13-04-2010
JULIEN-K
"Death To Analog"
(Tiefdruck-Musik)
Time: (59:46)
Rating : 7
Il gusto inebriante del mainstream Ryan Shuck e Amir Derakh l'hanno assaporato nel momento in cui, membri della band Orgy, hanno avuto significativi riscontri tra botteghini sold-out durante il tour insieme ai Korn negli anni precedenti e posizioni decorose al top della Dance Music Chart e della Modern Rock Chart, soprattutto con la cover dei New Order "Blue Monday". Ma ai due giovani chitarristi mancava qualcosa, il senso di sfida che a volte si innalza al di sopra delle vette acquisite. Apprezzabile in chi, trovato il successo già ai primi scalini saliti nella carriera, opta per tornare sui propri passi e scalare la stessa montagna cercando un versante più impegnativo, meglio se poco battuto. Il motivo principale di questa loro scelta sembrerebbe essere la denuncia di una stasi musicale adagiata su risultati conseguiti, ragion per cui nel momento che le soglie di Julien-K sono state varcate dai due membri aggiunti Elias Andra (tra le varie band in cui ha militato segnaliamo i Dead By Sunrise) e Brandon Belsky (anch'egli proveniente dalla medesima formazione), rispettivamente alla batteria ed ai synth, ha avuto inizio la ricerca di un suono diverso, personale. Ci sono stati altri contatti (Anthony Valcic e Chester Bennington, nello specifico), ma la line-up corretta e odierna dei Julien-K consta di questi quattro elementi. Tra file scaricabili, remix ed mp3 il 2008 vede i Nostri protagonisti di autoproduzioni 'conoscitive' del loro sound ed il 2009 il vero debutto - sotto contratto con la tedesca Tiefdruck-Musik - con questo album, poi riproposto in varie salse dalla titanica Metropolis (capiremo i motivi analizzando il sound proposto). Principalmente il mix immediato risulta nella fusione fra goth-rock ed industrial americano (NIN, KMFDM, Bella Morte) con temi future-pop di derivazione classicamente europea, spostando l'ago verso una fisionomia o l'altra in base ai brani. Per certi aspetti il goth più influenzante nasce tra gli allori dei Crüxshadows, quindi 'easy music' adatta più ai ragazzini che ai consumati e navigati gotici d'annata, ma è giusto così. Un sound onesto con ampi margini di maturazione, ma che già ora nel suo crossover (anche il nu metal radiofonico alla Linkin Park ha una sottile presenza) può davvero essere una porta d'ingresso a chi s'avvicina al goth per la prima volta, soprattutto in età giovane, e l'essere così 'catchy' è un punto in più. Suono che si espone tra tempi ballabili: "Someday Soon" nel suo refrain quasi totalmente ad appannaggio dei synth è realmente una chicca dancefloor, così come "Systeme De Sexe", conturbante nella voce di Ryan, in grado di proporsi come erede di Trent Reznor quando si mantiene su linee vocali morbidamente inquietanti. In altri episodi prevale il rock-metal/nu metal, "Disease" e "Spiral" su tutte, tra riff di chitarra poderosi ed irriverenti e tastiere serpentiformi, abili ad incunearsi tra gli spazi lasciati liberi dalle sei corde e dalla batteria. Il suono ovviamente è sempre riconducibile alle fasce citate in precedenza, radicate nei territori stelle e strisce ed in ampia crescita tra gli adolescenti americani. Pensando a quanti associano il goth-look accostandolo a Tokyo Hotel o empietà simili, se mainstream deve essere, lo sia nelle mani dei Julien-K, che danno prova di maturità, ponendo ottime basi (ricordate sempre che uno dei successi degli Orgy era una cover dei New Order) tra 'eighties-perfume' di natura Depeche Mode o Duran Duran che li accostano ad un mondo a cui possono aderire: a loro il compito di portare tra le trincee del mondo oscuro nuove reclute, poi per l'addestramento conseguente nei 'corpi speciali' ci divideremo i compiti con piacere!
Nicola Tenani