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Room 108

18-11-2014

CANDOR CHASMA

"The Key"

Cover CANDOR CHASMA

(Old Europa Cafe)

Time: (45:20)

Rating : 7

Secondo album per Candor Chasma, la realtà creata dal decano di musica sperimentale Simon Balestrazzi e dall'attivissimo Corrado Altieri, meglio noto sotto le spoglie di Uncodified. I due danno il via al progetto nel 2012 con il debut "Rings", seguito l'anno successivo da un album a sei mani a cui ha preso parte anche l'act italico Deison. "The Key" continua la linea dei suoi predecessori, proponendo un'elettronica ricercata che diventa mezzo per una rivisitazione sonora della vita di Helena Petrovna Blavatsky. I suoni vengono sviluppati tramite field recordings e macchinari analogici elaborati in modo da produrre una serie di onde audio continue dall'andamento piano o pulsante, sovrapposte o alternate. L'effetto 'sgranato' dei temi viene reso tramite frammenti e corpuscoli tonali che 'graffiano' la superficie sonora. Voci filtrate che sembrano uscire da una trasmissione radio disturbata emergono ovunque, sviluppando una serie di messaggi misteriosi. Tutto appare depotenziato e flebile, giocato su un'insistenza che unisce una struttura moderna a suoni retro-cibernetici. Le frequenze inducono ad una stasi ipnotica che, pur variando costantemente nell'assemblaggio delle parti, appare fondata solidamente su meccanismi perpetui e ossessivi. Un'aura indefinita si confà perfettamente a titoli che in modo tutt'altro che immediato, attraverso luoghi e date, ci collegano alle fasi biologiche della società Teosofica e della Blavatsky ("The Key" è con ogni probabilità un rimando al libro "The Key To Theosophy"). Balestrazzi e Altieri evitano con scioltezza gli schemi del settore post-industriale, riuscendo ad infondere un turbamento esoterico attraverso sistemi che trasudano la stessa enigmaticità che ancor oggi avvolge la fondatrice della Teosofia. Sottile gioco di rimandi in cui elementi del passato si specchiano in morfologie attuali che, a loro volta, vengono generate recuperando anche tonalità di vecchia data. Raffinatezze usuali per i due nomi coinvolti, ma tutt'altro che frequenti nel canonico mondo dell'elettronica. Rumore d'autore.

Michele Viali

 

http://www.oldeuropacafe.com/