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Room 105

16-08-2013

ARDUINNA

Fra natura e rovine

ARDUINNA

di Roberto Alessandro Filippozzi

Il vero privilegio di cui Darkroom gode è poter venire a contatto col mondo del vero underground, quello popolato da piccole ma intraprendenti etichette che ci mettono tanta passione e da act che, quando non realizzano in proprio i loro lavori, ne curano comunque ogni componente, esclusa giusto la stampa del supporto discografico e quel po' di promozione che la label di turno riesce a fare. Una intera galassia pullulante di realtà eccellenti che però non trovano spazio sulle maggiori riviste cartacee del settore, qui come nella maggior parte delle nazioni europee, se non magari per una recensione-trafiletto cui non seguiranno ulteriori approfondimenti. Se quelle riviste con finalità commerciali preferiscono puntare quasi esclusivamente su cosa 'tira' e su cosa 'paga', è loro diritto farlo, ed è poi diritto del singolo seguirle o meno, ma è evidente che un sistema così strutturato penalizzerà sempre le realtà con meno soldi da spendere in promozione, facendo passare in secondo piano la qualità. Allora è un bene che esistano riviste come quella che state leggendo, perché in quanto fuori da certe logiche commerciali, possiamo permetterci di mettere il valore della proposta al primissimo posto nella lista delle nostre priorità. E ne vogliamo dare ulteriore esempio con questa approfondita e gradevole intervista al duo belga Arduinna, al debutto col sorprendente e magnifico "Winter Ruins", sbucati fuori praticamente dal nulla assieme al gradito ritorno alle uscite nel formato fisico per la francese Seventh Crow Records, decisamente una di quelle piccole etichette cui facevamo riferimento poc'anzi. Assieme a Christophe De Nockere e Tim Dobbelaere abbiamo fatto luce sulla genesi e le finalità del progetto, ma soprattutto su questo folgorante debutto, fra i migliori lavori ascoltati in ambito neoclassic/dark ambient/neofolk negli ultimi tempi, certi di come sia più che doveroso presentare a dovere un act già capace di emozionarci così tanto alla prima uscita...

ARDUINNA

"La natura gioca un ruolo molto importante nella nostra vita. Per noi la terra è sacra, e siamo profondamente preoccupati di riuscire a preservare quel poco che ne resta nel nostro Paese. C'è un forte concetto pagano nel modo in cui consideriamo la natura..."
(Christophe De Nockere)

 

ARDUINNA

"Per noi i tempi antichi, o la storia, sono molto vivi. Crediamo che la nostra musica ed arte sia influenzata dal passato. Abbiamo un forte legame con la cultura e le credenze dei popoli celtici e germanici che una volta popolavano le Ardenne ed altre regioni del nostro Paese..."
(Tim Dobbelaere)

 

ARDUINNA

"Le rovine sono molto stimolanti: l'atmosfera, l'energia, gli eventi che vi hanno avuto luogo, la loro pura bellezza... Passeggiare tra le rovine evoca sensazioni di malinconia, nostalgia, tristezza... ti fa contemplare, ed è molto stimolante per la nostra musica..."
(Christophe De Nockere)

 

 

https://www.facebook.com/pages/Arduinna/173727462645888?fref=ts

http://seventhcrowrecords.bandcamp.com/