03-06-2009
ATTRITION
"A Tricky Business"
(Two Gods)
Time: (61:36)
Rating : 6.5
"A Tricky Business" veniva pubblicato per la prima volta in LP nel 1991 dalla defunta Contempo, ed è ora riproposto da Martin Bowes in versione rimasterizzata tramite la sua personale etichetta. L'album si affacciava sugli anni '90 cercando di innovare il suono della band che si andava facendo più elettronico, ma anche quello di un genere che attraversò proprio a quei tempi delle difficoltà non indifferenti, diviso tra una riproposizione di vecchi schemi e tentativi non sempre felici di modificare il sound di provenienza in prospettiva electro-goth. Gli Attrition optarono con risultati alterni per beat sincopati, ben rinforzati da una potente bassline, salvo tornare a ritmiche più new wave in "A Girl Called Harmony", brano che godette di buona fortuna nei club oscuri di mezzo mondo. Sono in evidenza anche quelle scelte neoclassiche ("Scenario") che tanta parte avranno poi nella successiva produzione del gruppo inglese. Julia Waller fornisce una voce sinuosa da soprano che ricorda quella di Eliane, lasciando trapelare inevitabili paralleli coi Die Form ("Legitimate Son"), anch'essi paladini di quegli ardui anni '90. Le orchestrazioni sintetiche vanno a fungere da arrangiamenti e preludono alle più efficaci performance del futuro membro Franck Dematteïs, ma mostrano anche la volontà di continuare un certo discorso della decade precedente, adottando forme maggiormente raffinate e arricchite dall'aiuto fondamentale della vocalist. A distanza di quasi vent'anni sopravvivono comunque molto meglio i passaggi sperimentali (fantastica la ritmica di "Hush") che i beat da dancefloor. A chiudere il dischetto troverete anche quattro tracce bonus estratte dai due singoli "Thin Red Line" e "Something In My Eye", usciti sempre nel medesimo periodo ma qualitativamente inferiori all'album, basati su un'electro-dance a metà strada tra reminiscenze gotiche e necessità di facili consensi nelle piste da ballo. Confezione spartana con un piccolo inserto che include i testi.
Michele Viali