02-01-2012
Ô PARADIS
"Carreteras"
(Old Europa Cafe)
Time: (42:25)
Rating : 7.5
A pochi mesi di distanza dal precedente "El Mismo Hombre", l'act spagnolo torna a deliziarci con un nuovo album, frutto di un cambiamento stilistico e di una maturità giunta a pieno compimento. "Carreteras" continua infatti a mescolare calde melodie mediterranee, velate di ispanica malinconia, con elementi synth e wave evidenti soprattutto nelle percussioni elettroniche e negli arrangiamenti. Emerge subito una drastica riduzione dell'uso della chitarra acustica, che appare solo in "Aprendiendo Paisajes", evidenziando una netta presa di distanza dalle derive (neo)folk battute in passato. In compenso viene utilizzato assai di frequente il piano in unione con basi elettroniche, al fine di creare ballate stanche che nascondono uno strano retrogusto cibernetico. Le percussioni in stile minimal synth sfiorano a volte sonorità glitch e danno un andamento vivace e sostenuto a melodie di per sé sempre depressive, tese a descrivere le infinite strade deserte del titolo. Tra i momenti che rimangono più in mente figurano l'intreccio di piano, synth e violino di "Ojos Cerrados", l'appeal da cabaret noir di "Carretera Al Infierno" (band come Division S non sembrano così distanti) o il lounge stanco ed elettrizzato di "We Are Gentlemen". Ma in generale è tutto il disco ad essere godibile e a confermare la rinnovata vena ispirativa di Demian, ormai pienamente padrone delle sue idee ed esente da paragoni o somiglianze che fino a qualche anno fa erano ingombranti. Il compagno di bagordi musicali Thomas Nöla (si veda al proposito il progetto Les Paradisiers) firma parole e voce di "We Are Gentlemen", il testo di "Ojos Cerrados" è una traduzione dal classico "The Crystal Ship" dei Doors, mentre la musica di "Motel" è ricavata da un componimento di Ryuichi Sakamoto. Alla qualità del contenuto aggiunge lustro una curata confezione in digipak. Risultato notevole.
Michele Viali
http://www.myspace.com/oparadis