07-02-2013
AUTOCANCRENA
"La Distruzione"
(Murderabilia Records)
Time: (44:27)
Rating : 6
Il giovane progetto del romano Lorenzo Chiarofonte lascia momentaneamente i tipi della Scorze Records per approdare alla connazionale Murderabilia, label ben nota nel settore per ottime produzioni power-electro e noise-ambient. Come sempre il supporto è il CDr impresso professionalmente, accompagnato da un attento artwork e da un buon packaging dotato di custodia formato DVD con inserto di quattro pagine a colori. "La Distruzione" prende ispirazione dal "Woyzeck", il celebre e incompiuto testo teatrale di Büchner che ispirò anche l'omonimo film di Werner Herzog, da cui vengono estratti vari samples vocali. Ma al di là delle questioni tematiche più o meno riscontrabili, l'album si attesta nei paraggi di un noise-ambient semplice sia a livello di architettura che di suoni. Il filo conduttore del disco è la ripetitività ossessiva: i toni analogici sono sempre gli stessi, ma ne viene variato l'andamento ritmico e la struttura. Il pezzo introduttivo, intitolato "Il Decoro Dei Demoni", sintetizza lo stile dei brani a seguire, basato su un motivo rumoristico grezzo e duro che ripete un andamento unico per circa cinque minuti. Su tale falsariga si collocano alcune varianti, come la stratificazione di rumori per atmosfere dense e aggressive di "Come Marchio Di Infedeltà", o le nere fuliggini dell'ottima "Er Hat Keine Moral". In taluni frangenti vengono innestate percussioni elettroniche che forniscono sfumature diverse: dal rimbombante martellamento metallico di "La Lingua In Gola" agli echi ritualistico-celebrativi della sontuosa "Apologia", fino all'intreccio di rintocchi paganeggianti di "Vestita Di Tiepidi Umori", in cui emerge anche una tetra linea corale da corteo funebre. La chiusa fioca e sfiatata di "Le Buone Pretese" conferma l'alternanza di discrete soluzioni e passaggi non troppo ispirati. Le architetture sonore insistenti ci portano all'atmosfera psicotica accreditabile al "Woyzeck", così come le tracce caratterizzate dai toni più mortuari. Appare purtroppo limitato il lavoro sulle voci, poste troppo in secondo piano e prive di vigore. La rosa di rumori è alquanto ridotta, ma nonostante ciò pezzi come "Er Hat Keine Moral" e "Apologia" non passano inosservati grazie ad una carica death-industriale di buona fattura. Diviso tra luci ed ombre. Solo 50 le copie prodotte, numerate a mano.
Michele Viali
http://www.myspace.com/autocancrena
http://murderabiliarec.blogspot.it/