11-08-2011
MZ. 412
"Infernal Affairs"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: (67:14)
Rating : 7.5
Quinta ed ultima delle ristampe previste per i lavori di lunga durata che l'eminenza nera svedese rilasciò originariamente per la Cold Meat Industry, anche questa opportunamente fornita di tracce bonus, nuovo artwork, confezione digipak ed operazione di rimasterizzazione. "Infernal Affairs" usciva nell'estate del 2006 ed è a tutt'oggi l'ultimo full-length per Nordvargr e soci, in attesa di un nuovo capitolo che, stando a quanto annunciato, sarebbe in lavorazione, dopo un primo stadio della reunion avvenuto in sede live. I maestri indiscussi del black industrial avevano già abbandonato da tempo certi eccessi affini al black metal scandinavo, scavando sempre più a fondo nell'abisso e penetrando sino al centro della psiche con vibrazioni sempre più pericolose, ed "Infernal Affairs", in quanto opera più recente, si rivela essere quella più completa e verosimilmente matura per il trio svedese, nonché la più 'musicale' e finanche 'song-oriented' dei Nostri, prendendo ovviamente con le molle tali termini, accostabili solo a grandissime linee ad un suono così malvagio e opprimente. La qualità del suono rimasterizzato permette di riscoprire la marzialità di "Infernal Affairs I", le urla strazianti della roboante e caotica "Point Of Presence", la severità dark ambient e gli ottimi incastri di samples di "Inkant 12 SLE", le percussioni rituali ed il vortice death ambient di "Mourning Star" e via dicendo, ma i veri picchi dell'opera sono due gemme sinfoniche come la sacrale "Lord, Make Me An Instrument Of Your Wrath", sulla quale si aprono maestosi squarci industriali, e la cupa "Infernal Affairs II", che acquista solennità fra ritmi macchinosi e distorti. Due le tracce bonus, stavolta poste in chiusura, forse perché non pienamente affini al restante materiale, come accadeva invece nelle precedenti ristampe: "Wounds Of A Fallen Warrior" svela connotati la cui brutalità cede più di qualcosa in termini di spontaneità, mentre la conclusiva "Overthrowing European Christianity" è un altro splendido momento sinfonico la cui severità conduce ad un rimarchevole crescendo d'intensità. Se ai cultori della storica band svedese consigliamo di accaparrarsi tutte e cinque le ristampe, magari in un sol colpo con il pregiato box "Vault" (che include anche un vinile 5" con altri due brani ed è limitato a soli 300 esemplari numerati a mano), a chi ancora dovesse scoprire le opere dei Nostri suggeriamo di non indugiare oltre, avventurandosi nell'acquisto di almeno una di esse: difficile pentirsene, se c'è la predisposizione ad apprezzare le sonorità più nere e mortifere.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/nordvargr