16-12-2013
LUFTWAFFE
"Dissension"
(Old Europa Cafe)
Time: (50:28)
Rating : 7
I Luftwaffe concludono la loro parabola artistica, dopo quattro album e una manciata di singoli in circa tredici anni di attività. Scoperti e promossi da nomi importanti della scena come Douglas P., Richard Leviathan e Boyd Rice, gli oscuri b9 InVID e J1 Statik hanno saputo interpretare al meglio il verbo marziale e apocalittico, dando vita ad uno stile originale che ha sempre messo in mostra le proprie radici artistiche. La verve guerresca e gli spunti dark-folk hanno pervaso ogni produzione di questo duo americano, sicuramente tra i più significativi e ispirati dell'ultima ondata industrial-marziale. "Dissension" mantiene vive tutte quelle peculiarità che hanno reso celebri i Luftwaffe, dai tamburi martellanti e nervosi ai giri acustici rudi e secchi, dalle litanie battagliere ad un'aura magico-pagana assurta a marchio di fabbrica. Le voci ombrose e inquiete fanno il paio con alcuni temi di tromba, retaggio dei padri Death In June, a cui viene reso tributo con una vigorosa interpretazione del classico "Little Black Angel". Le partiture rumoristiche assumono al solito geometrie belligeranti, ancora una volta memori del sigillo di Non. Oscuri ritualismi si uniscono ad ancestrali temi guerreschi, per concludere la storia esattamente come era iniziata. I Nostri rimangono fedeli a loro stessi fino alla fine, e quel che aveva colpito il pubblico nell'esordio di "Trephanus Uhr" viene registrato - con meno sorpresa ma con altrettanto piacere - nel loro congedo. La presenza di nomi noti nell'ambiente, come Art Abscon, Erin Powell (Awen) e Axel Menz (Hekate), sancisce l'importanza che il monicker stanutinense è riuscito a guadagnarsi nel tempo. Un addio arrivato prima che la scintilla si esaurisse, a conclusione di un discorso che tra tante meteore è riuscito a lasciare il segno, e che ha già portato a nuove interessanti diramazioni.
Michele Viali