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Room 101
15-04-2009
PHASE III
"Es Wird Dunkel"
(DarkmusiX Records)
Time: (72:15)
Rating : 7.5
Esce in questi giorni con autoritaria ambizione commerciale il debut dei Phase III, che come panzerfaust hanno la potenza di potere distruggere gli equilibri elettronici germanici e porsi al pubblico con fulmineo impatto. DarkmusiX è un'etichetta che apre i battenti di recente con due band, ossia i qui presenti Phase III e gli Psychoroika, iniziando così la sua attività produttiva. La musica dei Phase III è a tutto tondo, senza una nicchia di riferimento, bensì intercalando tra la più classica EBM ed il future-pop, con un ottimo inserimento di riferimenti darkwave e synthpop nel sound. Ne esce quindi un caleidoscopio di suoni che all'ascolto risulta gradevole e mai noioso, tra sporadiche lacune ed esaltazioni. Abbiamo capito l'origine teutonica della band, composta di un'ossatura base che vede in Leviathan, nato e cresciuto nelle consolle electro-dark germaniche, il fondatore e curatore della parte musicale. Spif Anderson, pure presente dietro ai synth, compone le liriche, mentre S.T.E.F.F.E.N. riveste il ruolo di frontman, nonché penna in alcune song. A ciò si aggiunge un piccolo mondo di supporto, tra cui le voci femminili di Eve (analogia con i Blutengel...) e di Katharina, la chitarra occasionalmente suonata da Patrick ed un piccolo universo tra produttori, fotografi, mescitori di alcolici, coreografi e tutti coloro che contribuiscono alla crescita di questo piccolo clan che matura sotto l'ala protettiva di Graf Tarek, definito il 'duca' delle notti oscure bavaresi in Monaco. Oltre un'ora di potenziali singoli e song in chiave dancefloor, se non vi spaventate con le prime tracce: "Friendly Damage", anonimo e scontato momento synth, e la successiva "Trauermarsch", che sotto le note di requiem sviluppa un refrain in chiave di baviera gotica, oltre alla deludente "Im Nebel", adatta ad una tavolata di amici all'Oktoberfest più che ad un disco electro-goth. Con le prime note di "So Say We All" il discorso cambia e vira verso il ritmo più puro, tra rimandi VNV Nation e odori Visage (che ritroveremo verso la fine con l'ottima coverizzazione di "Fade To Grey"). Sempre in quest'ottica ritrova smalto la riproposta di "Back", ballabilissimo brano che S.T.E.F.F.E.N. rispolvera dall'archivio Mastertune, il suo progetto collaterale con sede in Berlino e dal non chiaro sentore di scioglimento o meno. Le varie influenze di ognuno si fanno sentire nell'organico dell'album, così i momenti più EBM in cui Anderson 'impone' il suo passato (Suicide Booth) si amalgamano con il synth: in questa forma "Monkey Town" ha più connotati 'power', unitamente al battito accelerato e ritmi quasi Assemblage 23. Stesso dicasi per "Open Your Eyes" e "Willkyr", tempo quasi marziale costruito sui synth e la wagneriana cavalcata di moderne valchirie. Bene o male i due binari su cui corre il dischetto sono questi: synth ed EBM colorata in varie sfumature, più pop rispetto all'electro body music classica teutonica, meno incisiva e marziale rispetto ad alcune band che guardano all'industriale con occhi di favore. Il sound di Phase III si articola semmai sui vecchi canoni di scuola europea, quindi Front 242 su tutti, per rendere chiaro il concetto. Da citare pure la cover di "True Faith": osare un arrangiamento di un classico leggendario degli eighties è per lo meno da lodare per il coraggio manifestato, anche se privare una song dei New Order della dolcezza languida nella voce di Albrecht è dimezzarne il valore, ma musicalmente la ballabilità lo rende piacevole per le sfumature delle voci delle due coriste. Se il buon giorno si vede dal mattino, questa giornata sotto l'aurora dei Phase III promette di essere radiosa: la stanca commerciale che si registra nell'Europa centrale in chiave elettronica è da qualche anno su declini faticosi nel riprendersi, però, come in questo caso, aprire la mente senza essere statici su sé stessi può voler dire guardare nuovi orizzonti, senza rivoluzioni, ma con tanti nuovi sfumati motivi di esistere.
Nicola Tenani
http://www.darkmusix-records.de/