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Room 101

13-05-2009

YENDRI

"Broken World"

Cover YENDRI

(Mental Ulcer Forges/Audioglobe)

Time: (71:24)

Rating : 8

Dal 2006 a questa parte anche Yendri, al secolo Nina Cording (o Nina Maya, come lei stessa preferirebbe), ha seguito la logica del disco all'anno cara a :Wumpscut:, forse incoraggiata proprio dall'amico Rudy Ratzinger, il quale fra l'altro continua saggiamente a darle asilo presso la sua Mental Ulcer Forges... Ovviamente quelli che hanno preso a pretesto la cadenza perfettamente annuale delle uscite discografiche per attaccare Herr Ratzinger usano tale 'argomentazione' anche contro Yendri, forse scordando che anch'essa, come Rudy, non tiene concerti o fa 'vita sociale' all'interno della scena, e che quindi, dedicando quasi interamente il proprio tempo libero alla composizione (notizia certa) e svolgendo tutto il lavoro di registrazione e rifinitura in casa propria, si ritrova ogni anno ad avere da parte molto materiale valido fra cui selezionare abbastanza canzoni per un nuovo album... E quindi rieccola fra noi anche in questo 2009, puntualmente in primavera, con un nuovo album il cui titolo, associato al soggetto dell'artwork, spinge subito la mente a pensare a quali possano essere i significati reconditi del 'mondo spezzato' a cui la Nostra si riferisce... Sono ben 16 i brani che compongono la nuova fatica dell'artista di Amburgo, ed il comune denominatore che li lega indissolubilmente è senza dubbio l'irresistibile groove sprigionato senza mai rendere frenetici i bpm, bensì lavorando di fino con assoluta classe, eleganza e maestria nelle scelte sonore: in fondo stiamo parlando della 'oscura principessina dei suoni elettronici non-convenzionali', per usare un'espressione perfettamente calzante del buon Rudy, e non c'era da aspettarsi niente di meno che un nuovo lotto di canzoni mirabilmente arrangiate nel più puro stile-Yendri, quindi niente di simile a quello che sentirete dal resto della scena electro. Brani dalle strutture apparentemente semplici, quasi ossessivi, eppure così ricchi di pregiati ricami melodici di struggente bellezza che rimandano con leggiadra efficacia a quell'India che è sempre nel cuore di Nina, la quale canta il suo dolore esistenziale ed il suo disgusto verso ciò che è sbagliato in perfetta solitudine, usando la musica quale viatico del proprio fragile ed evanescente grido, per una voce unica e toccante nel suo totale trasporto emotivo. Ogni episodio è un piccolo gioiello di cristallina elettronica ora elegante, ora sensuale, ora vellutata, ora più ruvida: l'inconfondibile stile dell'artista tedesca rende possibili in questo ottavo full-length picchi qualitativi di assoluta eccellenza quali la scintillante opener "Negotiations", l'avvolgente e vellutata "Raining Lies", la sofferta ed enfatica "Not", l'oscura ed ambigua "This Tristesse", l'agile "The Hole" (dove i travolgenti cantati dettano il groove), la solida "Undefined World" (perfetto l'effetto vocale usato nello specifico) e la notturna "So Soon", quest'ultima capace di suoni e di un groove davvero letali. Stiamo solo ribadendo quelli che da sempre sono i punti di forza dell'artista tedesca: suoni stupendi e mai convenzionali (e stavolta persino dei samples di chitarra paiono aver trovato il loro posto nel sound della Cording), un groove inarrestabile (anche quando le strutture si fanno più bizzarre, come nell'acida e cinica "The Void"), una voce ineguagliabile nella sua glaciale, disperata, spettrale fragilità, una facilità di scrittura evidente, un'eleganza principesca in fase di arrangiamento ed una visione d'insieme perfettamente attuata nell'arco dell'intero concept artistico. A ciò si somma il clip - realizzato dalla stessa Nina con grande sarcasmo ed autoironia - di "Raining Lies", ottimo compendio visivo per uno dei momenti più significativi di un disco che parla di sentimenti reali. Un lavoro che magari non darà alcuno scossone alla parabola artistica di Yendri, ma che si rivela senza alcun dubbio un'altra pregevole raccolta di buone canzoni, piccole gemme mirabilmente prodotte di elettronica avvolgente, cristallina ed anticonvenzionale che posseggono quel groove irresistibile che mantiene viva l'attenzione anche oltre il settantesimo minuto di ascolto, come potrete scoprire da soli dedicando a "Broken World" le dovute attenzioni in condizioni ideali.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.yendri.de/

http://www.betonkopfmedia.de/