12-06-2009
TYSKE LUDDER
"Anonymous"
(Black Rain/Audioglobe)
Time: (52:10)
Rating : 9
La label tedesca Black Rain riesce a far quadrare i conti praticamente grazie a due band: i Feindflug, culto assoluto ormai da un decennio, ed i redivivi Tyske Ludder, giunti al secondo full-lenght del dopo reunion (negli anni Novanta si fecero comunque apprezzare per altri lavori, tutti ristampati dalla sopraccitata etichetta). Ma se con il precedente "Sojus" ci eravamo posti alcuni dubbi sull'utilità di tornare in pista dopo questa lunga pausa, già con l'EP "Scientific Technology" eravamo riusciti ad intravedere delle potenzialità addirittura inespresse, che finalmente sembrano essere esplose con la realizzazione di "Anonymous", il loro miglior lavoro di sempre. La voce grezza e a tratti cavernosa (da amare o da odiare senza mezze misure) si fonde alla perfezione con un sound sempre in bilico tra EBM vecchia scuola e dark-electro dai riflessi industrial, in chiaro stile mitteleuropeo. La produzione perfetta (il mastering è a cura di Mr. X-Fusion/Noisuf-X... ricercatissimo di questi tempi) esalta alla grande brani come "Shokkz" o la tagliente ed oscura "Gebet", dominata da un refrain imponente e sontuoso, perfetto per infiammare lo stomping 'old-school' (e la splendida "Psychoaktiv" non è da meno). Ma le perle non finiscono qui, visto che le bombe a mano esplodono con la cadenzata e ritmata "Nerben" e con la sorprendente cover di "Panzer" (originariamente scritta dai pessimi Jesus And The Gurus!), qui trasformata in un vero e proprio assalto frontale di muscolare e violenta electro body music... a dir poco fantastica! Da citare anche la marcetta ideale per i concerti intitolata appunto "March", un episodio che incarna alla perfezione lo spirito di una band che ha atteso la bellezza di quindici anni per realizzare il tanto auspicato salto di qualità. "Anonymous" è un album perfetto se amate l'EBM anni Novanta riletta in chiave più moderna e tecnologica. Un martello che colpisce duro, da non perdere!
Chemnitz