25-01-2010
VV.AA.
"Lunar Sea"
(Shinto Records)
Time: (78:52)
Rating : 8.5
La label statunitense Shinto si propone con un ampio roster di artisti che, compatti, coprono ogni ambito dell'universo oscuro: molte band capaci che però raramente hanno l'attenzione mediatica che meriterebbero. Qui l'ipotesi che l'Atlantico sia la liquida barriera contrapposta al 'battaglione' goth dell'impero europeo è largamente condivisibile. Pensando ad altre realtà simili in terra di zio Sam, le affinità sono evidenti: la stessa Projekt, nonostante la caratura di vari progetti, non ha lo stesso peso di mercato delle colleghe stabili nel Vecchio Continente. Il web in parte aiuta ad illuminare il lavoro di queste realtà per nulla marginali: manca spesso la presenza 'fisica' sul territorio, la partecipazione a festival o singoli live nei club, e questo è l'altro fattore che limita la crescita di tante idee 'succulente'. Questo sampler (che non è il primo prodotto dalla Shinto) è un manifesto di grande valore divulgativo. Pensando al passato, quante band hanno ricevuto onori uscendo dall'ombra grazie alle tante compilation della gloriosa Cleopatra Records? Qui risiede il valore di "Lunar Sea", con i suoi alfieri blasonati (su tutti gli epici Weltenbrand e la dolcissima ballata "The Ghost Of New Years Eve") contornati da un' agguerrita lista di piccoli act preziosi che, nel complesso, ci rendono venti tracce di nutrito goth polimorfico. Quanti motivi ci sono per far vostra questa compilation? Scopritelo insieme a noi, che dal nostro angolo virtuale vi stimoliamo a lasciarvi sedurre anzitutto dalla voce sensuale di Fuchsia nel pop-gotico proposta da Bella Lune (ennesima conferma di quanto Hungry Lucy sia riferimento stabile nel filone 'dark' lezioso e sognante). Americani dell'Arizona, i Bella Lune sono una delle realtà emergenti in casa Shinto e la loro "Transmission" è una decisa impronta per spingervi ad approfondire la loro conoscenza sonora, 'catchy' e compiacente. Come l'ottima "Lionel", sinfonico momento apocalittico ed industriale di Verney 1826, o in ambito dark-folk la cupa "Talk Talk" dei nostri Vidi Aquam, così ricca di rimandi ai Death In June amati in "Nada", vuoi anche per gli echi della voce di Nikita, affine al cantato di Patrick Leagas. In ambito neofolk, dall'Italia ottima anche la prova di Lia Fail: più volte abbiamo lodato i loro 'corti' discografici tra le nostre pagine, ed ancora una volta ribadiamo il nostro apprezzamento per la versione rivista di "Stop Crying", che piace così curata nei dettagli. Piccoli ritmi e campane tubolari la ingentiliscono, aiutati dal flauto; la chitarra acustica la accosta alla loro tradizionale visione di folk apocalittico lieve e non gravoso. Spazi rivolti anche a percorsi legati a doppio filo al classico 'dark' di maniera: "Excommunication", proposta in sede live dai debuttanti Asylum XIII, è perfetto sonnambulismo surreale sonoro (pensare a "Sleepwalk" degli incommensurabili Christian Death di "Catastrophe Ballet" è immediato...), mentre "Nur Ein Schritt" dei tedeschi Defekt86 è schietta tensione post-punk nella batteria devastante e sorda, intervallata dai momenti rallentati che danno spazio alla voce, il tutto condito da ottimi giri di basso come non siamo più abituati a sentire. Elettronica in più proposte, tra cui spicca il neoclassico lavoro dei Realgar con la ballata rinascimentale "Finis": di nuovo un act nostrano che non può che riempirci d'orgoglio. Claudia Florio (ex-Lupercalia) ha già trovato favori e stima sulle nostre pagine, la sua musica è figlia della scuola Qntal, baluardo a cui ispirarsi con devozione. Elettronica malinconica e sognata in "Light Invades" dell'act americano Scarlet Slipping (capitanato dall'ex-Trance To The Sun Dawn Wagner, anche contitolare della Shinto), che ha la decadenza di un fragile sogno malinconico, suoni che hanno amato musicare tra tanti i Chandeen: il fatto che questo progetto provenga dagli States è la riprova che in quel continente, più che altrove, il dream-pop decadente ha trovato substrato fertile, ed il brano è fragile ed introspettivo, algido come Collection D'Arnelle Andréa in tanti incanti ha prodotto. Se vi sembrano tutti ottimi pretesti per avvicinarvi a "Lunar Sea", sappiate però che non sono i soli: tra le venti tracce che Shinto Records ha raccolto, altri artisti possono compiacere larghe fasce di pubblico, augurandoci che questa compilation sia il trampolino per approfondire la conoscenza di ogni singolo artista. Un sampler in cui l'Italia ne esce a testa alta, e ancor di più la musica che noi tutti amiamo.
Nicola Tenani