Response (con l'incalzante "Spilling Blood") Rabia Sorda (godibile side-project di Erk Aicrag degli Hocico), Analogue Brain (ben remixati dai redivivi Die Krupps), UnterArt (con l'aggressiva, pompatissima ed efficace "Exit"), Tumor (side-project dance/industrial di Chris Pohl dei Blutengel solitamente poco interessante, ma qui presente con la passabile "Töte Alle"), God Module (di solito prolissi, ma qui convincenti con la ruvida "Fear") ed i nostrani Adam (col compatissimo 'trance extended mix' della cattiva "Voodoo Nation"); niente sussulti, invece, per le prove di Ashbury Heights, le solite inutili Tristesse De La Lune, i piattissimi Lola Angst, i ridicoli Agonoize, il penoso side-project Northborne di Christian Lund (Icon Of Coil), gli spompatissimi Accessory e la cafoneria dei Dulce Liquido (side-project di Hocico). Sulla stessa linea d'onda il secondo CD, dal quale salviamo degli Spetsnaz e dei Proceed fortunatamente diversi dal solito (rispettivamente con la nervosa "Freedom" e con la solidissima "Spiegelschönheit"), i malvagi Aesthetic Perfection (buono lo spigoloso mix di "Living The Wasted Life"), Combichrist (che assieme ad Helltrash confeziona la groovy e cattiva "Hate And Booze"), gli storici Signal Aout 42 (che si mostrano in forma con "Langemark"), i soliti pompati e distorti Kiew (bene la cupa "Delusion") ed i sempre ottimi Decoded Feedback (con l'avvolgente "Where I Am"); da tralasciare senza patemi, invece, le prove dei vari Blutengel (sempre più piatti), i monocordi Din A Tod, lo sciocco side-project Scandy di Andy LaPlegua (Icon Of Coil), i sempre scarsi Angels & Agony, gli agonizzanti Hocico, gli orripilanti TrümmerWelten, gli ignobili Cephalgy (inaccettabili le vocals!) ed i risibili Amduscia (ormai ridottisi a riciclare suoni techno su basi harsh). Tra alti e bassi la Out Of Line prosegue il suo cammino nel music-biz, ma questa compilation (in cui mancano purtroppo grossi calibri come And One, Icon Of Coil ed Haujobb) dimostra una volta in più come l'etichetta tedesca farebbe meglio a sfoltire il proprio roster tagliando fuori i troppi nomi inutili, magari per far spazio a qualche quotato reduce dell'esperienza con la Dependent (che in estate chiuderà i battenti)... Un compendio dell'odierno catalogo Out Of Line sufficientemente esaustivo, fermo restando che la media è di un pezzo buono ed uno pressoché inutile, il che ci spinge a consigliarvi di ripiegare su serie più appaganti come "Septic" ed "Advanced Electronics"...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.outofline.de/content/Starter/starter.php