01-12-2009
[HAVEN]
"[Plastic]"
(Tympanik Audio)
Time: (62:05)
Rating : 7
Per quella che nel corso degli anni è stata l'evoluzione del progetto musicale di Marcin Jarmulski, il passaggio dalla War Office Propaganda/Rage In Eden alla Tympanik Audio appare oggi come l'approdo più ovvio per l'artista polacco. Abbandonate le influenze industrial/ambient del primo CDr "The Last Breath Of Lonely Buildings" (2005) e quelle etniche dell'album "Naos" (2006), già col full-lenght "[A2982]" dello scorso anno (da noi recensito) Marcin aveva lasciato intravedere segnali di cambiamento, spostando il tiro verso un'elettronica più ricercata di buon effetto. Oggi questa ricerca lo porta ad integrare nei live la cantante/violoncellista Magda Glocka e ad accasarsi con la migliore etichetta IDM (e affini) dei giorni nostri, per un lavoro che si muove fra fluttuanti synth ondivaghi, melodie sospese, samples vocali e ritmi mai troppo preponderanti. L'impressione destata da momenti come "Out Of The Vertical", la gelida e cosmica "Mental Courtesan", "Broken Childhood" o "Everything Burns" è quella di 'ritardare' volutamente il decollo, per poi sfoderare ritmi mai troppo accesi ("Let's Play Disco Now", "Plastic Bag", "Les Choses"...) che si intersecano con melodie dal taglio malinconico. Un impianto generato con stile, anche quando i ritmi si fanno più ruvidi ("Kuhajrib"), più intricati ("Aurora Borealis") o più intensi e fisici (la moderna "Tree Of Life" e la più aspra "Home"), complice una produzione nettamente superiore al passato. Buono l'impiego dei samples vocali, con voci femminili, dure e/o fanciullesche a rincorrersi fra i glaciali corridoi sonori delineati dall'act polacco. Come da copione, un paio di label-mates (nella fattispecie Aphorism e Tapage) provvedono ad altrettanti apprezzabili remix, posti in chiusura dell'album. Un progetto in evidente crescita, anche se l'impressione finale è che di strada da fare per raggiungere l'eccellenza ne manchi ancora; si tratta comunque di un'evoluzione interessante che, col tempo (e con più coraggio), potrebbe produrre gradite sorprese.
Roberto Alessandro Filippozzi