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Room 107

15-04-2009

MONA MUR

Tradizione e avanguardia da Berlino

MONA MUR

di Nicola Tenani (traduzione: Valentina Bonisoli; foto: Biel Moreno, Marchik, Ilse Ruppert, Jan Riephoff)

Nata artisticamente nella prima metà degli anni '80, Mona Mur è stata protagonista di quell'avanguardia che, tra divisioni politiche (il muro in Berlino era ancora presente con tutto il suo carico di simbologie, dissociazioni, idealismi) e neoprospettive artistiche, ha fissato il nucleo che poi negli anni (soprattutto '90) ha innalzato la Germania a grande baluardo per la musica gotica in tutte le sue espressioni. Quindi grandi meriti per Sabine! Forse i riconoscimenti arrivano in ritardo, ma noi siamo qui per innalzarla. E lo facciamo nel momento del suo ritorno definitivo: già negli anni precedenti la si ritrova di nuovo attiva con le prime ristampe dei vecchi album; il 2008 è invece l'anno del suo ritorno in studio. "120 Tage - The Fine Art Of Beauty And Violence" è il nuovo full-lenght, tra inediti e rivisitazioni di brani del passato, a testimoniare il fatto che in lei l'arte è un discorso che continua, si evolve, cambia, senza rivoluzioni ma con un bagaglio importante alle spalle da valorizzare e rinnovare ciclicamente. Farlo con En Esch e tutto il carico tecnico in lui assunto dopo anni di produzioni artistiche suonando la chitarra nei KMFDM, è stato il modo per dare nuove forme e nuovi equilibri alla musica di Mona. Un duo anomalo ma nemmeno troppo se pensiamo all'eclettismo innovativo di Mona Mur, come versatile è il suo album. Di tutto ciò e non solo conversiamo in questa intervista, concessa a noi di DARKROOM in maniera spontanea e diretta: l'ennesimo canale di cui l'artista tedesca necessita per ritornare nei cuori di chi l'ha conosciuta negli anni, o di chi, anche grazie a noi, la scopre ora.

MONA MUR

"Nina Hagen era la regina del suo regno, una performer perfetta e una vera bomba, con una favolosa voce operistica. Io ero più rigorosa, più simile a una danzatrice espressionista che a un 'virtuoso'. Oggi il mio scopo è di raggiungere il virtuosismo in quello che sarà il mio personalissimo regno."
(Mona Mur)

 

MONA MUR

"La scena goth tedesca la vedo viva e vi ho trovato diverse persone molto disponibili. Alcuni artisti favolosi. Purtroppo ho dovuto costatare anche la presenza di parecchia musica poco originale e di scarsa qualità. Tutto suona allo stesso modo, ci sono 4 milioni di band tutte uguali, con poco coraggio. Vorrei che la gente fosse più esigente e i giovani artisti più audaci."
(Mona Mur)

 

MONA MUR

"Sono grata di poter lavorare liberamente in un'atmosfera aperta e internazionale. Posso essere un'artista estrema e radicale perché lo stress della vita quotidiana non è così pesante come può accadere, per esempio, in città come New York o Parigi. Posso parlare solo di Berlino, dove vivo. Non posso dare una visione globale di questo concetto chiamato Germania."
(Mona Mur)

 

 

http://www.myspace.com/monamur

http://www.myspace.com/monamurenesch