19-04-2010
VV.AA.
"Post Alcoholic Body Syndrome Volume 3"
(Advoxya/Masterpiece)
Time: CD 1 (76:48) CD 2 (78:36)
Rating : 6.5
Imbattersi in compilation di stampo electro interessanti è sempre più raro: laddove quelle di area industrial, dark ambient e neofolk si fregiano molto spesso di brani inediti ed esclusivi, quelle dedicate alle varie diramazioni del suono elettronico indugiano invece spesso e volentieri sui remix, i quali, pur essendo magari validi ed irreperibili altrove, sono altresì poco indicativi per chi i sampler li acquista in previsione di scoprire nuovi nomi da seguire, ed in ultima analisi possono essere appetibili più che altro per DJ, collezionisti e completisti vari. Non fa eccezione il corposo terzo volume della compilation biennale di casa Advoxya, per la prima volta edito nel formato doppio CD (con una veste grafica spartana, come da copione), che mette sul piatto oltre 150 minuti di musica divisi su 33 tracce per altrettanti nomi (parecchi di essi figurano anche come remixer per altri act), buona parte dei quali già legati da tempo all'etichetta ungherese. I remix occupano la stragrande maggioranza dell'ampio minutaggio, uniti a diversi 'edit' preparati per l'occasione, ed in generale l'intera operazione pende maggiormente verso l'harsh-electro, diramazione alla quale la Advoxya sembra più interessata al momento. Le cose migliori del primo dischetto sono firmate da Denergized ("Time" è decisamente un buon pezzo), i nostri First Black Pope (che remixano la loro "Blackdays" in attesa di rilasciare finalmente il sospirato debut album proprio per la Advoxya, label spesso sottovalutata ma evidentemente più lungimirante di tante altre), Mulphia (la suggestiva "Who Needs God" è l'unico inedito esclusivo dell'intero sampler) e The Pulsar, questi ultimi ben remixati da Wavefall; da dimenticare le performance dei 'macellai' Nexus VI e Synaptic Defect, senza infamia e senza lode il resto (fra cui troviamo nomi più noti come Deadjump, The Pain Machinery e Massiv In Mensch). Il secondo CD si rivela invece più gustoso, come testimoniano le intriganti prove dei vari Hired.Life, CB (meglio noti come Cyclone B), Impact Pulse, TWZ (ben remixati in una veste oscura e minimale dagli esperti Severe Illusion), Larva, Truppenterror, Asseptic Room, Nothing Nada (bene il loro future-pop baciato dalla voce di Erika Kertėsz), HL-Coder, Schyzzo.com ("Rouge" ricorda l'eclettismo dei Recently Deceased, fra l'altro presenti con un remix per il celebre progetto Snog), Plague Sequence ("Body" è particolarmente pompata ed oscura) e Niteshift ("Alien Breed" coniuga melodia e buone vocals). Nonostante edit e remix vari dominino la tracklist, la carne al fuoco è comunque davvero tanta, e non è detto che non possiate sfruttare ugualmente l'occasione per scoprire nuovi nomi da tenere d'occhio: fatevi i vostri conti, tenendo presente che i due dischetti vi costeranno come un normale CD.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.advoxya-records.com/