23-03-2007
FALLING YOU
"Human"
(The Fossil Dungeon/Masterpiece)
Time: (57:55)
Rating : 8
Avevamo lasciato il progetto del californiano John Michael Zorko nella primavera del 2005 col buon album d'esordio "Touch" (preceduto nel 2004 dal bizzarro debutto ufficiale col limitatissimo singolo in formato shape-CDr "Still Life"), ed ora finalmente il Nostro riemerge dalla città di Santa Clara con l'atteso follow-up. Come per il debut-album, anche stavolta John si circonda di note e capaci artiste per dare quel tocco in più alle proprie composizioni: nel nuovo lavoro ritroviamo infatti le voci di Dru Allen (Mirabilis, This Ascension), Jennifer McPeak, Erica Mulkey (Unwoman) ed Aimee Page, tutte già ascoltate all'opera sul precedente "Touch", mentre la new-entry nella lista delle collaborazioni è nientemeno che Suzanne Perry, indimenticata voce dei disciolti Love Spirals Downwards ed ora impegnata col progetto Melodyguild. Assieme a tali quotate artiste, Mr. Zorko confeziona nuovamente un lavoro imperniato su sonorità elettroniche delicate e rarefatte, sfuggenti, eteree, eleganti, aggraziate e dai tratti minimali, ma sempre e comunque guidate dal pathos che ogni brano - complici le collaborazioni di cui sopra - riesce ad esprimere. Quello di Falling You è un suono di una delicatezza spesso impalpabile, eppure capace tanto di sedurre quanto di coinvolgere con la bellezza delle sue atmosfere, che fondono in un unico flusso vitale l'elettronica raffinata e morbida con gli azzeccati spunti neoclassici. Le tenui melodie elettroniche di "Destiny Trip" e "Shadow Child" creano il fondamento perfetto per le voci di Dru e Jennifer, laddove "Tribe" (cantata da Aimee) assume, per l'appunto, cadenze più tribali ed un feeling vicino a certe cose dei Dead Can Dance, quest'ultimo evocato anche da quella "Bring Down The Stars" che, dopo avere rimarcato le grandi abilità vocali di Dru, evolve in una forma più melodica ed eterea verso il finale. Bene anche la breve e sofferta "A Bird In A Cage", ottimamente interpretata da Aimee, mentre tocca ad Erica marchiare a fuoco la perla "Varenka", priva di ritmi ma ricca di notevoli spunti neoclassici. Jennifer, invece, si rende protagonista nella più accesa "Starshine" (prima di un finale in puro stile ambient), mentre scompaiono nuovamente i ritmi in "One-Hundred Years (Of Solitude)", sulle cui note di piano si adagia il cantato triste e sofferto di Aimee. Si chiude con le ambientazioni rarefatte di "An Angel, Ameliorate", impreziosita dal contributo vocale della sempre ottima Suzanne. Come per il precedente lavoro, siamo di fronte ad un album dedicato a chi ama tanto le 'heavenly voices' ed i suoni eterei quanto a chi si diletta con le sonorità elettroniche più delicate ed emozionali: in tal senso, l'opera del sig. Zorko delizierà nuovamente chi già si lasciò sedurre da "Touch", ed al contempo riuscirà di certo ad appassionare nuovi ascoltatori. Un progetto da seguire con attenzione.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.fossildungeon.com/fossildungeon/