19-04-2008
VV.AA.
"Active Agent Of Sound"
(Klangwirkstoff Records)
Time: CD1 (75:54) CD2 (79:05)
Rating : 7.5
La Klangwirkstoff Records è una piccolissima etichetta berlinese giunta alla seconda pubblicazione (la prima, un live di Brain Entertainment Laboratory, è in formato mp3) che si appoggia a teorie importanti e forse difficilmente comprensibili per noi comuni mortali: in soldoni, gli artisti che fanno capo alla label non considerano l'altezza di un suono puro a 440 hz, facendo riferimento a ritmi e risonanze naturalmente captabili. Ma, al di là dei presupposti di partenza, "Active Agent Of Sound" è una mastodontica raccolta di brani ambient creati da autori non molto conosciuti, eccezion fatta per i Coil, presenti con un vecchio brano del progetto parallelo Time Machines. A mio dire non è un caso accogliere il defunto duo inglese tra questi act oscuri: i Coil hanno indicato le direttive per suoni ambient diversi, hanno plasmato le basi per un'elettronica del futuro e la forza di questa compilation è proprio di non scadere nei luoghi comuni del passato, quanto invece di guardare verso ritmiche astratte, sviluppare suoni circolari in grado di cullare e attrarre, o ancora di produrre nenie futuristiche. "Active Agent Of Sound" non è dunque un ammasso di brani vari, ma un album compatto costruito a più mani, un manifesto di intenti che inizia laddove erano arrivati i Coil, proponendo però una solida teoria alla base della realizzazione pratica. Nei due dischetti non si respira aria di oscurità, ma di candore: l'immaterialità ci conduce in spazi bianchi sconosciuti dove è assente la gravità. A titolo meramente informativo, può essere possibile un accostamento con alcune produzioni recenti della Loki Foundation (tipo Fjernlys), ma l'armata della Klangwirkstoff va a collocarsi in una posizione ancor più impalpabile e distante da quanto elaborato finora all'interno della scena alternativa. Grande programmatico lavoro in doppio CD che ci fa capire come alcuni autori, in un'epoca in cui si guarda sempre indietro, riescano a proiettarsi verso il futuro.
Michele Viali