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Room 108

07-05-2020

SØREN

"Bedtime Rituals"

Cover SØREN

(Lost Generation Records)

Time: CD (29:57)

Rating : 7

Benché vi sia un duo alla base, nella fattispecie composto da Matteo Gagliardi (voce e tastiere) e da Diana D'Ascenzo (voce e chitarre), Søren è stato sin dal 2013 e resta tuttora un collettivo dell'area capitolina aperto alle collaborazioni, come l'ampio numero di musicisti che hanno partecipato anche a questo secondo album - che segue il debut di fine 2017 "Stargazing" - conferma. Abbandonati quasi completamente gli intimi toni folk dell'esordio, il progetto romano si apre ad un più ampio range di soluzioni, dando il via alle danze con l'ariosa darkwave di "Unreal City" (cantata da Nina Orlandi assieme a Matteo), carica di groove come anche "Mantra", scelta per il primo videoclip - con Lorenzo Tarquini dietro al microfono - ed onesta nella sua vena post-punk grazie alla buona costruzione. Particolarmente catchy sono anche "Hurry Up!", che alterna pulsioni darkwave a porzioni intimiste, e "Time To Say Goodbye", ben arrangiata nel suo piglio goth-rock, ma è una prima metà dell'opera che, pur scorrendo bene, non raggiunge i picchi d'ispirazione della seconda, che già dalla suadente "My Worst Enemy" - forte della buona prova vocale della succitata Orlandi - fa registrare un notevole cambio di passo. Se la dolcemente passionale ed acustica "Flying Into The Sun" richiama con forza le atmosfere del debut, è con "Pain Of Love" che l'act capitolino raggiunge l'apice dell'ispirazione, confezionando un gioiellino sinfonico sfuggente e dalle ottime melodie, arrangiato benissimo ed esemplificativo di come una voce quale quella della D'Ascenzo vada sfruttata nel più ampio modo possibile; non da meno l'oscuro ed ammaliante atto finale "A Bedtime Ritual", che alterna elettricità e porzioni soavemente sinfoniche in una riuscita giostra d'emozioni. Un lavoro breve e compatto che mette nella giusta luce le molte qualità della scrittura e le abilità pratiche di un progetto con ampie possibilità, da mettere a fuoco in maniera definitiva - sia a livello di scelte vocali che di efficacia della produzione - per puntare a quei più alti traguardi che appaiono alla portata di Søren.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.soren.rocks/

http://lostgenerationrecords.com/