16-02-2009
EISBLUME
"Unter Dem Eis"
(B1 Recordings/Universal)
Time: (34:03)
Rating : 6.5
In Germania, a livello di musica commerciale (intesa come ciò che trova spazio nelle TV e nelle radio più popolari), stanno messi sicuramente meglio di noi: avranno anche loro i propri fenomeni nazionalpopolari come i nostri Vasco, Ferro, Pausini, Ligabue e via dicendo, ma laggiù capita anche che la Universal si prenda a cuore le sorti di gruppi come questi Eisblume, che avranno pure la giusta (e furba) combinazione di elementi atti a catturare l'attenzione dei modaioli debosciati 'emo' e della frangia più giovane e imbambolata dall'hype del pubblico metal e dark (gente che non si vergogna di non conoscere neppure i nomi fondamentali del settore, però non esce di casa senza la 'divisa d'ordinanza' e la musica la 'ascolta' solo ai club o in tv), ma che fortunatamente hanno dalla loro più sostanza di tanti altri clown del circo radiotelevisivo, andandosi a collocare nel segmento di mercato degli Evanescence. Guidati dalla cantante Ria, carina quanto basta per la TV e con frangetta sexy d'ordinanza, gli Eisblume non dicono nulla di particolarmente nuovo: un mix elettro-rock-melodico a base di piano, programming, tastiere e chitarroni ben dosati sul quale si staglia la piacevole voce della frontgirl (abile sia nei momenti più delicati che in quelli più intensamente rockeggianti), per un pubblico di adolescenti nerovestiti che passa dai Rammstein ai Nightwish ignorando fieramente chi non ha il clip in 'heavy rotation', concedendosi magari qualcosa che a loro dire è 'alternativo' giusto coi The Rasmus o i My Chemical Romance... Un disco molto breve (e questo è un pregio, perché una durata superiore avrebbe reso concreto il rischio tedio...) nel quale i brani partono quasi sempre in maniera delicata, per poi infiammarsi a suon di chitarroni sino a sfociare nei refrain ben costruiti, come dimostrano le varie "Eisblumen", la title-track, "Liebe Heißt Schmerz", "Überleben" e via dicendo: tutti episodi sufficientemente catchy da poter ambire a diventare singoli, e siamo sicuri che ne uscirà più d'uno estratto da questo disco... Stesso discorso per le più frizzanti e solide "Leben Ist Schön", "Land In Sicht" e la più prevedibile "Sieben", mentre qualcosa in più ci viene offerto dalla drammatica "Zeit Zu Gehen" e soprattutto dalla conclusiva "Louise", maggiormente sinfonica e giocata su soluzioni che gli Eisblume dovrebbero provare a sfruttare più spesso in futuro. Siamo di fronte ad un lavoro che ha il grosso limite di risultare sin troppo prevedibile, poiché costruito secondo schemi ormai ampiamente noti, ma che dalla sua vanta una produzione di altissimo livello (cosa scontata, visto il supporto della Universal), un bel videoclip in animazione digitale (per "Eisblumen") e, soprattutto, la bella voce di Ria. Sicuramente la formula degli Eisblume raccoglierà ampi consensi in terra tedesca (anche perché si tratta di un prodotto germanico fino in fondo: dai testi al sito, non troverete mezza parola in inglese...), con tour, passaggi in TV, radio airplay e quant'altro, ma non c'è ancora abbastanza sostanza per coinvolgere quel pubblico che cerca la vera qualità, senza contare che l'Italia potrebbe offrire ben di meglio con gli ottimi Dama, decisamente più interessanti sul piano artistico e creativo, ma sfortunatamente non forniti di un contratto analogo a quello degli Eisblume...
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.universalmusic.com/