25-03-2008
MIKE BROWNINGS INNER WORKINGS
"Trancemissions"
(Pharmafabrik)
Time: (51:04)
Rating : 7
Quanto è vero che chi non muore si rivede... Sembra passata un'eternità da quando il sottoscritto, nel 1990, si recò in quel di Torino per acquistare il vinile di "The Key", debutto ufficiale dei Nocturnus edito dall'allora fondamentale label inglese Earache (quella che lanciò su larga scala Carcass, Entombed, Napalm Death ed il metal più estremo in generale, per intenderci) e primo album assimilabile al thrash/death metal in cui figuravano in pianta stabile le tastiere... Mike Browning, all'epoca leader e batterista/cantante della formazione di Tampa (Florida), proveniva da un'esperienza coi Morbid Angel - durata un paio d'anni a metà degli '80s - dalla quale era scaturito il seminale "Abominations Of Desolations", e coi Nocturnus rivoluzionò per sempre la storia stessa del metal più estremo, andando a chiudere il cerchio col secondo e sottovalutato album "Thresholds" (dove però si occupò solo della batteria) e con una serie di apparizioni nei lavori di altri act affermati come Incubus ed Acheron, per poi ritrovarsi ancor oggi attivo in tale ambito con i poco noti After Death. Tutto questo preambolo era necessario per presentare il personaggio a chi all'epoca si fosse occupato di ben altre sonorità, ma attenzione a non farvi trarre in inganno: oggi ritroviamo Mike alle prese con ben altra musica rispetto alle storiche gesta di cui sopra, in un disco che, stando alle note ufficiali curate dallo stesso artista americano, è nato in maniera per lo meno curiosa. Da sempre interessato all'occultismo ed alla magia nera, nonché collezionista di armi medievali e manufatti egizi (oltre che curatore di musei ed insegnante occasionale di egittologia nei college), Mike si è ritrovato a musicare una 'messa nera' durante la notte di Halloween nel 2004 col solo ausilio di due tastiere: una Korg Poly61 ed una Yamaha SY22, entrambe note per la stranezza dei loro suoni. Si dice che i suoni dipanati in quell'evento si siano rivelati così profondi da spingere uno dei presenti ad impiccarsi nella propria casa la notte stessa... A Natale dello stesso anno Mike, guidato da particolari sensazioni, ha registrato in presa diretta e senza sovraincisioni le quattro lunghe tracce che oggi, grazie al deal con la slovena Pharmafabrik, trovano la via del mercato in una elegante ma spartana confezione plastificata, con un artwork - curato da Scott Clark - che non può non ricordare i fasti degli stessi Nocturnus, Morbid Angel e delle mitiche copertine disegnate da Dan Seagrave. Il contenuto dei quattro 'canali' (così vengono indicati i brani nella tracklist) si presenta sotto forma di suoni dilatati, ambientali, cosmici e realmente profondi, in parte simili a certe sperimentazioni sonore degli anni '70 (specie nel cosiddetto ambito krautrock) ed alle alienanti sonorità delle colonne sonore di capolavori di Kubrick quali "Shining" o "2001: Odissea Nello Spazio", fatte ovviamente le dovute proporzioni (leggi: Browning non è certo Ligeti!). "Trancemissions" è quindi un'opera di difficile assimilazione, sia per le modalità della sua genesi che per la volontà di cimentarsi con uno stile non certo nuovo ma sempre altamente sperimentale, e va da sé che siamo distanti anni luce dai fasti extreme-metal del sig. Browning. Per dirla con le parole dello stesso Mike: "It's pure magick!". Se siete curiosi di scoprire questa nuova incarnazione dell'indimenticato musicista di Tampa, oppure se siete semplicemente attratti dalle sonorità più sperimentali, fateci un pensiero.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/mikebrowningsinnerworkings