12-01-2009
NAEVUS
"Relatively Close To The Sea"
(Hau Ruck!)
Time: (45:28)
Rating : 7
A poco più di un anno di distanza dal precedente "Silent Life", i Naevus tornano con un nuovo lavoro, addirittura anticipato dall'uscita del singolo "Go Grow" in vinile 7". Le caratteristiche della band inglese rimangono anche in questo capitolo incentrate in un art rock che fa leva sulla chitarra acustica e sulla voce ammaliante di Lloyd James, sul basso di Joanne Owen e sulla batteria rockeggiante di John Murphy; come al solito vengono aggiunti i contributi di alcuni ospiti ad arricchire parte dei brani: Matt Howden al violino, Joanna Quail al violoncello, Arthur Shaw alle tastiere e Greg Ferrari alla chitarra elettrica, ed in particolare la presenza assai ridotta di Greg rende l'intero lavoro meno graffiante e più morbido rispetto a "Silent Life". I suoni confermano ancora una volta il distaccamento dal filone neofolk, per abbracciare uno stile semplice nell'esecuzione e personale nella sostanza, basato su piacevoli melodie che cullano testi divisi tra riflessioni interiori e riferimenti a fatti reali. Nel complesso emergono le ritmiche post-punk di una "Dented Mess" che ci riporta indietro negli anni, la poeticità della ballata "The German", che narra vicende presumibilmente reali accompagnate da un malinconico giro di chitarra, e la cupa "The Troubadour", scritta da Dominic O'Connor, il terzo componente degli Winter (prima band di Lloyd e Joanne) accidentalmente deceduto poco tempo fa. Per contro risulta farraginosa la 'long version' di "Go Grow", brano interessante, ma che viene proposto nel dischetto in una versione di oltre un quarto d'ora, fatta di barbose derive strumentali, che disperdono la bellezza della ballata originaria; alquanto inutile è anche il brevissimo reprise della title-track. Proprio per questi motivi "Relatively Close To The Sea" si presenta come un lavoro che non necessitava, a mio dire, di essere allargato forzatamente nella durata, e che poteva a tutti gli effetti essere un valido EP prima che un album vero e proprio. Ma al di là di questo neo, diversi pezzi riescono a garantire la validità del prodotto finale.
Michele Viali