26-01-2009
IN THE NURSERY
"The Passion Of Joan D'Arc"
(ITN Corporation)
Time: (79:17)
Rating : 7.5
I gemelli Humberstone nascono discograficamente nel 1983, data di uscita del primo album "When Cherished Dreams Come True" sotto l'ala protettiva della Paragon UK, prima etichetta che investì concretamente nel duo di Sheffield. È interessante notare come, nonostante la nascita del fenomeno darkwave graviti tra le mura di Londra, due pilastri del genere provengano invece dalla provincia monotona e alienata: gli ITN da Sheffield ed i Joy Division da Manchester, come se il grigio industriale delle città natali, lo spleen di un'esistenza segnata, lo smog delle ciminiere, portasse questi artisti a voler vedere oltre, a scavare nel proprio io nella spasmodica ricerca di un'esistenza diversa. Ian Curtis ha vissuto il dramma di una solitudine incolmabile e determinata da una morte interiore predefinita, Klive e Nigel sono cresciuti insieme in una sorta di alter ego simbiotico che nell'arte ha costruito la propria identità, ambigua e parallela. Quanta musica è uscita dalle loro idee: la sensibilità estrema di due persone che diventano un'unica identità nel momento in cui si aprono al mondo componendo, per poi tornare ad essere, in modo quasi liberatorio, due opposti che sullo stage contrastano in maniera forte. La sensibilità emotiva dell'uno alle tastiere contrapposta alla virile espressione di potenza alle percussioni dell'altro. Questo essere perfetto e bivalente sarà la caratteristica che creerà negli anni il culto degli In The Nursery, mai protagonisti nell'amore del pubblico al livello di Siouxsie o i Cure, ma negli anni fedeli alla loro arte, senza mai venderla con la serietà che segna la differenza tra un buon artista e un culto forte. La volontà e lo stimolo di voler dare suono alle immagini è sempre stata ben radicata nel duo (Dolores però in questo è esclusa, perché a parte qualche singolo episodio nelle composizioni delle soundtrack, la vocalist ispanico-francese non viene coinvolta in tali processi), e già nel 1987 "Stormhorse", nonostante non sia parte integrante di nessun supporto video, nell'immaginario degli Humberstone vuole essere la colonna sonora di un ipotetica pellicola, anzi, ancor di più: il film della vita che un bambino può guardare metafisicamente con gli occhi dell'innocenza. E sarà una pietra miliare per tutti quelli che vorranno cimentarsi con la musica che spazia tra eterei momenti delicati ad apocalittiche visioni scandite dal suono marziale dei tamburi. Quanto si potrebbe scrivere su questo capolavoro della musica contemporanea, che riesce ad esulare dal goth di maniera, arricchendolo con le velleità orchestrali compositive che segneranno tutta la carriera degli ITN... La musica dei Nostri negli anni diventa note per film in maniera concreta a più riprese: "The Cabinet Of Doctor Caligari" (1996), "Asphalt" (1997), "Man With A Movie Camera" (1999), "Hindle Wakes" (2001), fino ad arrivare ad "Electric Edwardians" nel 2005. Dopo l'uscita di "Era", album in cui gli ITN tornano alla composizione più classica nel loro raffinato modo di vivere l'immaginario goth, di nuovo una soundtrack: il 2008 li vede protagonisti in quest'ambito con "The Passion Of Joan D'Arc", prodotta dallo stesso duo per la loro ITN Corporation, label creata apposta per diventare depositari unici del proprio suono ed immagine, che dal 1994 in poi non produrrà altro che i propri album o quelli del progetto parallelo Les Jumeaux. Qual è il grande valore artistico dell'album in esame? È quello di fornire una musica specifica ad un capolavoro del cinema muto: "La Passione Di Giovanna d'Arco" esce nel 1928 diretto dal regista Carl Theodor Dreyer, e nella componente musicale le mute immagini rimangono tali. Solo nel 1952 saranno accompagnate da episodi di grandi musicisti del passato quali Albinoni, Vivaldi, Scarlatti. Musiche non create appositamente per il film stesso, dunque; a distanza di settant'anni il vuoto colmato dagli Humberstone ha il grande valore della testimonianza documentaria di un caposaldo del cinema muto espressionista e del dolore umano. La grande sofferenza di Giovanna è rilevata con delicatezza interiore dalla musica degli Humberstone, tra momenti di etereo affetto per l'eroina stessa contrapposto alla cattiveria umana, sempre su toni suadenti, come se l'animo dei gemelli volesse unirsi a quello della contadina in un universale senso di morte già scritta e di amore; l'uso di cori angelici è spesso usato per definire la purezza emotiva della tragedia incombente, e stupendo è il finale, "Dove Of Fire", in cui il destino marcato dalle campane a lutto, si contrappone ad i cori nel momento in cui l'anima migra verso l'infinito, mentre il corpo muore ma la percezione rimane. Pretesto per segnare tante sofferenze umane simili: migliaia di roghi hanno bruciato nel nome dell'ingiustizia innocenti vite, ma la loro energia giunge fino a noi per vivere eterna e ciclica. Unico momento vivace dell'album è "I Have Lied", così conforme a tanti episodi che marcano la musica degli ITN in maniera tanto unica; struggente invece "The Last Sacrament", nel suo straziare la sensibilità di chi ascolta arrivando a vette liriche che pochi nel contemporaneo riescono a permettersi; in questo gli Humberstone si uniscono idealmente ad un altro grande interprete della musica che può evocare sentimenti contrastanti, passando dalla tristezza dolce e malinconica: Michael Nyman. Che valore può avere un disco che nasce come supporto visivo ad un film? Certamente quello di una grande composizione che, nascendo dall'esistenziale volontà di esprimere il buio decadente dell'uomo contemporaneo, nell'universalità del dolore trae linfa per poter emozionare l'ascoltatore. Chiudete gli occhi e non pensate a Giovanna d'Arco: fate in modo che un film cresca in voi e che la musica degli In The Nursery, per l'ennesima volta, nel buio scavi nell'intimo per una continua catarsi emotiva che solo Klive e Nigel riescono a creare.
Nicola Tenani