12-08-2009
THE SELFCENTERED SPACECADET
"Killers"
(Cynical Minds)
Time: (27:30)
Rating : 6.5
Cynical Minds è una nuova piccola label scandinava, svedese come i TSS, che nasce e cresce insieme a loro (ancora nessuna notizia reperibile, ma nulla ci vieta di pensare che sia l'attività parallela dei Nostri, che nel labirinto indie europeo cercano così la loro strada autarchica). Poche uscite, ma la matrice è già chiara: music from synth! Elettronica di facile ascolto in stile con i canoni svedesi: un occhio che guarda il dancefloor ed uno ben fisso sugli anni '80 più specifici. Non è un caso che Stoccolma fu la patria di una piccola band techno-dance viva nel mito 'eighties': i Secret Service, divenuti famosi con un tormentone da ballo nel 1981, "Flash In The Night", riportato in auge dal film "Lasciami Entrare", poi spariti almeno dalle nostre mire, nonostante se ne abbiano tracce in terra natia fino al 2002. Questo è il territorio in cui si muovono i The Selfcentered Spacecadet: quattro musicisti che lavorano alacremente di synth e keybords 'vintage', concedendosi qualche momento di chitarra per dare un pizzico 'speziato' di wave nordica. Manco a dirlo, il marchio scandinavo è garanzia di qualità nel suono ed ancor di più nella voce: non è un caso che quasi sempre il cantato anglofono svedese abbia un'ottima pronuncia ed intonazione. In tal senso in tutti gli episodi di questo 'corto' la voce di Jimmy Sterner ha quel sapore proprio della wave 'dancy' e pop che porta il ricordo sempre a quegli anni 'fatali' per la musica, con quel brano ancor oggi accattivante dei Real Life "Send Me An Angel". Tutto ciò è "Killers", tre tracce inedite più tre remix della title-track, in versione maggiormente synthpop se rivisitata da Fever Society, esponenziale nel porsi alle piste nel caso di Simon Gag (altro protagonista delle scene elettroniche scandinave con il progetto Electrotom) o in chiave sempre synth ma 'macchiata' dalla chitarra elettrica da Captain Orange (altro progetto di casa Cynical Minds), che nella commistione tra eighties ed electro consona ai primi Covenant (non poteva mancare l'influenza di Eskil Simonsson) celebra il proprio sound. Nelle altre tracce Jimmy, Tobias, Tommy e la tastierista Anjeli, devoti alle matrici del sound proposto, si propongono nelle vesti di novelli Depeche Mode, evidenziando però il lato più lento e malinconico di Gahan e soci; così "Stalking Girl" e "Crime" si rifanno maggiormente agli ultimi lavori degli inglesi, piuttosto che ai soliti tributi storici. Ottima la voce di Sterner, delicata per un sound fragile - supportato da ammalianti backing vocals - nel porgerci due brani 'morbidi' e ricercati. Nell'attesa dell'album, previsto per settembre, godiamoci questo piccolo lavoro, auspicandoci che quelle venature romantiche esposte prevalgano, frutto di ottime idee di riproposizione attuale di suoni senza tempo.
Nicola Tenani
http://www.selfcentered-spacecadet.com/
http://www.myspace.com/cynicalmindsrecordings