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13-08-2007
DWELLING
Notturni lusitani
di Michele Viali, Roberto Alessandro Filippozzi
Pur non rientrando esattamente in nessuno dei generi del circuito alternativo, l'ensemble portoghese Dwelling ha saputo ritagliarsi col tempo un'importanza presso il pubblico amante delle sonorità oscure e malinconiche, nonché delle atmosfere serotine bagnate dall'alcool e dall'oceano. I temi trattati dalla band ed il loro sound ci riportano in modo inequivocabile al Portogallo, fonte di ispirazione massima di "Ainda É Noite", e proprio per questo motivo la matrice neoclassica del gruppo appare fortemente segnata dal colore del Mediterraneo, caratteristica peculiare anche di vari progetti italiani come gli Ataraxia, gli Ashram, GOR o i primi Argine. Questa intervista, rilasciata dal membro fondatore dei Dwelling Nuno Roberto, ci ha portato a visitare i sentimenti e le pulsioni che rendono viva la band portoghese, ma non solo: l'occasione era ghiotta per rivolgere varie domande a Nuno riguardo la sua etichetta Equilibrium Music, sicuramente tra le label più importanti del circuito alternativo nate nel nuovo millennio (pensate solo alle produzioni di nomi come Ataraxia, Puissance, Arditi o di Ìon, il recente nuovo progetto dell'ex-Anathema ed Antimatter Duncan Patterson). Tutti questi temi hanno trasformato l'intervista in un amabile mix che spazia dalla musica alla storia del Portogallo, da questioni tecniche di produzione alle opinioni sulla nostra scena musicale ed altro ancora...
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Innanzitutto, vorremmo chiedervi come e quando è nato il progetto Dwelling e quali erano le vostre finalità allorché avete creato la band.
"Cominciò tutto quasi dieci anni fa, quando decisi di cercare uno sfogo per la mia vena creativa ed anche un modo per esplorare cose diverse al di là della roba in cui ero usualmente coinvolto in quel periodo, ovvero la scena metal. Dato che sono tuttora in grado di suonare soltanto qualche strumento a corda, che riesco a suonare altri strumenti con difficoltà e che la mia voce può risultare aggressiva in fase di canto, mi resi conto già al tempo che lavorando da solo ero molto limitato, e allora la decisione di evolvere il progetto in una band fu la mossa più logica. Il gruppo si è formato ufficialmente nel 2000, e da allora abbiamo iniziato a registrare; tutti i dettagli più minuziosi possono essere trovati nel nostro sito web, e penso che non abbiamo bisogno di annoiare i vostri lettori con tutto ciò. Vorrei solo aggiungere che siamo un sestetto: Catarina Raposo alla voce, Sílvia Freitas e Alexandra Bochmann ai violini, Jaime Ferreira al basso (fretless, 4 e 8 corde), Moritz Branco e Nuno Roberto (che sono io) alle chitarre classiche. Il principale obiettivo di questo progetto è cercare l'auto-gratificazione nella propria musica."
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Nella vostra musica è molto importante il Fado portoghese, uno stile musicale di norma poco noto al pubblico italiano. Puoi spiegare ai nostri lettori in cosa consiste il genere Fado, quando è nato e perché è così importante nei vostri componimenti?
"Fado è probabilmente la principale forma di musica tradizionale portoghese. È una specie di musica folk da camera che si è evoluta fra il XIX ed il XX secolo, diventando rapidamente il genere dominante nel nostro paese. Le sue origini sono incerte: qualcuno dice che si sia sviluppata a partire dalla musica provenzale e/o araba durante l'ultimo millennio, altri dicono che sia più recente e che si sia sviluppata a partire dal flusso di popoli provenienti dalle ex-colonie portoghesi, con particolare riferimento agli studenti brasiliani del XIX secolo. Ad ogni modo, a parte le radici sconosciute, è probabilmente il tipo di musica che meglio descrive la personalità e la cultura del popolo portoghese. Il Fado è importante per Dwelling in relazione all'influenza stilistica che ha su di noi, mi riferisco quindi alla musica da camera senza percussioni, ma anche al suo unico retroterra emozionale che ci ha immensamente ispirato. Tuttavia voglio sottolineare che la musica da noi prodotta non è Fado, né proviamo a rappresentare la cultura portoghese: il Fado è solo una fonte di ispirazione, ma non l'unica linea conduttrice che seguiamo quando componiamo la nostra musica. Qui di seguito ci sono un paio di link che possono aiutare i lettori a sapere qualcosa di più riguardo il Fado: Mariza, una delle migliori voci dei nostri giorni (http://www.myspace.com/fadomariza) e il grande Carlos Paredes, unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori chitarristi portoghesi di sempre (http://www.myspace.com/carlosparedes1925)."
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Nella vostra musica emergono vari aspetti relazionati al Portogallo del passato: talvolta "Ainda É Noite" ci trasporta in un'antica e sconosciuta Lisbona. Quali sono i luoghi e le situazioni del vostro paese che vi hanno ispirato?
"Lo scenario che più ci ha ispirato per questo album è lo storico quartiere di Lisbona chiamato Bairro Alto. Abbiamo provato lì per un paio di anni durante la produzione dell'album, e penso che la sua carismatica atmosfera incentrata sulla vita notturna abbia profondamente influenzato noi e la musica di 'Ainda É Noite'."
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Abbiamo letto che il vostro primo album è stato ispirato dal mare dell'Algarve e concepito in quella meravigliosa terra. Puoi descriverci qual è stata l'influenza dell'Algarve sugli albori dei Dwelling?
"Io sono nato e cresciuto lì, il fatto che la mia terra mi abbia artisticamente influenzato è stato un fatto naturale già al tempo in cui stavo tentando di dar forma al progetto musicale. Algarve (dall'arabo 'Al-Gharb', ossia 'l'ovest') è una regione molto particolare, con un ricco background culturale influenzato da vari usi e da una vasta gamma di paesaggi: imponenti scogliere oceaniche, catene montuose, spiagge etc... Ad oggi sto ancora cercando qualcosa che possa ispirare più ammirazione che guardare una tempesta marina dall'alto della scogliera oceanica di Sagres. Col passare degli anni ho perso l'abitudine, ma quando ero adolescente ero solito prendere la chitarra e un libro e trascorrere i pomeriggi a scoprire nuovi posti, nei quali poter appartarmi e passare momenti felici con il mio strumento preferito e qualche autore interessante."
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Quali sono stati i musicisti più influenti e le fonti di ispirazione per la composizione "Ainda É Noite"?
"Non ci sono artisti particolari che influenzano il nostro lavoro: tutti i membri del gruppo hanno avuto formazioni musicali diverse che vanno dalla musica classica all'industrial/noise, e penso che riusciamo a coprire quasi tutto lo spettro musicale (eccetto la maggior parte del pop e della 'MTV culture')."
"Il Fado è importante per Dwelling in relazione all'influenza stilistica che ha su di noi, mi riferisco quindi alla musica da camera senza percussioni, ma anche al suo unico retroterra emozionale che ci ha immensamente ispirato."
(Nuno Roberto)
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Quali sono le differenze principali tra il nuovo album ed i lavori precedenti?
"Direi che nel nuovo album la musica è più matura rispetto a prima, forse è un riflesso della nostra crescita anche come persone. Siamo diventati più pazienti e i temi di ogni brano persistono più a lungo di prima, quando eravamo sempre irrequieti."
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Hai scelto di scrivere la maggior parte dei testi in portoghese: pensi che questa opzione possa essere un problema per vendere i dischi all'estero? O forse questo li renderà addirittura più interessanti?
"Penso che oggigiorno ci siano talmente tanti altri problemi nella vendita dei dischi indipendenti che la questione della lingua non abbia alcuna influenza nelle vendite."
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Ma perché avete preferito la lingua portoghese per la maggior parte dei vostri testi piuttosto che il 'commerciale' inglese?
"Abbiamo scritto i brani in entrambe le lingue perché l'atmosfera di ogni canzone meritava di essere assistita da una particolare lingua: le tracce jazz/progressive richiedono di essere cantate in inglese, mentre i brani più emotivi richiedono una lingua maggiormente intima ed espressiva. È tutta una questione di quale idioma troviamo più appropriato: ci sono sempre state parlate miste costituite da più lingue, vediamo se col tempo riusciremo ad ottenerne un'altra."
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Puoi spiegare ai nostri lettori i temi principali delle vostre liriche? C'è un concetto di base dietro al vostro nuovo album? E qual è il tema centrale cui si riferisce il titolo "Ainda É Noite"?
"Riguardo quest'album, i testi sono stati creati basandoci su un vago concetto che lega la solitudine al romanticismo delle tarde ore della notte visto da una prospettiva femminile. Dunque, alcuni brani parlano del lato 'bohemien' della vita, scendendo parimenti dentro una totale dissolutezza, mentre altri sono molto più intimi e introspettivi, mantenendo il concetto generico come linea-guida. Abbiamo voluto seguire un'idea di base in modo da abbracciare non solo il lavoro poetico degli autori esterni alla band, ma per avvicinarci anche ad un largo numero di tematiche."
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Qual è il tema principale dell'artwork della copertina e come è relazionato al titolo "Ainda É Noite"?
"Il tema della copertina è direttamente legato ai testi: abbiamo cercato qualcosa di estremamente sensuale e romantico che potesse essere relazionato anche alla vita notturna, sempre tenendo in mente la femminilità dell'album. Penso che alla fine tutti questi tratti risultino illustrati perfettamente."
"La nostra musica provoca generalmente una reazione molto personale: non c'è uno specifico gruppo di gente, differenziata per provenienza o genere, a cui piaccia o non piaccia la nostra produzione. Il fatto che noi non apparteniamo ad uno specifico stile ha reso difficile ottenere un supporto ben definito: le recensioni dei nostri album sono sempre una specie di roulette russa, risultando spesso totalmente opposte nella stessa rivista."
(Nuno Roberto)
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Dwelling è una band, ma, come detto prima, nasce come progetto di una sola mente. Puoi raccontarci come il vostro gruppo è cambiato durante gli anni e quanto i nuovi membri hanno apportato modifiche ai suoni?
"Dal 2000 abbiamo cambiato entrambi i chitarristi e abbiamo aggiunto un altro violino. Forse il secondo cambio ha apportato il mutamento più importante a livello sonoro, da ciò si è aperta un'intera gamma di possibilità tra i due violini che prima non avevamo. Ogni volta che un nuovo musicista inizia a lavorare con noi avvengono sottili cambiamenti, non solo tecnici, ma anche personali: tutti i musicisti partecipano attivamente al processo di creazione musicale, allora ogni volta che qualcuno inizia a scrivere porta un po' di sé stesso e del proprio background nella musica. Onestamente, ed è ciò che io trovo più interessante quando scrivo i pezzi, iniziamo con un'idea ed ognuno ci lavora sopra, tanto che il risultato finale è totalmente diverso dal concetto di partenza."
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Quali sono i temi che potete avere in comune con altri progetti neoclassici e/o folk-oriented prodotti dalla Equilibrium Music (pensiamo ad esempio a The Moon And The Nightspirit o agli Ataraxia)?
"Penso che la principale cosa in comune con questi gruppi sia il filo conduttore neoclassico e folk creato peculiarmente per strumenti acustici a corda. A livello tematico e concettuale non so se abbiamo molto comune. Entrambe le band che hai menzionato lavorano molto su tematiche storiche, mentre noi di norma tendiamo a lavorare sugli aspetti personali della vita. Direi che loro focalizzano ciò che è esterno, noi ciò che è interno."
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La vostra musica è un singolare mix di suoni neoclassici e tradizionali. Dopo tre produzioni qual è, secondo te, la reazione del pubblico ai vostri suoni? Quale mercato straniero ha apprezzato di più i Dwelling?
"La nostra musica provoca generalmente una reazione molto personale: non c'è uno specifico gruppo di gente, differenziata per provenienza o genere, a cui piaccia o non piaccia la nostra produzione. Il fatto che noi non apparteniamo ad uno specifico stile ha reso difficile ottenere un supporto ben definito: le recensioni dei nostri album sono sempre una specie di roulette russa, risultando spesso totalmente opposte nella stessa rivista. Tuttavia, penso che complessivamente la reazione sia stata buona: non sempre alla gente piace la parte estetica della band, ma alla fine riconoscono la nostra qualità di musicisti e ci trattano con rispetto, penso."
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Sebbene il Fado sia uno stile per voi importante, i Dwelling vengono per lo più associati al genere dark/gothic: come avete deciso di mescolare elementi di queste due diverse correnti? E dopo tutto, qual è il tipico ascoltatore dei Dwelling?
"Veniamo associati alle scene goth e dark perché sono i generi più aperti al tipo di musica che produciamo. Penso che la relazione che queste scene hanno sviluppato con gli stili classico e folk, sia a livello storico che musicale, abbia aperto una porta a gruppi come i Dwelling, gli Ataraxia ed altri che lavorano con la musica neoclassica. Essere associato ad un determinato stile non è esattamente una cosa a cui dare attenzione in una band come la nostra: il target del nostro pubblico non è mai stato una preoccupazione, e se lo fosse dovremmo fare un tipo di musica completamente diverso, che dovrebbe raggiungere una folla più vasta e precisa. Riguardo alla seconda domanda, non penso che ci sia un ascoltatore-tipo dei Dwelling."
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Il gruppo più famoso e influente del genere Fado sono sicuramente i Madredeus: qual è la vostra opinione riguardo a questa speciale band?
"Sono spiacente, ma in termini effettivi i Madredeus non suonano puramente Fado: questo stile li ha solo ispirati. Tuttavia, tornando alla tua domanda, ho grande ammirazione per loro, dato che sono uno dei pochi ensemble portoghesi che sono riusciti a fare qualcosa di nuovo e a 'conquistare' il mondo. Come sempre, ci sono alti e bassi: i periodi favorevoli hanno segnato specialmente i loro primi lavori. Meritano in assoluto molta ammirazione e rispetto."
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Quale gruppo o brano scegliereste adesso per realizzare una cover? Avete mai pensato di coverizzare proprio un pezzo dei Madredeus, oppure preferireste reinterpretare qualcosa di proveniente da uno stile musicale totalmente diverso dal vostro?
"Questo è un argomento su cui abbiamo discusso per un po', ma a causa della nostra diversa formazione musicale abbiamo avuto difficoltà a trovare un brano che fosse interessante per tutti i membri del gruppo. Di certo, se mai faremo una cover, sceglieremo qualcosa di completamente diverso dal nostro abituale stile: per esempio non mi dispiacerebbe coverizzare una canzone metal."
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Cosa ti è rimasto dei concerti da voi tenuti in Italia qualche anno fa? C'è qualche location italiana dove ti piacerebbe suonare?
"Ho splendidi ricordi dell'Italia: abbiamo avuto l'opportunità di suonare a Modena e a Roma grazie a La Rose Noir e al Jungle Club, e siamo rimasti decisamente soddisfatti di questi eventi. La gente è stata amichevole, anche se non numerosa (e ti pareva, nda), e abbiamo potuto far visita ad alcuni amici che non vedevamo da tempo. Dato che avevo letto molto riguardo l'antica Roma, ero anche interessato a visitare siti storici decisamente appaganti. Non conosco molte città italiane, solo Napoli, Modena e Roma, quindi non sono sicuro di quali vorrei visitare per prime, forse Venezia e Firenze..."
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Quali sono i vostri programmi futuri? Altri album, progetti paralleli, collaborazioni, partecipazioni a compilation? State preparando un tour per il nuovo "Ainda É Noite"?
"Al momento non stiamo promuovendo l'album con apparizioni live, ma ci stiamo muovendo per completare il nostro primo video. Siamo sul punto di iniziare a scrivere il nostro prossimo album, il quale (si spera) non richiederà altri quattro anni per la realizzazione. Riguardo i progetti paralleli, Catarina prenderà parte ad una traccia del nuovo disco di Corde Oblique e Jaime realizzerà il suo secondo album con Ava Inferi."
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Alcuni di voi gestiscono l'etichetta Equilibrium Music, che si sta facendo conoscere per la qualità delle sue produzioni: cosa puoi dirci riguardo a questa esperienza nel music-business, e quali sono i futuri piani della label?
"Il progetto per il futuro è fare sempre di più, e meglio. Siamo molto orgogliosi del nostro lavoro e cerchiamo di mantenere sempre uno standard elevato per ogni produzione. È piacevole vedere che i nostri sforzi iniziano a raccogliere dei riconoscimenti."
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A proposito, qual è stata la più grande soddisfazione che avete ottenuto finora con la Equilibrium? Quali sono gli album che hanno avuto più successo e perché?
"Il più grande successo di vendite è stato il debut-album di Ìon. Il perché è ovvio: Duncan Patterson (già negli Anathema e negli Antimatter, nda) ha già il suo pubblico, e noi non abbiamo dovuto lavorare molto per costruirgli un seguito. Dal mio punto di vista, i più grandi successi sono stati i due album dei The Moon And The Nightspirit: la band si è guadagnata un suo pubblico molto rapidamente, e penso che potranno avere una grande incidenza sulla scena musicale. È bello vedere un gruppo che proviene dall'oscurità iniziare ad avere un discreto programma di concerti. Riguardo la soddisfazione, ci sono stati vari momenti: provo sempre una bella sensazione quando abbiamo una nuova release in catalogo. Posso dire che siamo molto felici di aver ingaggiato i Puissance: è una band che abbiamo seguito sin dagli anni '90 e per noi significa molto averli nel nostro roster, specialmente per Joao."
"La ragione per cui, come Equilibrium, non ci preoccupiamo molto di promuovere la scena portoghese è la stessa che ci trattiene dal produrre 20 album in un anno: non abbiamo trovato la gente giusta con cui lavorare, e ne deduco che dobbiamo semplicemente continuare a cercare."
(Nuno Roberto)
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Cosa puoi dirci riguardo alla scena portoghese? C'è qualche nome in particolare da seguire? Molte etichette sembra siano interessate a promuovere anzitutto la scena locale (pensiamo a varie label svedesi, per esempio), mentre finora la Equilibrium non ha lanciato nessun altro progetto portoghese: per quale ragione?
"Ci sono un paio di interessanti progetti interni, ma in qualche modo rimangono fuori dalle nostre direttive di label. Quasi ogni cosa che esce su Reaping Horde (label portoghese dedita ad industrial, dark-ambient e neofolk, nda) è veramente interessante, specialmente i suoi progetti principali, tipo Wolfskin o Karnnos! La ragione per cui non ci preoccupiamo molto di promuovere la scena portoghese è la stessa che ci trattiene dal produrre 20 album in un anno: non abbiamo trovato la gente giusta con cui lavorare, e ne deduco che dobbiamo semplicemente continuare a cercare."
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La Equilibrium ha già lavorato con alcune band italiane: qual è la tua opinione riguardo la nostra scena alternativa e cosa la rende interessante?
"La scena italiana sembra produrre molti progetti notevoli: non sono sicuro se questo fatto sia relazionabile alla vostra cultura o tradizione, o se gruppi come Ataraxia, Ordo Equitum Solis o Camerata Mediolanense abbiano aperto una porta per tutti quegli artisti che producono lo stesso tipo di musica, ma il fatto è che molte realtà neoclassiche con un imponente bagaglio di qualità provengono dall'Italia. Noi stiamo per produrre un altro progetto italiano, Hexperos (www.hexperos.com), in cui milita la ex-cantante dei Gothica Alessandra Santovito, e penso che il loro valore parli da sé: ascoltando questo duo, oppure Ashram (www.ashramusic.com), avrete la migliore risposta alla domanda che mi avete posto."
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Ultima domanda: in tempi di "Grande Fratello" e globalizzazione, cosa significano per te le parole 'Cultura' e 'Tradizione'? E quale valore dovrebbero rivestire per quelli che hanno ancora qualcosa nei propri cuori e nel proprio cervello?
"Per cercare di spiegare tutti i miei punti di vista, la risposta rischierebbe di essere lunghissima, ma cercherò di essere breve. Io vedo la tradizione e la cultura - in questo caso specifico la cultura portoghese - come una fonte senza fine di ispirazione e sapienza. Noi siamo una nazione da circa 850 anni, e ci sarebbe tanto da dire riguardo tutta la gente che è vissuta in questo piccolo stato per un periodo così lungo. Penso che questo retaggio debba essere preservato e, più di tutto, amato per il suo valore unico: ciò definisce chi eravamo, chi siamo e chi vogliamo essere in quanto collettività. Riguardo alla globalizzazione, il Portogallo è stato un paio di secoli fa uno dei paesi più attivi in questo senso, quando i nostri antenati navigarono verso l'ignoto cercando di raggiungere terre distanti in tempi più brevi, nonché per scoprire nuovi continenti. Per fare un esempio, il primo dizionario giapponese tradotto in una lingua europea è stato scritto da missionari portoghesi. Ad ogni modo, la globalizzazione oggigiorno è un fatto, e non penso ci sia alcun modo per combatterla, qualora dovesse essere combattuta: forse essa porterà a creare una piattaforma per la comprensione internazionale, sebbene la vera motivazione risulti essere il denaro. Penso che riusciremo a trarre vantaggio dai lati positivi, minimizzando gli aspetti negativi dell'avere un villaggio globale."
http://www.dwelling.equilibriummusic.com/
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