SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO
Mailing-List:
Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista
13-05-2009
AUTUMN
Verso cieli sempre più alti
di Marco Belafatti
Quella di questi ragazzi è una favola appassionante e senza fine, piena di cambi di rotta, intricata e, come vuole la tradizione, non certo priva di alti e bassi. La storia di un'ascesa perenne, raccontata dalle voci di chi, dopo anni di fatiche, continua a volare in alto, per tagliare traguardi sempre più importanti. In occasione della recente pubblicazione dell'impressionante "Altitude", quarto full-length del sestetto olandese, abbiamo contattato alcuni dei componenti del gruppo (tra cui la nuova ed intrigante vocalist, il giovane talento Marjan Welman), che ci hanno raccontato un'intera carriera artistica, svelandoci aneddoti e curiosità sul mondo degli Autumn, una rock/metal band che, ne siamo certi, merita una certa attenzione anche presso il nostro pubblico, in virtù di una proposta toccante e senza compromessi. Allacciate le cinture!
-
Benvenuti fra noi. Considerando che una buona parte dei nostri lettori non vi conosce ancora, vi andrebbe di fare una breve presentazione della vostra band? Raccontateci le vostre origini, la vostra storia, il vostro background...
Jens Van Der Valk: "Ciao! Beh, gli Autumn sono in giro da un po' di tempo ormai. La band è stata fondata nel 1995, sulle ceneri di un gruppo death metal. La nostra filosofia era quella di spostarsi verso un lato più atmosferico, più melodico, ma pur sempre oscuro dello spettro musicale; per raggiungere questo scopo abbiamo deciso di affidarci ad una voce femminile. All'epoca questa era ancora una cosa piuttosto rara (anche per gli standard olandesi, che ci crediate o meno). La nostra prima release per una label vera e propria è stata "When Lust Evokes The Curse", pubblicato nel 2002 tramite Sony Music/EPIC. Dopo questa pubblicazione, gli Autumn sono partiti con gli After Forever per un lungo club tour, in seguito al quale ha visto la luce il nostro secondo full-length, "Summer's End", pubblicato da Universal Music. Il tour successivo ci ha fatto viaggiare attraverso la Germania e l'Olanda in compagnia dei Within Temptation. Optare per un'etichetta discografica più piccola, ma che fosse ancora più coinvolta in tutto ciò che riguarda la nostra musica, è stato il passo successivo: così abbiamo firmato un contratto con la Metal Blade, che nel 2007 ci ha permesso di pubblicare "My New Time" in tutta Europa e negli Stati Uniti. Dopo una serie di show e festival, eccoci ritornati con un nuovo disco intitolato "Altitude"."
-
L'Olanda è il luogo dal quale proviene la maggioranza delle band capitanate da una vocalist donna. Per di più, i vostri primi due album erano molto più orientati al gothic metal rispetto alle vostre recenti produzioni, tant'è che potrebbero facilmente essere classificati come un pungente mix tra il sound dei The Gathering e quello dei primi Within Temptation. Vi siete mai sentiti limitati dall'etichetta che vi ha visti per lungo tempo come una 'gothic metal band'? La band appartiene ancora alla stessa scena musicale di un tempo?
Jens Van Der Valk: "Non credo che la band si sia mai sentita limitata dalle etichette che diverse persone hanno cercato di appiccicare alla nostra musica. Ci siamo posti come un progetto inusuale e testardo sin dall'inizio, sempre operativo e caratterizzato da un sound leggermente diverso rispetto alla massa di band gothic metal con voce femminile. Sul piano live, siamo stati una bella sfida per tutti i fan di After Forever e Within Temptation, poiché abbiamo offerto al pubblico qualcosa di diverso, piuttosto che la solita minestra riscaldata, e anche per questo credo che abbiamo guadagnato un certo rispetto. Abbiamo cercato in diversi modi, nel corso nel corso degli anni, di tenerci alla larga da questo tipo di trend, non intenzionalmente, ma sempre seguendo l'evoluzione della nostra musica. Tuttavia, un sacco di persone sembrano vederci ancora come un prodotto di questo genere o un suo surrogato. Ad essere onesto, non posso dargli totalmente contro. Abbiamo sempre portato una certa malinconia all'interno della nostra musica, la stessa che molte persone associano ad un feeling tipicamente gotico. Allo stesso tempo, c'è un po' di ogni altro genere nel nostro sound, così la gente può etichettarci come meglio preferisce!"
-
Al momento della pubblicazione di "My New Time" nel 2007, ho avuto l'impressione che gli Autumn stessero cercando di esplorare diversi stili musicali e di metterli tutti quanti insieme nelle nuove canzoni... In tutta onestà, definirei questo album come la seconda nascita della vostra band. Com'è nata l'idea di rompere in maniera così netta col passato?
Jerome Vrielink: "Beh, non è mai stata una scelta intenzionale, ma, piuttosto, il risultato di due importanti avvenimenti. Innanzitutto, il cambio avvenuto all'interno della line-up ha portato diverse persone a contribuire alla stesura dei nuovi pezzi, ma il cambiamento di rotta è stato dettato anche da una logica di sviluppo del gruppo nel suo complesso. "My New Time" è stato pubblicato tre anni dopo l'uscita di "Summer's End", quindi, con tutto il tempo trascorso tra una release e l'altra ed una line-up rinnovata, sarebbe stato strano non scorgere alcun cambiamento o sviluppo all'interno della nostra musica."
-
Come hanno reagito i fans a tutto questo? Per quanto ne so, la band non mai stata così famosa nel nostro paese prima della pubblicazione di "My New Time"... Come sono cambiate le cose per ognuno di voi, come musicisti e come persone, da quel giorno in poi?
Jens Van Der Valk: "Le reazioni sono state, per la maggioranza, molto positive! Con "My New Time", la nostra prima release realmente internazionale, abbiamo avuto un sacco di nuovi terreni da conquistare, nuove persone da raggiungere. Allo stesso tempo, quest'album ha introdotto i nostri vecchi fan alla futura evoluzione della musica degli Autumn. Penso che quel disco ci abbia permesso di costruire una prima solida base sulla quale la nostra musica può oggi espandersi. Sia come musicisti che come persone, sentiamo di essere cresciuti: crescendo abbiamo imparato ad amare la nostra musica ed a fidarci di essa. "My New Time" ci ha dato una botta di fiducia e ci ha aiutato a dare inizio alla stesura di "Altitude" con una mentalità più aperta e priva di limitazioni."
-
Parlando di "My New Time", dobbiamo obbligatoriamente soffermarci sul vostro contratto discografico. Perché avete scelto la Metal Blade, visto che in passato eravate abituati ad affidare la promozione della vostra musica a delle major? Non è stato forse un po' troppo rischioso firmare un contratto per una label così settoriale?
Jens Van Der Valk: "Firmare un contratto con qualsiasi etichetta è un processo rischioso (ride, nda)! Lo abbiamo appreso in passato. Lavorare con delle grandi etichette discografiche ci ha garantito grossi vantaggi economici, ci ha concesso una promozione potenzialmente illimitata, ma la nostra musica è stata indirizzata attraverso i canali sbagliati, penalizzando la longevità dei nostri album. Questo tipo di contratto limitava inoltre la pubblicazione dei nostri dischi all'Olanda e al Belgio, seguiti, qualche mese più tardi, da pochi altri paesi. Così, per ottenere un vero e proprio approccio internazionale e la competenza in generi di musica più pesanti, oltre che una squadra più entusiasta, disposta ad investire in un rapporto a lungo termine, abbiamo capito che questa sarebbe stata la scelta migliore. La Metal Blade è uno dei principali attori nella scena metal. Personalmente avevo già avuto modo di lavorare con loro in passato, ottenendo dei risultati veramente soddisfacenti!"
-
Siete soddisfatti dal lavoro svolto dalla vostra etichetta? Quali obiettivi avete raggiunto grazie all'accordo con la Metal Blade? D'altro canto, nutrite invece qualche sorta di rammarico?
Jens Van Der Valk: "Siamo decisamente soddisfatti della collaborazione! Con la firma del contratto con la Metal Blade siamo finalmente riusciti a compiere un primo passo fuori dal Benelux e dalla Germania. Questo è stato uno dei nostri obiettivi principali sin dall'inizio. L'unico rammarico è quello di aver perso la possibilità di fare dei grandi tour, fattore che non ci ha permesso di trarre vantaggio dal grande impatto avuto sui media con "My New Time". Abbiamo suonato presso festival molto importanti e di successo, ma non abbiamo ancora potuto concederci un tour europeo. Queste cose, tuttavia, sono spesso dovute a circostanze che sfuggono al nostro controllo, o a quello della nostra label."
"Ciò che rende unici gli Autumn è il fatto di essere influenzati da noi stessi, non a tutti i costi da un particolare genere, gruppo o trend. L'alchimia tra i componenti è quello che ci mette in evidenza, che ci rende creativi, appassionati ed onesti. Penso che una band che segua un proprio percorso impegnandosi al 100% nella propria musica avrà sempre un posto riservato da qualche parte nell'industria musicale."
(Jens Van Der Valk)
-
Ok, passiamo al vostro nuovo album. "Altitude" segna l'ingresso della vostra nuova, bravissima vocalist Marjan Welman all'interno della line-up. Dove avete scovato questo talento e quali sono stati i vostri sentimenti nel momento in cui avete dovuto intraprendere con lei questa nuova avventura?
Jerome Vrielink: "Jens e Mats si sono accorti di lei durante un festival in cui si sarebbero dovuti esibire sia gli Autumn che gli Elister, l'altra band di Marjan. Dapprima abbiamo pensato di proporle un side-project, ma quando Nienke ha lasciato la band, la scelta più logica è ricaduta su di lei. Il fatto che Marjan fosse disposta a riempire questo buco ci ha resi molto contenti. All'epoca, tutti noi eravamo ansiosi di cominciare le registrazioni e dare alla band l'impulso che le serviva."
-
Marjan, presumo che i tuoi fan siano desiderosi di conoscerti meglio. Quindi, ecco alcune domande per te. Per prima cosa, quando hai iniziato a cantare? Quali sono i tuoi studi musicali e le tue principali influenze?
Marjan Welman: "Canto sin da quando riesco a ricordarlo! Da piccola ho mosso i miei primi passi in un coro; attorno agli 8 anni ho avuto modo di cantare in occasione della vigilia di Natale. C'era una folla immensa e mi sono talmente divertita che, dopo di allora, non ho mai smesso. Sono stata letteralmente rapita dalla musica! Naturalmente facevamo delle prove con questo coro, ma, a parte questo, non ho mai studiato seriamente canto. Faccio tutto in modo spontaneo, ma ho intenzione di prendere delle lezioni di canto, anche solo per assicurarmi di usare la mia voce correttamente. La lista delle mie influenze è troppo grande per essere sintetizzata! Tutto è iniziato quando ho sentito Alanis Morissette per la prima volta, credo, ed in numerose occasioni mi sono esibita su alcuni suoi brani. Quando poi ho ascoltato "Into The Electric Castle" degli Ayreon mi sono avvicinata maggiormente al rock ed ho iniziato ad ascoltare i The Gathering. Adoro la voce di Anneke! Tuttavia, ascolto anche altri tipi di musica e per questo sono influenzata da un sacco di band e cantanti."
-
Hai mai immaginato di diventare una cantante famosa? Hai mai avuto paura del contatto diretto con il pubblico, o è naturale per te?
Marjan Welman: "Certamente! Specialmente quando ero più giovane. Ora desidero solo fare della bella musica e divertirmi! Ovviamente spero che la nostra musica raggiunga un pubblico ampio, ma non è diventare famosa che mi motiva maggiormente. Il pubblico può mettere un po' di paura, ma allo stesso tempo adoro cantare davanti a loro! Cerco di non pensarci troppo perché non voglio montarmi la testa. Mi piace avere a che fare con delle persone genuine, quindi cerco di restarlo anche io (anche se questo significa essere po' una sfigata certe volte...)."
-
Oltre agli Autumn hai anche un'altra band, gli Elister, orientati verso un sound rock più groovy. Secondo me, le canzoni degli Autumn necessitano di un diverso approccio, più profondo e introspettivo, vero? Come hai fatto a contribuire alla musica della band in maniera così straordinaria? La tua voce è perfetta per le nuove canzoni...
Marjan Welman: "Wow, grazie! Beh, di nuovo cerco di non starci a pensare troppo. Mi viene naturale. Forse i miei gusti musicali molto vari mi aiutano un po'. Ho ascoltato le canzoni, e man mano che le registravo, la 'vibrazione' del brano diventava sempre più chiara. Credo che sia possibile accorgersene quando ci si lascia trasportare dalla canzone."
-
Dato che sicuramente devi cantare anche alcune delle vecchie canzoni durante i concerti, pensi che le persone tenderanno a confrontarti con la precedente cantante? Come affronti questa situazione?
Marjan Welman: "Non posso evitare i paragoni con Nienke, ma non mi dispiace, probabilmente lo farei anche io. L'unica cosa che posso fare è dare il meglio! E sono certa che lo sto facendo!"
-
Qual è l'approccio della band alla composizione? Contribuite tutti al processo di songwriting? Come si arriva al risultato finale?
Jens Van Der Valk: "Si tratta di un processo ugualitario nel nostro caso, ma molto diverso dal modo in cui la maggior parte delle band tende a scrivere le proprie canzoni. Raramente ci troviamo a lavorare insieme sulle stesse idee; componiamo individualmente e poi condividiamo le nostre intuizioni online. Di solito uno di noi propone una traccia base, la registra nel proprio studio e poi la invia a tutti gli altri, che a loro volta aggiungeranno idee alla canzone, che andrà formandosi strato dopo strato. Ognuno si prende il proprio tempo per dare al brano ciò di cui questo ha realmente bisogno, prima di condividerlo con la band. Spesso lavoriamo a più di una canzone allo stesso tempo, e questo ci permette di essere veramente veloci e raggiungere un elevato livello qualitativo. Alla fine del processo selezioniamo solo quelle canzoni che piacciono a tutti noi. Sia per "My New Time" che per "Altitude" avevamo circa 40 canzoni tra le quali scegliere, quindi, a nostro avviso, per entrambi gli album abbiamo effettuato la miglior selezione tra tutto il materiale che gli Autumn potevano offrire."
"L'artwork è sicuramente legato alla vita ed alla società moderna, ma possiede altresì un significato personale. Credo che esso dipinga la nostra speranza nei confronti della gente, perché possa riconoscere lo sforzo fatto dalla band per creare qualcosa di originale, coraggioso e puro, in un ambiente musicale in cui più o meno tutti suonano allo stesso modo."
(Mats Van Der Valk)
-
Quali sono le band che amate maggiormente e quali di queste hanno influenzato la vostra musica?
Jerome Vrielink: "Tutti i membri degli Autumn hanno gusti musicali piuttosto ampi e molto differenti tra di loro. Personalmente ascolto soprattutto molta musica degli anni '70, ovvero Camel, Pink Floyd, Rush e Yes, fino ad arrivare a Neurosis, Isis, Entombed, Death Breath ed a generi totalmente diversi come quelli suonati da Ladytron, Mogwai, MGMT ed Interpol. Per ognuno di noi la gamma è piuttosto vasta e l'influenza di tutti questi tipi di musica nel nostro songwriting non è mai troppo diretta, ma agisce in un modo più implicito."
-
Un altro aspetto molto importante di questo album è la produzione, che è estremamente nitida e riesce a sottolineare chiaramente ogni aspetto del vostro sound, in particolar modo il geniale e multiforme lavoro delle chitarre ed i delicati arrangiamenti della tastiera, tanto da ricordarmi, in qualche modo, il lavoro di grandi band come gli ultimi Katatonia, Anathema e Porcupine Tree. Chi se n'è occupato?
Jerome Vrielink: "Le band da te nominate vengono sicuramente alla mente durante l'ascolto della musica degli Autumn in termini di sound, songwriting e/o atmosfera. Per le registrazioni di "Altitude" ci siamo affidati allo stesso team che ha lavorato per "My New Time", ovvero Jochem Jacobs dei Textures per missaggio e mastering ed Arno Krabman, il partner di Nienke, in veste di produttore e recording engineer. Si tratta di una combinazione che funziona bene per gli Autumn ed il responso ottenuto da questa produzione è stato molto positivo."
-
Credo che la vostra musica su questo album possa essere descritta come un raffinato mix di rock atmosferico, vibrazioni prog ed una sorta di malinconia velata che mi ricorda i The Gathering di "How To Measure A Planet?" ed i loro successivi album. Cosa ne pensate? Quali sono le caratteristiche che rendono gli Autumn un gruppo unico all'interno della scena?
Jens Van Der Valk: "Beh, è piuttosto difficile fare una descrizione di tutto quello a cui assomigliamo, ma devo dire che hai visto giusto! Con tutti i piccoli assaggi di diversi generi che abbiamo inserito in questo mix, la componente principale è sicuramente quella rock. Heavy rock. Inoltre, credo che sia l'aspetto atmosferico che quello malinconico che tu stesso hai notato siano molto importanti per la caratterizzazione del nostro stile. Ci sentiamo orgogliosi per aver aggiunto ad ogni brano sottigliezze e dettagli in abbondanza, fattore che potrebbe suggerire una certa vena progressive, mi fa piacere che tu l'abbia notato! Non credo di avere molto da aggiungere alla tua descrizione, tranne forse il termine 'groove': se il concept di un brano non possiede un groove interessante o energico, questo non passerà sicuramente la nostra selezione. A mio parere, ciò che rende unici gli Autumn è il fatto di essere influenzati da noi stessi, non a tutti i costi da un particolare genere, gruppo o trend. L'alchimia tra i componenti è quello che ci mette in evidenza, che ci rende creativi, appassionati ed onesti. Penso che una band che segua un proprio percorso impegnandosi al 100% nella propria musica avrà sempre un posto riservato da qualche parte nell'industria musicale."
-
È probabile, come tutti voi saprete, che la stampa tenderà sempre a confrontarvi con molti altri gruppi capitanati da una voce femminile, ma, a mio parere, voi non avete nulla in comune con la maggior parte di essi. Pensi che il pubblico gotico, quello al quale vi rivolgevate nei primi anni della vostra carriera, si interesserà ad "Altitude"?
Jerome Vrielink: "Si tratta di una domanda appropriata, dato che abbiamo ricevuto alcune mail da parte di fans del nostro primo periodo musicale che si sono lamentati, dicendo di essere stati delusi dalla scomparsa dei 'vecchi' Autumn. Questo è semplicemente inevitabile, non scriviamo canzoni per mantenere una fan-base specifica e per questo motivo abbiamo perso una parte del pubblico gotico che si aspettava da noi un sacco di tastiere ampollose, growl e riff secchi accompagnati da un potente basso. Ci sono ancora elementi gotici nel sound degli Autumn, ma non siamo più una band tradizionalmente gothic metal. Ogni band va incontro ad uno sviluppo, e credo che sarebbe ingenuo basare le aspettative nei confronti di un gruppo basandosi sul suo album d'esordio. Anche una band come i Bolt Thrower, accusata dalla gente di pubblicare ogni volta lo stesso album, oggi suona in maniera molto diversa rispetto ai primi due dischi. Ogni band cambia, quindi ai fans non resta che vedere se i propri gusti vanno dietro a questo sviluppo o meno."
-
Nel 2009 vi sono stati e vi saranno molti altri comeback discografici da parte di band olandesi come Stream Of Passion, The Gathering e Delain, solo per citarne alcuni. Cosa ne pensate di questi gruppi?
Jerome Vrielink: "Personalmente, mi piace il modo in cui i The Gathering sono riusciti ad andare per la propria strada riuscendo a mantenere una fan-base costante. Mi piacciono alcune delle altre bande citate, ma in realtà non seguo molto la scena del metal al femminile."
-
Ok, concentriamoci sui testi ora. L'album contiene per caso un tema principale o si tratta piuttosto di una raccolta di emozioni, situazioni personali e soggetti diversi?
Jens Van Der Valk: "Non si tratta tanto di un tema principale, anche se ci sono alcuni testi che ruotano attorno allo stesso concept o alla stessa emozione, ma piuttosto di una qualche forma di unità. Spesso scriviamo dei testi per la musica, anziché il contrario, per permettere alle note dei brani di ispirare le parole: è per questo che l'atmosfera di molte nostre liriche è simile, ci piace creare una sorta di ponte tra i diversi brani. "Altitude" è più di una semplice raccolta di canzoni: sia da un punto di vista musicale che lirico, è molto intrecciato."
-
Qual è il significato del titolo dell'album? L'artwork propone un tema che sembra essere legato alla vita nella società moderna. Chi ha lavorato su di esso e qual è l'idea alla base di questo concept visivo?
Mats Van Der Valk: "Il titolo "Altitude" era quello di una canzone che avrebbe dovuto chiudere "My New Time", ma all'epoca il risultato non ci convinceva completamente. Siccome tutti i componenti della band amavano quel brano, abbiamo deciso di portarcelo dietro con il nuovo album. "Altitude" è diventata così una sorta di modello sul quale elaborare il nuovo materiale, poiché la sua atmosfera incarnava il nuovo corso musicale intrapreso dagli Autumn. Le liriche possono essere interpretate in diversi modi e riguardano gli alti e bassi della vita, l'ascesa e la caduta... Oppure l'ascesa dopo la caduta. Si potrebbe dire che abbiamo usato il titolo di questo brano per il nostro nuovo album per ciò che esso rappresenta per la nostra band. L'idea della macchina che vola sopra una città moderna, così come le liriche del brano, sono nate da un'idea di mio fratello Jens. Qualche giorno dopo, il nostro batterista Jan ed il suo amico Ruud hanno tirato fuori quest'artwork. L'immagine è sicuramente legata alla vita ed alla società moderna, ma possiede altresì un significato personale. Credo che essa dipinga la nostra speranza nei confronti della gente, perché possa riconoscere lo sforzo fatto dalla band per creare qualcosa di originale, coraggioso e puro, in un ambiente musicale in cui più o meno tutti suonano allo stesso modo."
-
So che i testi di "Paradise Nox" e "Answers Never Questioned" sono in qualche modo correlati. Potreste spiegare la storia che sta dietro a queste due canzoni?
Mats Van Der Valk: "Sì, i testi sono in qualche modo collegati tra loro; descrivono una situazione simile da due diverse prospettive. Ma la difficoltà nel ricomporli sta nel fatto che in entrambi i brani vengono narrati degli avvenimenti diversi. Ai miei occhi, appare come la storia di un universo parallelo. Il testo parla di una separazione tra due persone. L'eterna indecisione di una di loro sembra essere la causa del dolore dell'altro. È una sera di primavera, durante il tramonto: uno dei due protagonisti è all'interno di una casa, l'altro all'esterno. Entrambi i personaggi devono prendere una decisione. Nel bene o nel male."
-
"Skydancer" e "Cascade (For A Day)" sono, a mio parere, le canzoni più particolari dell'album, dal momento che sono più 'cathcy' e mostrano un lato degli Autumn più spensierato e sicuro di sé. Di che cosa parlano i due brani e quali sono le emozioni che questi tentano di veicolare?
Mats Van Der Valk: "Innanzitutto, penso che tutti i brani di "Altitude" abbiano una vena ottimista. Sono però d'accordo nel dire che questa è più evidente nelle tracce da te menzionate. "Skydancer" parla dell'esperienza del volo in un sogno realistico, della sensazione di libertà ed euforia che questo accompagna. Per me, queste stesse emozioni appartengono al fare musica, così ho coinvolto anche questo aspetto nel testo. L'emozione che ho cercato di trasmettere in questa canzone è quella del volare attraverso le nuvole, superandole, diretti verso la stratosfera, alla velocità del suono! Non posso parlarti di "Cascade (For A Day)"... Mi sarebbe piaciuto comporre quel brano, ma si tratta di una canzone di mio fratello."
-
Se doveste scegliere l'episodio più rappresentativo di quest'album, quale sarebbe e perché?
Mats Van Der Valk: "L'album è piuttosto vario, quindi è difficile stabilirlo... Credo che "Horizon Line" e "Paradise Nox" includano buona parte delle atmosfere che caratterizzano "Altitude". Forti emozioni, suoni d'atmosfera, groove pesanti, ritmi e tempi dispari, le killer vocals di Marjan. Diamine... tutti i brani sono rappresentativi! Se volete ascoltare ciò che sono oggi gli Autumn, scegliete una traccia a caso del nuovo album!"
-
Avete intenzione di girare un video per una di queste canzoni, come avete fatto in passato per "Satellites"? Cosa ne pensi dei videoclip nella scena metal? Personalmente, credo che la maggior parte di essi siano pentoloni pieni di cliché e che la maggior parte dei prodotti di queste band sfiorino il ridicolo...
Jerome Vrielink: "Stiamo lavorando su alcune idee per realizzare un video musicale, anche se il problema più grande, al momento, riguarda il budget. Naturalmente alcuni dei video di queste band contengono cliché, ma si tratta per la maggiore di video fai-da-te. Non tutti possiedono le capacità cinematografiche necessarie per realizzare un buon prodotto. Vedremo cosa succederà con il video che stiamo preparando noi (ride, nda)."
-
Credo che tutti voi possiate sentirvi in costante crescita, con un bel carico di obbiettivi raggiunti in questi anni sulle spalle. Se guardiamo al passato, rifareste tutto ciò che avete fatto? Dove vi sta portando la vostra strada in questo momento?
Mats Van Der Valk: "Abbiamo fatto grandi cose con gli Autumn. Abbiamo partecipato ai più grandi festival, fatto dei tour, realizzato video musicali, suonato nelle migliori location, come hai ricordato tu. Siamo molto orgogliosi di tutto questo e lo vediamo come un'esperienza che nessuno ci potrà mai togliere. Abbiamo lavorato sodo e siamo stati premiati con questi grandi eventi; non ce ne dimenticheremo mai. Personalmente, non credo nel guardarsi alle spalle, chiedendosi 'cosa sarebbe successo se...'. Non credo neppure nei rimpianti. Anche se, a posteriori, penso che avremmo potuto gestire alcune situazioni in maniera più attiva. Avremmo raggiunto prima i nostri obbiettivi, risparmiando tempo ed energie. In ogni caso, rifaremmo tutto allo stesso modo."
"La musica, la letteratura, così come il cinema ed altre forme d'arte ci possono aiutare ad affrontare il mondo, a criticarlo e modificarlo, oppure a renderlo più comprensibile, ma non sono un vero e proprio sostenitore delle evasioni. Se fuggi dal mondo significa che ti piacerebbe vivere in una realtà diversa, ma se sfuggi alla tua realtà, non avrai mai la possibilità di cambiarla."
(Jerome Vrielink)
-
Ok, siamo agli sgoccioli. Concludiamo con una domanda un po' più 'filosofica'... Le rigide regole della nostra società, la quotidianità, possono rendere la vita difficile ed alcuni individui potrebbero sentirsi sopraffatti da tutto questo. A vostro parere, è possibile sottrarsi al caos per trovare una pace ed una luminosità interiore?
Jerome Vrielink: "Allora eccoti una risposta filosofica (ride, nda). Direi che non c'è bisogno di sfuggire al caos, ma che si dovrebbe trovare un modo per non rimanere impigliati mentalmente in esso. È possibile mantenere una certa distanza psicologica da alcuni degli aspetti più folli della nostra società moderna. Può sembrare banale, ma la luminosità e la pace dovrebbero essere trovate dentro di sé, anziché ricercate attraverso una fuga. Scappando, si finirebbe per cercare di rimanere costantemente lontani da quanto succede nella realtà... La musica, la letteratura, così come il cinema ed altre forme d'arte ci possono aiutare ad affrontare il mondo, a criticarlo e modificarlo, oppure a renderlo più comprensibile, ma non sono un vero e proprio sostenitore delle evasioni. Se fuggi dal mondo significa che ti piacerebbe vivere in una realtà diversa, ma se sfuggi alla tua realtà, non avrai mai la possibilità di cambiarla."
http://www.autumn-band.com
http://www.metalblade.com