Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 105

01-02-2010

TONY WAKEFORD

Ciò che rimane

TONY WAKEFORD

di Michele Viali e Roberto Alessandro Filippozzi

A chi si occupa di giornalismo musicale capita spesso di utilizzare la frase "non ha bisogno di presentazioni", poiché certi artisti o gruppi davvero non hanno bisogno dell'ennesima introduzione in forma di cronistoria uguale a mille altre pubblicate in precedenza, nonostante fra i lettori possa sempre annidarsi qualche neofita che non per forza ha delle 'colpe' in tal senso (si pensi a chi si potrebbe essere appena accostato ad un nuovo genere musicale). Ci piace comunque pensare che il nostro ristretto pubblico di lettori abbia ben chiaro chi sia Tony Wakeford e cosa abbia fatto nella sua ormai ultratrentennale carriera, e quindi anche noi sfruttiamo nel caso specifico il luogo comune di cui sopra per il fondatore di Crisis, Death In June e Sol Invictus, senza certo vergognarci di 'evadere la pratica' in una forma comunque più sbrigativa del previsto. L'occasione d'incontro con lo storico artista inglese è l'ultimo album 'solista' (le virgolette sono d'obbligo, vista la presenza di molti musicisti già impegnati con Sir Wakeford in più occasioni negli anni passati) "Not All Of Me Will Die", pubblicato dall'interessante etichetta israeliana The Eastern Front e, verosimilmente, fra le opere più particolari realizzate in carriera dal Nostro, nonché punto di distacco dalle sonorità più tipicamente folk-oriented fra i lavori da lui firmati con nome e cognome. L'occasione di parlare di questa nuova fatica non ha comunque impedito di discutere in forma di retrospettiva di quanto fatto da Wakeford tanto nelle seminali band di cui sopra quanto in tutti gli altri innumerevoli progetti nei quali è stato protagonista assieme ad alcuni fra i migliori artisti del settore: ecco cosa ci ha raccontato Tony, sornione e spesso telegrafico campione di humour tipicamente inglese...

TONY WAKEFORD

"È possibile che i fans non capiscano appieno il disco: per questo è stato pubblicato col mio nome. Venderebbe di più se fosse uscito come Sol Invictus, ma sarebbe stato un falso pretesto: non ho mai adattato la mia musica a quel che vuole la gente. Sia "In The Rain" che "Thrones" non stati accolti bene dai fans per essere stati, rispettivamente, troppo pop e jazz."
(Tony Wakeford)

 

TONY WAKEFORD

"Considerando il fatto che i Death In June degli inizi erano formati da tre psicopatici maniaco-despressivi, è sbalorditivo il fatto che il gruppo sia andato avanti con quella formazione per tutto quel tempo..."
(Tony Wakeford)

 

TONY WAKEFORD

"Morirò con addosso certe accuse, in parte per colpa mia. Nessuno mi ha puntato una pistola alla testa per farmi fare quel che ho fatto. La gente con cui lavoro conosce tutta quella vecchia immondizia, per cui ho dato la possibilità a mia moglie (ebrea) di 'lavare i panni sporchi' degli ultimi dieci anni..."
(Tony Wakeford)

 

 

http://www.tursa.com/