Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

22-02-2010

BIRCH BOOK

"Vol. III - A Hand Full Of Days"

Cover BIRCH BOOK

(Ahnstern)

Time: (60:44)

Rating : 9

Smessi (si spera solo momentaneamente) i panni di In Gowan Ring, B'eirth ha dato vita ad un nuovo progetto che ha preso forma ormai da ben cinque anni. Da allora di strada ne è stata fatta, ma Birch Book giunge a questa sua terza fatica mantenendo intatte le peculiarità di partenza, solo segnate adesso da una strumentazione più ricca. Lo stile del menestrello statunitense punta ancora una volta alla rivisitazione di un folk ancestrale, fatto di semplici e magnetici giri di chitarra acustica efficacemente enfatizzati da una voce calda e morbida. All'impianto di base vengono aggiunti la classica armonica a bocca, già caposaldo dei capitoli precedenti, ma anche basso, contrabbasso, hammond, percussioni tradizionali e ulteriori chitarre, grazie al supporto di Pascal Humbert, già membro dei 16 Horsepower, e di Ron Walker. La malinconia, il ricongiungimento con fantasiosi o tangibili panorami naturali, nonché con un passato lontano e ignoto, rimangono i punti di forza del progetto, che unisce la forte eco del folk tradizionale con un sostrato country sempre più evidente. "A Hand Full Of Days" ha inoltre il merito di inserire anche dei passaggi dal sapore psichedelico, sorta di intermezzi che scaturiscono probabilmente dall'ampliamento della formazione. La qualità più evidente e vera pietra angolare dell'album rimangono le melodie, che accalappiano letteralmente l'attenzione creando i presupposti per 'vivere' i testi. L'album è stato stampato in molteplici versioni (tutte in carta riciclata), ad iniziare dal lussuoso LP limitato a 500 copie, 100 delle quali in vinile colorato simil-marmo, prodotte dalla Ahnstern/Steinklang, a cui facciamo riferimento in questa sede. Ma non manca il più popolare CD, uscito per i tipi della Little Somebody Records, caratterizzato da un mixaggio diverso dei brani e proposto anche in una veste ultra-limitata accompagnata da un CDr con materiale live. La varietà di supporti segna l'importanza di un lavoro maestoso e lontano dai semplici schematismi, ma forte di una qualità rara che riesce a far presa a prescindere da generi precostituiti. Forse anche più ispirato del 'fratello maggiore' In Gowan Ring, Birch Book è sinonimo di musica senza tempo finalizzata a narrare un viaggio ai confini del mondo. Qualora costretto nei limiti del piccolo panorama del folk oscuro, "A Hand Full Of Days" merita la palma di miglior uscita del 2009.

Michele Viali

 

http://www.birch-book.com/

http://www.myspace.com/ahnstern