14-05-2021
ORIOM
"Healing Source"
(Klangwirkstoff Records)
Time: CD (77:02)
Rating : 7.5
Le prerogative della tedesca Klangwirkstoff, fra ambient e downbeat alla ricerca di frequenze particolari, con la "ottava cosmica" quale stella polare, vengono pienamente rispettate anche nell'esordio di Oriom, solo-project di quel Rainer Hartmann attivo lungo tutti gli anni 2000 - e tuttora - con band quali Rainer Von Vielen ed Orange. Avendo scoperto ed appreso i segreti del throat singing, il musicista tedesco ha potuto sviluppare con ottimi risultati una vocalità che suona come un ulteriore strumento, e che ben si integra in un lavoro dove ogni brano - come specificano le note ufficiali - è stato composto in una particolare sintonia planetaria. Formato da sei lunghe tracce, l'album vive di soluzioni ampie - compresi certi stilemi trip-hop - che ne fanno una delle opere più propriamente musicali di casa Klangwirkstoff, già dalla vibrante opener "Mars Minaret", in cui il suono del sitar ed un sottile pattern desertico ci proiettano verso tentazioni new age non nuove per l'etichetta teutonica, ed in tal senso "One With Everything" rincara la dose col suo respiro etnico, che si fonde al groove avvolgente veicolato dalle percussioni. Modellato come un viaggio cosmico, il sound non poteva che farsi suadente e notturno in "Venus Void", con l'elettronica che assume forme pulsanti in "One Day In Eternity", facendo largo ad una piacevole melodia; più sottile la parte finale, coi 28 minuti di una "Slom Ocean" sempre in lento ma costante movimento, fra percussioni e ritmiche cadenzate, e le atmosfere cinematiche di "Son Of The Sun", il cui fine battito ci conduce alla conclusione del viaggio. Completano il quadro un bel digipack a sei pannelli e la consueta resa audio di alto livello, per uno dei lavori più affascinanti ed accessibili pubblicati dal marchio tedesco, fermo restando che non si tratta di musica "per svagarsi", bensì di suono atto alla più profonda meditazione.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.klangwirkstoff.de/