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Room 107

06-11-2007

NAEVUS

Movenze silenziose

NAEVUS

di Michele Viali

Era il 1999 quando Joanne Owen e Lloyd James produssero il primo lavoro a nome Naevus: "Truffles Of Love". Da allora il sound di questo combo inglese si è modificato, pur mantenendo in sé un filo conduttore acustico strumentale che ha col tempo sempre più lasciato ai margini le derive elettroniche, fino a giungere al presente "Silent Life", forse l'album della consacrazione, il titolo in cui sono intervenuti i nomi più importanti (da Rose McDowall a Matt Howden, da David E. Williams al già presente John Murphy), quasi a sigillo delle capacità dei Naevus. L'interesse di due grandi label del settore: la stimatissima italiana Old Evropa Cafe, che sta programmando le ristampe del vecchio materiale, e la Hau Ruck!, che si occupa della produzione dei nuovi brani, riescono a sottolineare una volta di più l'eleganza sonora di questo progetto inglese, ormai in bilico tra il neofolk e la scena indie albionica di matrice underground. In questa intervista abbiamo scandagliato i segreti del nuovo, consigliatissimo album, ma al tempo stesso abbiamo sfruttato l'occasione per far luce nel passato e ripercorrere alcune delle tappe chiave della carriera di Lloyd e Joanne, tra cui le tante collaborazioni con musicisti e personaggi italiani del settore, i pareri sui titanici Kirlian Camera e Ain Soph, nonché alcune curiosità d'eccezione riguardo i rapporti con gli special guest apparsi in "Silent Life".

NAEVUS

"A noi è sempre piaciuta la musica caratterizzata dal suono della chitarra elettrica, specialmente il post-punk e in particolare i Gallon Drunk, band influenzata dal rock'n'roll anni '50. Ma le chitarre di 'Silent Life' non sono un riferimento intenzionale o del tutto nuovo a quel suono, piuttosto direi solo appena pronunciato."
(Joanne Owen)

 

NAEVUS

"In 'Silent Life' non c'è un tema principale, eccetto forse l'inabilità a parlare o agire, ma è comunque una prominenza piuttosto tenue. Ciò che unisce i brani, sebbene in modi diversi, è che in essi risiede sempre un qualcosa che riguarda il mio punto di vista sul mondo."
(Lloyd James)

 

NAEVUS

"Non so perché, ma sembra che in Italia ci sia molto interesse per noi: questo ci fa piacere, dato che amiamo l'Italia, gli italiani e il cibo italiano."
(Lloyd James)

 

 

http://www.naevus.co.uk/start.htm

http://www.hauruck.org/