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Room 106

26-01-2009

LETZTE INSTANZ

"Schulding"

Cover LETZTE INSTANZ

(Drakkar/Audioglobe)

Time: (50:32)

Rating : 5.5

Vi piacciono In Extremo, Subway To Sally e band simili? Allora non potete privarvi dei Letzte Instanz, mentre già gli Unheilig o gli Umbra Et Imago sono più allineati con il goth con la 'G' maiuscola. Si tratta, nella fattispecie, di una band composta di sette elementi in parte provenienti da varie città tedesche dell'est, tra cui Berlino, Dresda e cittadine limitrofe, molto nota in patria ma poco appetibile per il pubblico non di lingua tedesca, come molte altre realtà teutoniche. Una band longeva e, come dicevamo, ampiamente celebrata in patria che conta all'attivo sei album, vari EP e partecipazioni alle solite compilation germaniche assemblate da varie testate di settore, tra cui Zillo od Orkus, così come la nota rivista Elegy, oltrechè comparire nei samplers del M'era Luna Festival, stage che li ha visti protagonisti più di una volta. Il suono si allinea fedelmente con le band citate all'inizio, collocandosi in quella nicchia per noi ostica di goth tedesco che mescola melodie vocali a riff esagerati di chitarra, con cadenze di tastiere e violini o violoncelli. Il tutto inquadrabile in un fenomeno più metal che dark: la label d'appartenenza è infatti la stessa di Lordi o di gran parte della produzione dei Nightwish, e non è quindi un caso che i Nostri nella Drakkar trovino logico asilo. La musica proposta è simile in quasi tutta la durata del dischetto e si trascina stancamente, nonostante la velocità dei brani, complici evidenti limiti culturali per le nostre diverse aspettative sonore. Basta comunque l'inserimento di una voce femminile, quella della cantante di origine turca Aylin Aslim, per dare piacevolezza al suono, il quale si connota nel più tradizionale gothic-metal che vitale importanza ripone nella leggerezza femminile nel canto contrapposta alla virile potenza della musica. In questo "Der Garten" costituisce un gradevole diversivo al resto dell'album, come pure la successiva "Komm!", in cui il semplice uso di una maggiore presenza elettronica dona al sound quel lieve tocco potente ed 'industriale' che si allinea almeno in parte con i Laibach, molto più congeniali alle nostre aspettative. Un prodotto - l'ennesimo per la band - destinato esclusivamente a quel classico target teutonico che tra festival goth e metal si contamina e si esprime, e quindi non particolarmente appetibile da noi per via della più radicale divisione - sia di ruoli che di suoni - che sta alla base della scena nel nostro Paese, dove si è inclini ad una purezza quasi 'talebana' che preservi dalle derive artistiche. Questo perché il pubblico germanico è oceanico e favorisce ragionamenti in termini di quantità (altrimenti non ci spiegheremmo il successo di tante formazioni a noi assai poco gradite), oltre a poter contare su di una qualità che tante band tedesche offrono; il ben più circoscritto pubblico italiano deve per cause di forza maggiore selezionare con più cura le offerte, privilegiando la qualità nelle sue scelte. Poi basta una vacanza in Germania, la presenza ad un festival o il trovarsi nell'oceano nero di pubblico, ed ecco che anche questa tipologia di goth stereotipata può diventare accattivante, ma le premesse sono diverse. Tra i tanti potenziali ascoltatori stanchi di un metal ripetitivo ed alla ricerca di un legittimo diversivo, anche in terra italica i Letzte Instanz potranno trovare chi apprezzerà le galoppate distorte di Holly che s'inseriscono sugli accordi di violoncello di Benni Cellini o del violino di Stolz, o comunque più in generale il suono vigoroso che i sette insieme propongono, anche quando, melodici, riescono ad essere piacevoli come nella conclusiva "Wann".

Nicola Tenani

 

http://www.letzte-instanz.de/

http://www.drakkar.de/