02-04-2007
COMBICHRIST
"What The F**k Is Wrong With You People?"
(Out Of Line/Audioglobe)
Time: CD1 (72:51) CD2 (50:31)
Rating : 7
Trascorsi giusto un paio d'anni dal precedente full-length "Everybody Hates You", il buon Andy LaPlegua, evidentemente non pago di quanto fatto a margine degli Icon Of Coil (a proposito, li rivedremo mai?) con progetti quali Scandy e Panzer AG, torna in pista col terzo album della sua creatura Combichrist, sempre sotto l'egida della tedesca Out Of Line. Quest'incarnazione dell'animo artistico del frontman norvegese, nata come puro 'divertissement' dance/industrial, è cresciuta a tal punto da divenire il fulcro stesso dell'attività di Andy, nonostante un primo album interlocutorio ed un follow-up non certo miracoloso, ed appare oggi difficile capire quale peso rivestano (ancora) gli Icon Of Coil nella vita di Mr. LaPlegua... Ed allora concentriamoci anche noi su Combichrist, progetto che ci espone oggi la sua opera più completa e meglio incanalata: "What..." è infatti un lavoro che gode di arrangiamenti migliori e canzoni più funzionali, come dimostra da subito la ruffiana "What The F**k Is Wrong With You?", costruita sagacemente attorno ad un refrain vincente. Spesso sembra di sentire gli stessi Icon Of Coil dopo un ciclo di testosterone: la voce di Andy è qui infatti molto più cattiva ed il suono è senza dubbio più acido e distorto, ma certe strutture sonore e certi refrain accattivanti rimandano direttamente a quella che, sino a pochi anni fa, era considerata da tutti la band-madre tanto di Andy quanto del suo compare Sebastian Komor (ormai persosi dietro a progetti mediocri quali Monofader e Zombie Girl), come evidenziato a più riprese negli oltre 70 minuti dell'album. Combichrist punta tutto (o quasi) sul groove vorticoso espresso con forza dalle varie "Electrohead", "F**k That S**t", "Get Your Body Beat" (già sentita sull'omonimo EP della scorsa estate), "Shut Up And Swallow" ed "Are You Connected", sicuramente fra i brani più riusciti del disco. Grande impatto muscolare, energia a fiumi, ritmi indiavolati, vocals rabbiose e spesso letteralmente urlate con grande foga, suoni acidi e distorti quel tanto che basta, un'immagine forte a base di violenza e sesso, una bella iniezione di volgarità esplicita, un po' di tagliente ironia e... il gioco è fatto! "What..." è un disco costruito con mestiere e tanta furbizia, capace di convincere anche con episodi come la più macchinosa e lasciva "Deathbed", la più ragionata EBM di "In The Pit" e la maggior 'calma' (si fa per dire!) evidenziata da "Red", ma anche terribilmente catastrofico quando si passa a sterili esercizi di stile come la tribaleggiante "Adult Content", la noiosissima e prolissa "Brain Bypass" (8 minuti e mezzo sono davvero troppi!), la sciocchezzuola electro "Give Head If You Got It" ed il trascurabilissimo strumentale "All Your Bass Belongs To Us" (che chiude l'album). Inaccettabile il bonus-CD, ossia 50 minuti di inutili esercitazioni ritmiche (i cui titoli si rifanno per lo più alle opere di Kubrick) conditi da vocals campionate e capaci di propiziare soltanto un infinito senso di tedio. Complice una line-up che dal vivo si allarga a ben cinque elementi (fra i quali non mancano nomi quotati del panorama electro), buona parte dei brani di "What..." funzionerà a dovere soprattutto live, dal momento che potenza ed intensità non mancano a Combichrist, ma non strappiamoci i capelli: siamo di fronte ad un disco la cui 'formula segreta' sta innanzitutto nella capacità di vendere la propria immagine del suo creatore, ma per realizzare qualcosa che vada oltre il semplice concetto di 'entertainment' non basteranno un po' di nudità ed un fornito dizionario di parolacce...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.outofline.de/content/Starter/starter.php