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Room 109

22-04-2024

KENTIN JIVEK

"L'Ange Des Six Eaux"

Cover KENTIN JIVEK

(autoproduzione)

Time: CDr (30:21)

Rating : 7

Sono ormai un paio d'anni che il cantautore parigino Kentin Jivek ha spostato di parecchio il baricentro della sua scrittura, nello specifico in favore di un'elettronica soffusa e retrò costruita con synth modulari che ha via via sottratto sempre più spazio alla chitarra, depotenziando quella matrice folk che sin dai primi lavori, nel 2009, era stata il perno attorno al quale far ruotare il songwriting. "L'Ange Des Six Eaux" spinge ancor più in là quella volontà del musicista transalpino di abbracciare derive sperimentali (nell'ottica di un voluto distacco dalla scena propriamente detta "dark"), lasciando alla chitarra pochissimo spazio e, viceversa, sfruttando molto di più un corredo di field recordings catturate in diversi luoghi. L'opener "Sentinelle Existentielle" ci proietta subito in un'elettronica dal sapore analogico, che si fa sognante in "Chant De La Nouvelle Aurore", col cantato di Kentin che ricorda il Matt Howden di Sieben. I toni si fanno più cantautorali, dapprima con l'unica concessione al folk (etereo) "De Chopin à Georges Sand", e poi con la più teatrale "L'Amour Secret Est Le Plus Fort", mentre con la title-track ci si ritrova invischiati nella pura materia ambient. È una scrittura leggera, teatrale al punto giusto e mai spigolosa, ora morbida e lunare ("Le Dortoir De Cigognes"), ora eterea ("Lueurs Urbaines"), ora sottile al limite del glitch ("Marin Des Villes"), sempre guidata con una certa enfasi vocale da Kentin, sino al sottilissimo atto finale "Rivages De Ton Visage". A tratti intima, la scrittura di Jivek, per quanto piuttosto diretta e mai cervellotica, richiede necessariamente una sensibilità particolare per entrare in sintonia con la visione complessiva di un lavoro come "L'Ange...", e se a qualcuno mancherà il lato più folk-oriented del passato, sicuramente altri si lasceranno invece coinvolgere maggiormente da quello più sperimentale esplorato negli ultimi due anni.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://kentinjivek.bandcamp.com/

https://www.kentinjivek.com/