indubbiamente se ci mettiamo a misurare tutte le variabili, il risultato della riflessione si può spostare.
Però The Maze e l'art. linkato le variabili le conteggia: spese di un'etichetta ridotte oggi rispetto agli 80s, da compensare ampiamente i minori guadagni provenienti dalle vendite, con un avanzo di profitto notevole.
L'altra variabile sono i COMPENSI degli amministratori aumentati ben più dell'inflazione e della famigerata stagnazione e stagflazione....
Poi la gente compra meno cd non solo perchè scarica, ma perchè molti cd nella media di quanti ne vengono stampati fanno pena: diciamolo.....
alcuni sono registrati coi piedi, altri sono ipercompressi specie alcune ristampe, di media troppo costosi,
e la maggior parte della musica da cui major & co vogliono guadagnare fantastilioni è 'musica' di plastica
studiata a tavolino 'suonata' da pc
che l'arte (nè formale nè concettuale) nun l'han vista manco per scherzo.
Finchè producono schifezze, sarà difficile salvare il mercato in termini mondiali, e qui ha ragione The maze.
Pretendere di far miliardi sul nulla è una appunto pretesa, specie da quando la gente s'è svegliata, o meglio non ha soldi da buttare.
Eppure le madonne e le ladygaga e le sciakire tirano....e per questo aggiungiamo pure la mancanza di cultura musicale di massa
che va di pari passo con la banalizzazione del pensiero, del gusto e di ogni etica.
Alla faccia della 'rivoluzione'/o meglio involuzione pop.
In mezzo aggiungiamo i tentativi, falliti, di Philips e Sony di lanciare formati non clonabili e a maggior risoluzione come dvd audio, super-audio-cd, abortiti in fretta...
e il fatto che un buon vinile talvolta suona ancora meglio di un cd (solo se la sorgente analogica è implementata a dovere: braccio, testina, cavi, pre-phono, un esborso notevole)
Io di cd ne acquisto, e non scarico perchè sono un fissato dei supporti originali, ho un impianto hi end e non vedo l'utilità di mp3 a bassissima risoluzione che tagliano dinamica, estremi di banda e armoniche. Aggiungiamo che alcune case discografiche (di classica, di solito) mettono a disposizione files FLAC o ad alta risoluzione non compressi per il digital download legale, di risoluzione maggiore rispetto a un cd, se suonati da un dac appropriato..e il digital download legale a pagamento e ad alta risoluzione sarà forse il futuro, anche se non immediato.
per il resto, Checco o Benigni per me hanno la stessa attrattiva, in pratica nulla. Con la differenza che uno prende in giro in maniera esilarante Ivano Fossati o Gigi d'Alessio....Per Dante invece consiglio un bell'apparato critico da Auerbach, Contini, Corti, De Sanctis, Vasoli, Pasquini, Eliot, Wellek-Warren, solo per cominciare, ma non Benigni...