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23-08-2007
ROTERSAND
Il battito del cuore e della mente
di Chemnitz
Spesso si dice che il terzo disco per qualsiasi artista sia quello della maturità definitiva, il passo decisivo per la carriera, un bivio dopo il quale tutto sarà più semplice, o forse, nella peggiore delle ipotesi, nulla sarà in discesa come prima. Sarà anche un luogo comune tipico di noi addetti ai lavori, ma per i Rotersand questo preambolo calza proprio a pennello, visto che "1023", il nuovo album, non solo apre ulteriori strade sonore alla band, ma si dimostra un'opera di piena maturità compositiva, qualcosa che li ha trascinati 'oltre' ogni previsione e che ha spiazzato le orecchie di chi si aspettava soltanto una banale appendice al giustamente osannato capolavoro "Welcome To Goodbye". Il trio di Gelsenkirchen non si è ripetuto, ma ha sviluppato la propria forza creativa proiettandola verso nuovi orizzonti musicali, lasciandoci dopo l'ascolto sensazioni sì positive, ma a tratti in contrasto con un filo conduttore aperto, mai schematico e per questo un po' dispersivo. Ad ogni modo, nessuno si potrà lamentare: per ballare il sabato sera c'è la perla future-pop "Lost" (dai suoni a dir poco squisiti), mentre il resto sarà perfetto per ogni altro tipo di ascolto, un puzzle di classe per chi ama l'elettronica alternativa nelle sue implicazioni più eclettiche e raffinate... come per Covenant, Seabound ed Edge Of Dawn, altre creature intelligenti che a volte la 'massa' danzante guarda con freddo distacco, quasi come se fosse una colpa produrre qualcosa di eccessivamente maturo! Gun, Rasc e Krishan ci hanno illuminato attraverso risposte ricche di spunti per una riflessione su di un album da assimilare lentamente, il frutto di un lavoro intenso e la somma di anni e anni di esperienza all'interno di una scena che, almeno in Germania, non è chiusa e ristretta, ma spesso ama contaminarsi con altre materie elettroniche di varia provenienza. La parola ai Rotersand, per l'occasione al gran completo...
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Prima di cominciare, facciamo un piccolo passo indietro. "Welcome To Goodbye"è stato sicuramente uno degli album alternative-electro più significativi degli ultimi anni: quanto è cambiata la vostra vita artistica dopo un salto così importante?
Rasc: "Mah, semplicemente, dopo l'uscita di 'Welcome To Goodbye', abbiamo continuato a fare la musica che ci piaceva. Ma è stato comunque stimolante che i nostri pezzi siano piaciuti ad altre persone! Abbiamo fatto molti tour in Europa e in America e abbiamo avuto l'opportunità di scambiare punti di vista con persone un po' ovunque. Questa è una cosa incoraggiante ed un privilegio per noi che siamo artisti."
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Ed ora parliamo del nuovo lavoro. Quali sono state fino ad ora le reazioni dei media e del pubblico per "1023"?
Rasc: "L'album e il singolo 'Lost' hanno guadagnato la prima posizione nella DAC. L'eco dei media è davvero entusiastico, lo stesso di quando realizzammo 'Welcome To Goodbye'. Su myspace.com moltissimi fan considerano "1023" il nostro album migliore, anche se per alcuni non è abbastanza 'ballabile'. Mai fidarsi dei Rotersand! Forse il nostro prossimo lavoro sarà puro materiale per DJ, forse ci saranno solo ballate o forse sarà l'ennesimo tentativo di mettere assieme questi due estremi... proprio come gli album che abbiamo realizzato finora."
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In effetti il vostro stile eclettico è stato definito semplicemente - e magari anche cautamente - come 'alternative-electro'. Credete che questa definizione descriva bene la vostra musica o la considerate troppo riduttiva?
Rasc: "Nello spazio che intercorre tra la mente, il cuore e il culo c'è molto da esplorare... i Rotersand lo faranno per te! (risate, nda)."
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Se vogliamo cercare un termine di paragone, il vostro sound si può equiparare a grandi linee ad un altro nome ben noto come i Covenant. Credo che voi, come loro, abbiate stabilito nuovi standard... non si tratta semplicemente di 'future-pop', ma di eurodance, techno ed altri stili diversi combinati assieme: cosa ne pensate?
Krischan: "È logico che mischiamo stili diversi! Qualsiasi stile, che sia elettronico e non... al momento non condivido l'impressione che qualcuno ci stia paragonando ad altri. Abbiamo molte contaminazioni nei nostri suoni e si possono rintracciare in ogni strato della nostra musica, nella composizione, nelle tecniche di produzione, nella programmazione, negli arrangiamenti e nei testi... Se qualcuno dice che ci sono parti in alcune canzoni che possono avvicinarsi al dub, alle tecniche di produzione utilizzate nell'hip-hop, al 'sounddesign techno' o agli arrangiamenti tipici delle orchestre di classica, non sbaglia..."
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Però il vostro modo di concepire l'elettronica è stato spesso definito 'intelligente', al pari dei Covenant, dei Seabound e degli Edge Of Dawn: secondo voi dove sta la differenza tra questi gruppi e tutte quelle band che tentano soltanto di sfornare club-hit finendo sempre col ripetersi?
Rasc: "L'hai detto: se la tua ispirazione si riduce sempre ad una semplice formula, allora farai sempre e solo quella. Va bene per alcuni artisti, ma non sarà mai abbastanza per noi. A noi piace raccontare delle storie con la musica e le parole. Canzoni come 'I Cry', 'Rushing' o 'The Gods Have Gone Insane' non seguono formule, ma sono il risultato di complesse elaborazioni di gruppo. I Rotersand non possiedono una mente superiore che crea tutto: chiunque può proporre un'idea, ma prima dovrà convincere gli altri due... e noi odiamo ripeterci!"
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...infatti questa volta la vostra musica è meno 'danceable' ed 'immediata' rispetto al passato, siete d'accordo?
Rasc: "Se 'Rushing', 'I Don't Know', 'Lost', 'I Don't Remember', 'Shelter' o 'Drug' non sono canzoni ballabili, cos'altro sono? Stiamo parlando dei Rotersand, non di un progetto power-noise. Abbiamo sempre combinato assieme la bellezza e il ritmo, e lo faremo sempre."
"È impossibile per noi produrre esclusivamente per un dato target. Quando creiamo musica siamo musicisti, non marchettari. Per noi il successo dei Rotersand sta nella differenziazione, in una certa ricchezza nello stile, nella storia e nelle emozioni. Abbiamo evitato fin dal primo minuto della nostra esistenza le restrizioni dettate dal cliché elettronico."
(Rasc)
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Però una cosa è sicura: il nuovo album è estremamente 'maturo' dal punto di vista del songwriting, e forse nessuno si aspettava un passo simile...
Rasc: "Mi ripeto, è impossibile per noi produrre esclusivamente per un dato target. Quando creiamo musica siamo musicisti, non marchettari. Per noi il successo dei Rotersand sta nella differenziazione, in una certa ricchezza nello stile, nella storia e nelle emozioni. Abbiamo evitato fin dal primo minuto della nostra esistenza le restrizioni dettate dal cliché elettronico. Perché dovremmo cambiare, se amiamo ciò che facciamo? Per noi è esattamente l'opposto: le persone sono nauseate e stanche degli standard di produzione usa-e-getta. Non conosco una sola persona che segua un unico stile. Amiamo l'EBM proprio come l'odierna elettronica, come allo stesso modo amiamo i Pink Floyd, i Queen, i Radiohead, la wave anni '80, i BeeGees e Bach. Benvenuto nel nostro mondo!"
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Nel nuovo album c'è un brano che può essere considerato come una sorta di ponte di raccordo tra la nuova e le vecchie produzioni?
Rasc: "Tutti i brani di '1023' possono essere paragonati a ciascuna delle nostre precedenti produzioni. Persino le 'ballate' possono ricondursi alle tracce da club... sono tutte parte della nostra espressione musicale."
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Allora parliamo del concept che sta dietro ad un titolo come "1023"...
Gun: "È una storia lunga. Durante il nostro tour del 2006 negli Stati Uniti con i Covenant abbiamo suonato anche a Detroit. Il posto non aveva docce, così abbiamo preso una stanza con doccia in un grande vecchio hotel, che di certo avrà vissuto tempi migliori, anche se era ancora dignitoso nella sua aria distinta di appassita grandezza. Eravamo gli unici ospiti nell'edificio, o almeno così sembrava, dal momento che non abbiamo mai incontrato nessuno eccetto il portiere. Percorrendo gli oscuri corridoi che sembravano assorbire qualsiasi suono le nostre orecchie potessero essere in grado di percepire, abbiamo cominciato a sentirci come personaggi in un computer game ideato da Stephen King. In questo stato mentale abbiamo commesso un errore, le cui conseguenze non potevamo prevedere al momento. Pronti a tornare al concerto siamo entrati nell'ascensore, abbiamo spinto il pulsante per scendere, ma più in basso di quanto avessimo voluto. Quando la porta si è aperta siamo usciti appena in tempo per realizzare che ci trovavamo nel seminterrato, con tutte le porte chiuse a chiave e l'ascensore, che nel frattempo si era chiuso con un amichevole 'bing', sfortunatamente senza che vi fosse un bottone per poterlo richiamare! Così il nostro iniziale divertimento si è trasformato presto in ansia. Abbiamo provato a mantenere la calma giocando, ma tutti ci sentivamo come se fossimo imprigionati in un sogno in attesa di svegliarci o in un computer game alla ricerca del bottone 'exit'. Solo dopo un lasso di tempo apparentemente infinito ci siamo accorti di un interfono che si era nascosto bene, o magari era apparso dal nulla. Il resto è piuttosto triviale: siamo stati 'salvati' dall'uomo della reception, che semplicemente ci ha rimandato giù l'ascensore come se fosse una capsula di salvataggio per il ritorno alla vita reale. Più tardi, nel taxi, ci siamo ricordati del numero della nostra stanza, '1023', e abbiamo pensato di dedicare a questo episodio una canzone. La stessa sera abbiamo postato la storia su myspace, e al concerto del giorno successivo un ragazzo nel pubblico indossava una maglietta che si era fatto per l'occasione, dove c'era scritto '1023'. Allora è parso chiaro a tutti che dovevamo fare quella canzone, che poi ha dato il nome anche all'intero album!"
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Parlando invece dei singoli brani, mi ha colpito particolarmente "Lost", uno dei miei pezzi preferiti. Dite che 'l'amore è perduto': riguarda un'esperienza personale, oppure credete che l'amore sia solo un 'romanzo in punto di morte'?
Gun: "Nella canzone l'amore si è trasformato in 'un romanzo moribondo', ma di sicuro nella vita esistono rapporti duraturi, che crescono. In quei casi la canzone può essere interpretata come un monito a fare attenzione e a prendersi cura dell'amore... ci sono molti modi di sentire, comprendere e interpretare le parole, specialmente quelle di una canzone, così come accade per la mente delle persone. Se 'Lost' riuscisse a parlare a diverse persone in diverse situazioni, allora si sarebbe avverato il sogno di un compositore."
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Ancora una volta l'introduzione dell'album ha un'atmosfera 'pinkfloydiana': siete stati effettivamente influenzati da loro?
Rasc: "Gun una volta mi disse che dovevo essere caduto in una botte piena di musica dei Pink Floyd... Amo queste sonorità, e per fortuna le amano anche Gun e Krischan."
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Anche questa volta l'artwork di copertina è molto semplice. Avete nuovamente scelto i colori nero e arancio: come mai?
Gun: "Ci piacciono i contrasti, proprio come accade per la nostra musica. Sin dall'inizio il nero e l'arancio sono stati una sorta di marchio di fabbrica."
"A me sembra, dalla prospettiva del DJ, che ci sia un serio limite nelle nuove club-hit: sembrano tutte uguali, cosa che forse dipende dalla scena più conservatrice, che rifiuta qualsiasi influenza che non sia dark."
(Krischan)
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Che cosa ne pensate della scena 'alternative-electro' e che cosa ascoltate in questo momento?
Krischan: "Onestamente non sono nella posizione di giudicare. A me sembra, dalla prospettiva del DJ, che ci sia un serio limite nelle nuove club-hit: sembrano tutte uguali, cosa che forse dipende dalla scena più conservatrice, che rifiuta qualsiasi influenza che non sia dark."
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Parliamo dei live. Lo scorso anno vi ho visti in concerto al M'era Luna, ed è stato fantastico sia per la presenza sul palco che per l'esecuzione: è tutta questione di esperienza, oppure avete davvero qualcosa da dare in più sul palco?
Gun: "L'esperienza di sicuro aiuta a tenere il palco dal vivo e, come tu dici, devi essere in grado di dare qualcosa. Avendo accumulato sempre più esperienza nel tempo, siamo in grado di concentrarci su quello che ci diverte: suonare ed entusiasmare il pubblico."
Rasc: "È molto divertente in un concerto live dare alle song un'impronta diversa. Prendi l'intro di 'Undone': dal vivo parte come una gentile ballata con solo il piano e la voce, fino a che Krischan non apre nuovamente le porte dell'inferno (risate, nda)!"
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Come molti già sanno, sul palco usate sempre più chitarre: ci potete anticipare qualcosa sul nuovo live-show? Cosa ci dobbiamo aspettare?
Gun: "Ci piacerebbe lavorare con un'orchestra sinfonica e dei ballerini per dare più vita al nostro show, ma temo che per il prossimo futuro dovremo abbandonare queste idee e accontentarci umilmente di noi tre. Avere però Krischan come DJ nella band ogni volta trasforma la cosa in un'esperienza esaltante: ha l'abitudine di cambiare gli arrangiamenti durante i live, aggiungendo sequenze o inserendo parti che nessuno di noi ha mai sentito prima. Questo è il motivo per cui manteniamo vivo l'entusiasmo..."
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Quali sono i vostri piani attuali e futuri? Avete in mente concerti in Europa? State realizzando qualche singolo o un EP?
Krischan: "Stiamo organizzando un piccolo tour in Germania e in altri paesi europei per la fine del 2007. Per questa occasione stiamo realizzando un nuovo singolo da '1023' per un EP che conterrà alcuni remix."
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Tra l'altro, i vostri remix riescono sempre bene... state remixando qualche band? Cosa ne pensate in generale dell'odierna moda dei remix?
Krischan: "Ti ringrazio. Secondo la mia esperienza di DJ techno/house, sono abituato a vedere i remix come una cosa usuale... e onestamente a me piace il remix, quando è ben fatto. Ad esempio, nella scena dark-electro i remix non sono di solito così creativi."
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Cosa ne pensate della fine amara della Dependent? Avete preso contatti con una nuova etichetta? Parlateci delle novità a riguardo...
Gun: "Le cose per noi non cambieranno molto, dal momento che Stefan (Herwig, boss dell'etichetta, nda) continuerà a farci da manager. Non appena la Dependent ha dato la notizia abbiamo ricevuto varie offerte. Non abbiamo fretta. Ci prenderemo il tempo necessario in corrispondenza al materiale per il nuovo album. Ora stiamo realizzando un EP che sarà certamente una produzione della Dependent."
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Siamo arrivati ai saluti. Vorreste dire qualcosa ai nostri lettori?
Gun: "Saluti a tutti quanti. Ciao (lo dice in italiano, nda)!"
Rasc: "Grazie. È stato un pasto molto buono (anche lui in italiano, nda). Vedrò di imparare qualcosa in più in vista del concerto in Italia!"
http://www.rotersand.net/
http://www.dependent.de/