Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 107

04-02-2014

DANIEL & MIKAEL TJERNBERG

"Anton"

Cover DANIEL & MIKAEL TJERNBERG

(Waerloga Records)

Time: (41:54)

Rating : 7.5

Tornano a farsi sentire i fratelli Tjernberg, che ricordiamo sia per i due notevoli album prodotti sotto il monicker Lost Kingdom fra il 2008 e il 2010, sia per "The Chronicle Of The Black Monks", primo opus firmato dai due svedesi coi propri nomi e (comune) cognome, rilasciato dall'ottima Waerloga a fine 2011. È sempre la label svedese, che già si occupò di ambedue i lavori dei Lost Kingdom, a pubblicare "Anton", che al pari del suo predecessore è in buona sostanza la colonna sonora di una pellicola: nella fattispecie, trattasi di un thriller sci-fi prodotto dalla Visual Cooks, con musica sia tratta dal film che ispirata ad essa. Da sempre devoti alle sonorità neoclassiche, i fratelli Tjernberg non vengono meno a tale prerogativa in questa nuova fatica, che si apre col severo sfondo percussivo di "The Hunt", minacciosa opener dove emergono presto gli spunti sinfonici. Il mood generale è cupo e carico di mistero, come ben dimostra "Atmospheric Toxicity" (ripresa con maggiore enfasi drammatica anche nel finale), ma le abilità dei due scandinavi permettono di andare oltre il neoclassico: momenti di grande estro sperimentale e avanguardistico quali la notturna "Postapocalyptic Landscape" ed "Out Of Hand" stanno lì a dimostrarlo, e a ribadire con forza il concetto intervengono sia la title-track, ricca di spunti funky e prog rielaborati in una chiave assolutamente oscura, che una "Summoning" capace di passare da un incipit squisitamente vintage ad una coralità davvero sontuosa. Bene anche i frangenti più brevi, come il bel momento di musica sacra "Heartbeat" e le dolenti movenze sinfoniche di "Hero". Come sempre in questi casi, disporre anche delle immagini del film completerebbe degnamente l'esperienza, ma le qualità strumentali dei due ed il pathos cinematico sprigionato dal loro notevole songwriting sanno comunque produrre il giusto effetto, facendo di "Anton" un lavoro con tutte le carte in regola per ingolosire i palati più fini, specie fra gli appassionati delle sonorità più sinfoniche e cinematiche.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.tjernbergmusic.com/

http://www.waerloga.com/