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23-06-2008

KLAUS SCHULZE/LISA GERRARD

Le arti complementari

KLAUS SCHULZE/LISA GERRARD

di Roberto Alessandro Filippozzi

Vi abbiamo parlato giusto poche settimane or sono di un disco davvero particolare, "Farscape", nato dalla volontà del decano dell'elettronica tedesca Klaus Schulze (ex di lusso di nomi quali Tangerine Dream ed Ash Ra Tempel, fra le molte cose di una carriera quasi quarantennale) di collaborare con un'artista che tanto ha ammirato sia nei Dead Can Dance che come solista: la Divina Lisa Gerrard. Un disco che nasce dalle sublimi improvvisazioni vocali di quest'ultima sulle liquide e tenui melodie create per lei da Mr. Schulze, e che nei suoi oltre 150 minuti si impone come un'opera unica nel suo genere, un autentico viaggio mirabilmente catturato nei due dischetti di cui si compone la mastodontica operazione discografica. Temi di bianco e sfumature color del ghiaccio fanno da sfondo a sette lunghissime composizioni nelle quali i due artisti raggiungono il punto d'incontro perfetto, dal quale dare il via ad una nuova ricerca a tutto tondo non soltanto sonora, ma anche interiore e spirituale. La grande e meritatissima fama di cui godono i due artisti in questione li precede, ovviamente, ma questo disco verosimilmente troverà un posto di rilievo nelle carriere di ognuno di loro, spostando ancora una volta i confini tanto dell'elettronica quanto del canto, ed andando ad abbracciare nuovi orizzonti sonori impensabili per (quasi) tutti gli altri. L'occasione di porre alcune domande alla Gerrard era di quelle da non farsi sfuggire, dunque, magari per discorrere un po' anche dei suoi mille impegni nel campo delle colonne sonore (fra le quali svettano quelle realizzate per "Il Gladiatore" e "The Insider"), anche se a dirla tutta la nostra celebre interlocutrice non si è dimostrata troppo loquace, preferendo svelare - spesso in modo piuttosto telegrafico - poco di quello che c'è effettivamente dietro ad un'opera come "Farscape" e riguardo sé stessa in generale, chiudendo inoltre definitivamente le porte ad un ritorno in grande stile dei Dead Can Dance, con buona pace dei moltissimi fans che ancora speravano in una nuova vita per lo storico duo. Nel poco tempo a nostra disposizione, siamo comunque riusciti a porre diverse domande all'impegnatissima cantante: ecco quello che ci ha raccontato...

KLAUS SCHULZE/LISA GERRARD

"Era chiaro che questa esperienza sarebbe stata una di quelle che ti arricchiscono, artisticamente parlando. Si manifesta un sentimento di fiducia in costante crescita quando qualcosa sembra buono per te, è una cosa inconfutabile che non può essere ignorata."
(Lisa Gerrard)

 

KLAUS SCHULZE/LISA GERRARD

"Per me Klaus rappresenta la scultura che siamo diventati quando abbiamo permesso a colui che non si vede di provocare la scelta di un sentiero che porta salute nell'esistenza. Credo che lui sia arrivato al punto di possedere un più grande potenziale rispetto alla media, essendo questa continua energia splendidamente bilanciata e quietamente centrata."
(Lisa Gerrard)

 

KLAUS SCHULZE/LISA GERRARD

"Mi dispiace per tutti coloro che cantano, poiché so quale umiltà affrontano e le cose che devono superare per crescere nel proprio lavoro, quindi provo profonda affezione per tutti i cantanti e gli artisti di quel tipo, poiché spesso vengono esposti su di un sentiero solitario, dove solo la tua innata passione e la visione del portare pura bellezza nella comunicazione ti tengono legato a proseguire."
(Lisa Gerrard)

 

 

http://www.klaus-schulze.com/

http://www.spv.de/eng/syntheticsymphony/