18-06-2023
NIALA EFFEN
"Kolory Tez Potrafia Spiewac""
(Rope Worm)
Time: CD (67:21)
Rating : 8
La celebrazione di una neonata etichetta indipendente, evento sempre incoraggiante e perciò mai mal accolto, combacia in questo caso non solo con il ritorno in veste discografica di uno dei più grandi protagonisti della sperimentazione europea della seconda metà del secolo scorso, ma anche con la riscoperta di un lavoro perduto nei meandri della storia, adesso riportato in luce con nuova veste grafica e in più formati mai realizzati prima. La polacca Rope Worm, con sede a Varsavia, affida la prima pubblicazione del suo catalogo nientemeno che ad Alain Neffe, mostro sacro belga della ricerca in campo industrial/ambient, dal contributo più che quarantennale. Coi Bene Gesserit, assieme alla moglie Nadine Bal dal 1980, seguiti poi da innumerevoli altre creazioni e uscite, progetti e monicker, puntualmente affidate alle rarissime e inestimabili pubblicazioni della sua Insane Music. E proprio della moglie Nadine Bal si deve anche parlare, entrando nei meriti di questo affascinante disco. Realizzato come colonna sonora per accompagnare un'esposizione di quadri della Bal stessa - oltre che musicista, anche pittrice e artista visiva -, che si tenne a Bruxelles nel novembre dell'89, dal titolo "Les coloeurs aussi peuvent chanter"; una commistione tra arte visiva e musica d'ambiente, ricorrente tra le arti più profonde e colte, in particolar modo in questo caso, dove non si abbracciano solo la pittura e la musica elettronica, ma si raggiungono livelli irraggiungibili grazie anche all'intimità spirituale e artistica del polistrumentista belga e della moglie, compagnia di vita e d'arte. Originariamente registrato e mixato da Neffe in quello stesso anno, fu stampato solo nel '93 in una limitatissima tiratura in cassetta per l'allora OBUH Records, etichetta indipendente di culto, che con la Rope Worm condivideva la nazionalità. Oggi l'album esce in CD, rimasterizzato dallo stesso Neffe con due tracce bonus e in un artwork con riprodotte solo due, ma assolutamente esaustive, tele della Pal. Un glorioso lavoro, in grado di far tralasciare l'eventuale rimpianto di non poter godere dell'atmosfera completa dell'audio-installazione originale. Neffe è artista d'oro, un uomo che non deve dimostrare di esser stato protagonista della stagione industrial/ambient più pura e riconosciuta, nell'Europa appena scossa dalla new-wave e il post-industrial, fino ad oggi. Questo piccolo grande disco, che ha avuto occasione di riemergere dalle pagine della storia della musica elettronica, ci riporta un lavoro maturo e ancor oggi favolosamente innovativo. I sintetismi industrial non fanno parte di questo ciclo dell'artista (il monicker "speculare" ne è la prova); c'è spazio solo per ambient minimale, dalla forma, l'esecuzione e la composizione coltissime (i pianismi di "Maryse" non hanno nulla da invidiare a qualunque proposta modern classical odierna). Si naviga in territori molto sintetici nell'esecuzione, tra episodi da venature new age ad altre criptiche sinfonie astratte. Un'esperienza che si può gustare adesso replicata, ma in maniera magicamente storico-universale. Dove è impossibile staccare l'orecchio dalle sinfonie ancestrali e sincretiche che Neffe riconsegna senza superbia, ma solo coll'entusiasmo del rendere nuovamente disponibile all'ascolto quest'opera, gran prima proposta dell'etichetta polacca. Limitato in digipack a sole 300 copie, ma vale la pena dedicare un secondo a pacchetti e offerte d'acquisto della label, tra cui il bundle con CD e maglietta.
Max Firinu
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https://ropeworm.bandcamp.com/