30-03-2007
ASSEMBLAGE 23
"Binary"
(Accession/Audioglobe)
Time: (28:09)
Rating : 5
Il quarto album del progetto di Tom Shear, "Storm", usciva nel settembre 2004, ed infatti le note biografiche che accompagnano il nuovo singolo in esame (apripista per l'imminente quinto full-lenght "Meta") parlano di una pausa creativa di due anni per Assemblage 23, interrotta solamente dalla pubblicazione del debutto del side-project Nerve Filter nella primavera dello scorso anno. Ricordiamo come "Storm" fosse stato ben accolto dalla critica e dai fans (ed infatti il musicista americano sembrava aver trovato la formula per rinvigorire il proprio spompato future-pop), e pertanto una certa curiosità di scoprire a cosa ci avrebbe portato questa 'pausa forzata' aleggiava da tempo fra pubblico ed addetti ai lavori... Ogni dubbio viene fugato dalla title-track, subito presentata nel suo 'album mix': un brano dalla melodia immediata, ritmatissimo, dal refrain facile facile ed in odore di techno, sulla falsariga degli episodi più adrenalinici di "Storm" ed in linea con la più tipica produzione firmata A23. Niente di nuovo sotto il sole, almeno a livello di 'hit prescelta', ed allora puntiamo ai brani inediti, sui quali le note biografiche pongono una certa enfasi a livello di 'nuove direzioni': prontamente arriva "Dirt", la quale, più che evidenziare 'nuove vie' per A23, denota semmai come il buon Tom abbia voluto realizzare un brano cadenzato e vagamente acido a metà strada fra Icon Of Coil ed i loro derivati Combichrist, e francamente dubitiamo che questa possa definirsi una 'nuova via' per Mr. Shear... Dopo l'ordinario (ed ovviamente iper-pompato) 'club mix' della title-track arriva l'altro inedito, "Fluorescent Skies": un rilassato esercizio di stile in ambito chillout sorretto da trame piuttosto solide, ma anche qui siamo di fronte ad Assemblage 23 che tenta di sembrare qualcos'altro, e non ad un'evoluzione del progetto in sé... Si chiude con la versione 'Nerve Filter dub' della title-track, ovvero Shear che remixa sé stesso in chiave IDM: niente di più, niente di meno. Una release che potrà far gola solo ai fans più accaniti, in attesa di valutare cosa ci riserverà "Meta"...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.accession-records.de/