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Room 107

03-06-2009

KISSOGRAM

"Rubber & Meat"

Cover KISSOGRAM

(Louisville Records)

Time: (28:11)

Rating : 6

Con "Rubber & Meat" il combo berlinese, già preesistente come Sitcom Warriors, presenta il terzo album in nove anni di attività artistica dal cambio di monicker. In quanto supporter nell'ultimo tour di Franz Ferdinand ed in passato dei Peaches, le aspettative nei loro confronti non possono che essere alte, ragion per cui il dischetto in parte delude le attese. La ragione principale risiede nell'estremo eclettismo dei due, che se da una parte appaga chi pretende produzioni che non stagnino l'ascolto, dall'altra genera caos a causa del continuo 'sobbalzare' tra generi indistinti. L'area sostanziale di corrente del suono Kissogram è circoscrivibile all'interno del pop elettronico di derivazione eighties, cerebrale e 'clubber', rivisitato in chiave indie e leggermente 'jazzista' per le molteplici scorribande acide nell'uso degli strumenti. Con queste premesse, se il fine non è pretenzioso, all'interno dell'album alcune tracce risultano accattivanti anche in ambito dance come "Switching On The Machines", dove il suono richiama il chill-pop dei Garbage. Stesso vale per "Tonight I'll Go Out Alone": l'inclusione di batteria e chitarra in supporto alle tastiere movimenta il sound, e se (come in questo caso) il cantato di Jonas Poppe rimane tra confini di naturalezza, l'ottima capacità vocale, unita all'arrangiamento di Sebastian Dassè non caricato di eccessivi fronzoli, ci consegna un'ottima song. Lo stesso possiamo dire per la raffinatissima "Grass Grass Grass", immersa tra il cabaret quasi gotico (ricorda leggermente "Slowdive" di Siouxsie e compagni...) ed il minimalismo delle piccole scale di fondo della partitura di pianoforte (soluzione che i Banshees usarono per "Swimming Horses"). Peccato che i soli due minuti la interrompano laddove avrebbe avuto l'esigenza di altri sviluppi... Quando invece prevale l'impeto cerebrale (in termini negativi), i Kissogram perdono le qualità prima descritte per cadere nel luogo comune. Verrebbe da chiedersi: a Berlino bisogna emergere in quanto creativi sempre e comunque? A questo punto il duo (l'ingresso di Joe Dilworth alle percussioni sembra definitivo, ma è giusto attendere ulteriori conferme...) deve decidere a chi rivolgersi: a chi ama ritrovare la semplicità di espressione musicale nel modo attuale di rivalutare le sonorità wave e pop, oppure verso appariscenti nicchie di intellettualoidi tout-court? Se l'ipotesi scelta dovesse essere la seconda, attenzione però: Devo o 'Talking Heads-derivati' non ci si improvvisa, e la storia ha comunque relegato le due band americane, per quanto geniali, in nicchie estreme. "Rubber & Meat" ha trovato spazio e commento non negativo presso il nostro portale, però è tempo di crescere per Jonas e Sebastian: le spalle ben coperte da Alex Kapranos di Franz Ferdinand permetteranno loro di guardare il futuro con tranquillità, e nel quotidiano non è poca cosa. Confermare quelle ottime presenze sonore dell'album nel futuro, sfrondandolo da fardelli non facili da gestire, sarà per noi motivo di maggior interesse nei confronti dei berlinesi, ma al momento ottimi arrangiamenti uniti ad una voce pulita e gradevole si frantumano contro muri di incomunicabilità. Il quarto album vorremo fosse ascoltato totalmente in discesa.

Nicola Tenani

 

http://www.myspace.com/kissogram

http://www.louisville-records.de/