20-09-2011
FOLKSTORM
"Folksongs"
(Old Europa Cafe)
Time: (40:55)
Rating : 7
Già col precedente "Ortodox" Folkstorm aveva gettato le basi per un sound diverso, lontano dallo stile marziale e power-electro di un tempo e caratterizzato dal recupero dei toni analogici del passato e da una lieve riduzione del noise. "Folksongs" è in certo qual modo il trionfo di questa nuova linea sonora, una sorta di industrial-pop segnato da tracce che tendono ad assumere la forma di anomale canzoni, con tanto di testi e percussioni semplici e pulite. In comune con la vecchia produzione rimangono i grugniti vocali, che vanno però ad alternarsi a voci sussurrate e cupe. L'elettronica abrasiva e ruvida è relegata ai soli arrangiamenti, salvo emergere in tutta la sua aggressività nel brevissimo brano di partenza "Say No", eccellente perla di martellante power-noise. Il fulcro della creazione va cercato nei synth analogici e lineari e nella resa low-fi delle percussioni, tanto che a tratti ("Vermin", "Smuts") l'album non sfigurerebbe affatto nel roster di una label come la Galakthorroe. Se da un lato chi ha amato dischi come "Sweden" o "For The Love Of Hate" potrebbe storcere il naso, dall'altro è lodevole il fatto di aver 'osato' modificare le architetture sonore con nostalgica temerarietà, mantenendo viva la componente industriale e - soprattutto - la qualità che da sempre contraddistingue il monicker svedese dagli imitatori. Il disco paga forse lo scotto di una scarsa originalità, ma chi segue progetti come Herz Juhning, Haus Arafna o Maska Genetik rimarrà positivamente sorpreso. Come di norma, la Old Europa Cafe realizza il CD sia in edizione standard che in versione box, con mini CD e vari gadget aggiuntivi. Prevista anche la stampa del formato LP.
Michele Viali