26-04-2008
FRANK ROTHKAMM
"Just 3 Organs"
(Flux Records)
Time: (33:33)
Rating : 7
Frank Rothkamm è un infaticabile sperimentatore e compositore di origine tedesca trasferitosi prima in Canada e poi negli Stati Uniti, luogo in cui vive e lavora ormai da molto tempo. Il suo "Just 3 Organs" è un album realizzato - come dice il titolo - con soli tre organi dell'antico modello Yamaha Electone 205D: tale strumento affascinò Frank sin da bambino e trova solo adesso il suo personale compimento con questa opera altamente fuori dagli schemi, lontana da ciò che potremmo aspettarci sentendo parlare di uno strumento che di solito viene impiegato per il suo suono solenne e maestoso. L'album trascende in una dimensione elettronico/minimale dal forte gusto anni '70: spesso si ha l'impressione di ascoltare antiche tastiere, ma in realtà è sempre e solo l'organo il protagonista assoluto dell'opera. L'intero lavoro è stato composto tra il 2003 e il 2008 utilizzando tre organi amplificati e suonati utopisticamente in sincrono, con un posizionamento triangolare che ne garantisce un effetto di riverbero. Le nove tracce hanno titoli ironici generalmente riferiti alla recente storia e società americana, supportati da immagini esplicative contenute nel libretto. Senza dubbio siamo dinnanzi ad un disco tanto magnetico quanto eccessivo nella sua resa audio fuori da ogni prevedibilità. L'ascolto non è dei più semplici, dato che lo strumento classico in questione arriva a sviluppare suoni che potrebbero essere accostati al rumore, sebbene ciò risulti impossibile già immaginando il tono scaturito pigiando un solo tasto dell'organo. Tra i momenti più scioccanti troviamo "B And B Plus 33", un tema molto cupo basato su una (presumo!) sola nota, pari all'avvio di un qualsiasi pezzo dark ambient, "Younger Critics Of New York", della durata di soli 40 secondi, costituita da un intreccio di note impazzito e ferreo che aumenta di intensità fino a spegnersi, "California Pink-A-Pades", che sembra mimare i suoni vintage dei finti cervelloni elettronici degli anni '70, ed infine "Half Man, Half Amazing", un insieme di piccoli frammenti che sporadicamente trovano la via della melodia per poi perderla. "Just 3 Organs" è un lavoro di pura sperimentazione realizzato da un organista improvvisato che mostra però di avere le idee chiare sul risultato da raggiungere. Ai limiti della follia macchiata da un tocco di genialità!
Michele Viali